giovedì, 13 Febbraio 2025
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Vincendo sulle note di Verona Beat, forse, quelli dell’ASD diventeranno famosi come i Beatles!

C’è una squadra di Amatori Csi, l’ASD Verona Beat, che vince sulle note del brano musicale che nel lontano 1979 inondava tutte le radio private e non e che rese subito famosi i veronesi Gatti di Vicolo Miracoli: è la squadra guidata da mister Marco Macchiella, classe 1975, con al proprio vertice il mitico Lucio Franceschetti, già massimo dirigente del Borgoprimomaggio. Un gruppo nato da appassionati della pelota nel 2015 proprio da un’idea dell’attuale e carismatico trainer: “Avevamo nostalgia del calcio di categoria ed allora io ed alcuni inguaribili “malati del pallone” (Roberto Sinico, Umberto Manzo, Nicola Giarola, Andrea Nardi, Vincenzo Moscato, Yuri Casale, Alberto Menìn ed Martino Vesentini), stanchi di ritrovarci al bar a trascorrere alcune mezz’ore, ci siamo proposti di dar vita all’ASD Verona Beat, ispirandoci proprio ai 4 artisti che hanno portato in giro il nome della nostra Verona”.

A proposito di attaccamento alla propria città, il logo delle “vespette” giallo-nere – che si allenano sul campo del Parco San Giacomo, in borgo Roma, e su quello delle Golosine messo a disposizione dall’amico Ivano Belligoli, ma disputano le gare di campionato sugli impianti utilizzati dal Borgoprimomaggio, il “Monterotondo” – riporta in maniera fedele, autentica, il simbolo della Signoria – i Cangrande della Scala – battuto in ferro nei cancelli che proteggono le Arche Scaligere, e dove sono sepolti gli antichi Signori della nostra città. La media dei giocatori tocca i 35 anni, non una cifra alta, visto che a indossare la casacca giallo-nera si annovera Michelino Faccini, difensore datato 1988, il portiere Gianluca Rizza, nato nel 1971. Non solo: ma sono diversi gli atleti che vantano trascorsi nelle giovanili professionistiche, come lo stesso Umberto Manzo (Hellas Verona, prima di Sommacampagna, San Massimo, Calmasino, Poggese, Casaleone), Ivan Ferraro (Chievo, Brescia e Verona), Giorgio Solimene (Parma), Andrea Russo (Verona), Massimo Zandonà (Verona), Alberto Menìn (Chievo), Vincenzo Moscato (Verona e Carpi).

“Ogni martedì sera” continua mister Macchiella “consumiamo tutti assieme la cena del dopo allenamento, preparataci il più delle volte da Lucio (Franceschetti), e prevalentemente a base di pasta all’amatriciana, innaffiata da pinte di birra”. In questa Divisione, quella degli Amatori, si consuma spesso il terzo tempo di sapore rugbistico: “A Romagnano”, ricorda Manzo “terminata la gara, nella baita del paese frazione di Grezzana, ci viene servito “bollito con la pearà”, davvero una vera leccornia, che soddisfa i palati di tutti noi giocatori e dirigenti”. Ma, non è sempre rose e fiori per l’ASD Verona Beat: come tutte le squadre che registrano una certa continuità in fatto di vittorie, ebbene, il gruppo per alcuni scatenati ed invidiosi diventa tutt’altro che simpatico: “Ci siamo trovati scritti sui muri alcuni sgraditi sfottò, altre volte ci siamo trovati la carrozzeria delle nostre auto rigate, insomma, non è stato piacevole subire questi scherzi di pesante gusto”.

Subito in 1^ Divisione al debutto negli Amatori per le “vespette giallo-nere” delle Arche Scaligere: “Mister era Paolo Carboniero” ricorda Macchiella “scudetto assegnato sul campo al Borgo Trento, a noi la medaglia d’argento, la quale è valsa lo stesso come lascia passare per la categoria superiore alla 2^ Divisione. La stagione successiva mi accomodo io in panca ed arriviamo fino alla finale dei play off, ma veniamo sconfitti, sul campo di via Sogare, dall’Indipendiente Caselle. Meno fortunati l’anno successivo, perché arriviamo a -1 dai play off, dopo essere partiti con mister Sinico, sostituito in corsa da Nicola Giarola e dal sottoscritto. Di nuovo play off nella stagione 2018-19, con mister Pippo Raule, ma niente balzo. Gli ultimi due anni, dominati dal Covid-19, hanno sempre registrato ottimi piazzamenti e sempre con lo stesso trainer Filippo Raule”.

Tra i giocatori tesserati al via della corrente stagione agonistica, Umberto Vicentini, Andrea Xamo, Michele Faccini, Federico Bendazzoli: “La nostra grande saracinesca” aggiunge l’ex “Totti del lago”, Umberto Manzo “è Gianluca Rizza, classe 1971. Ma, contiamo anche su Giuseppe Foti, match analist di valore, siamo attualmente (ndr) primi dopo le prime 4 gare e vantiamo il primato dell’imbattibilità. Il nostro bomber è Umberto Vicentini, classe 1972, siamo seguiti da una 50na di tifosi, dopo i …quattro gatti dell’inizio della nostra storia calcistica. Per trionfare, dovremo però fare i conti con l’ASD Zai Golosine e con il The Firm (squadra della zona Stadio) che sono attualmente al pari nostro in vetta alla classifica con 8 punti, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta. Noi vantiamo però una miglior differenza reti”.

L’ASD Verona Beat tiene anche al proprio look: “Viaggiamo vestiti con una certa eleganza” sottolinea con un pizzico di comprensibile fierezza mister Macchiella “, da fare invidia alle altre concorrenti che incontriamo ogni venerdì sera nei totali 70 minuti di gara; e, sotto questo profilo, abbiamo ricevuto i complimenti da parte della neo-genita Clivense. Ci sosteniamo grazie all’autofinanziamento, che copre diverse spese, da quelle arbitrali, al vestiario sportivo, alla lavanderia, ticket per le visite mediche, iscrizione al Torneo (1400 euro), tesseramenti”. Il sogno dell’ASD Verona Beat è “Sogni di gloria”, slogan, motto estratto proprio dal brano che ha reso famosi i 4 artisti veronesi. “Cogliamo l’occasione” conclude Macchiella “per ringraziare i nostri sponsor, che sono: Computer Center di Villafranca e Man-Speed Consorzio, Thea Star Consorzio di Bussolengo”. Beat, Beat, Verona Beat…pugno in tasca e vanità…ci si trova al venerdì…per cullare, aggiungiamo noi, sogni di gloria…

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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