lunedì, 28 Aprile 2025
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Settimana decisiva per il calcio dilettantistico. Due le riunioni fissate nei prossimi giorni

Sarà questa una settimana decisiva per il calcio dilettantistico Veneto che è fermo da fine febbraio per la sospensione temporanea dovuta al contagio del CoronaVirus. Dalla serie D fino alla Terza categoria il movimento calcistico della nostra regione è in forte fermento per sapere che fine farà l’attuale stagione targata 2019-2020. Crediamo sia arrivata la volta buona per prendere le giuste decisioni grazie alle due riunioni fissate, quella di mercoledì 20 maggio del Consiglio Federale e quella si due giorni dopo dal Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti. Finalmente si capirà che fine faranno i campionati. Sulla tavola le proposte che i vari comitati dilettantistici regionali porteranno ai massimi dirigenti del Consiglio Federale. Nel caso molto probabile che non si possa finire i campionati, si deciderà se confermare l’attuale classifica di tutti i gironi di serie D, Eccellenza, Promozione, Prima, Seconda e Terza categoria, con la prima squadra classificata che in questo caso sarà promossa nella categoria superiore e l’ultima che retrocederà, oppure con nessuna retrocessione. Se conosceremo i verdetti questa settimana ci si chiede anche in che maniera e quando ripartirà la prossima stagione. Si ripartirà a settembre? O addirittura a gennaio del 2021 come è stato proposto il Lombardia? E’ ovvio che ha livello regionale la situazione è ben diversa tra regione e regione visto che ci sono Comitati che stanno vivendo situazioni ben diverse. Molti contagi in Piemonte e Lombardia, quasi nulla al sud.

Capite amici lettori che il tema è veramente delicato. Parliamo di un movimento calcistico che si stima sia di più di 70.000 mila società (circa 17.000 dilettantistiche e più di 50.000 impegnate in attività di puro settore giovanile) che gravitano nell’orbita del puro dilettantismo. Per fare qualche numero, in italia ci sono 166 formazioni in campo in serie D, 461 in Eccellenza, 868 in Promozione, 1637 in Prima categoria, e chiaramente molte di più in Seconda e Terza categoria, numeri altissimi a livello nazionale. Nel nostro paese solo il 2% gioca in un club professionistico di serie A, B o C, tutti gli altri giocatori sono dilettanti. In serie A, anche se non sono tutti ancora d’accordo, c’è la possibilità che si riparta a giugno per finire questa stagione, nei dilettanti invece non si sa ancora nulla. Logicamente sono due mondi completamente diversi. Sia per forze economiche che per le persone che fanno parte delle società. Nelle società dilettantistiche i dirigenti non sono professionisti e lo fanno solo per passione e per qualche piccolo rimborso spese. Non esiste la figura di medico sportivo, attivo 24 ore su 24, come nei professionisti. Anzi a volte non esiste proprio nei dilettanti. Nel caso che si possa giocare a settembre il responsabile giuridico per casi positivi di giocatori, di qualsiasi club dilettantistico, è il presidente stesso del club. Quindi chi si può prendere sulle spalle una responsabilità di questa portata?

Ammesso che si possa riprendere con i nostri campionati in totale sicurezza, con quale protocollo si farà visto che al momento non esiste per i dilettanti. Attualmente il decreto del Governo per le società calcistiche prevede sanificazioni costanti degli ambienti, vedi locali e spogliatoi, costi quotidiani che vanno dai 300 ai 400 euro ogni volta, cosa possibile per i professionisti ma non per le casse sempre più anemiche dei nostri amati dilettanti. La situazione non è facile, se non si trova in fretta un vaccino contro il CoronaVirus non è possibile ripartire in sicurezza. Anche a livello sociale c’è una crisi per quest’anno si preannuncia in proporzioni pazzesche. La parola passa adesso a chi governa il calcio, e logicamente sarà totalmente diversa per i professionisti ed i dilettanti. La situazione di questi mesi è caotica e confusionaria. Il futuro è pieno di brutte nubi che si addensano all’orizzonte. Chissa se riusciremo a ripartire con il calcio dilettantistico, e se si quando succederà? Cerchiamo di rimanere con i piedi per terra ma anche di essere fiduciosi. La scoperta nei prossimi mesi di un vaccino potrebbe far tornare il sorriso a tutti noi.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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