La scorsa settimana è stato siglato, tra LND e Federlab Italia, un protocollo per tamponi e test a tutti i tesserati della della Lega Nazionale Dilettanti. Tutte le società potranno contare su un’associazione di categoria tra le principali del paese per laboratori, analisi cliniche e centri poliambulatoriali privati. Un modo questo per poter aiutare i club a sorvegliare epidemologicamente i casi sospetti. Il primo campionato che potrà usufruire di questa convenzione sarà quello della Serie D, che dopo un mese dedicato ai recuperi, domenica scorsa è ripartito. Secondo il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia quello con Federlab rappresenta un accordo che prima di tutto garantirà il proseguo del campionato di Serie D e delle altre competizioni nazionali in assoluta sicurezza. Inoltre ha aggiunto lo stesso: “Questa convenzione assicurerà una riduzione sostanziale dell’impegno economico che i nostri club sarebbero stati chiamati obbligatoriamente a sostenere, per rispettare le disposizioni sanitarie legate al Covid-19”.
Ovviamente questo protocollo sarà disponibile anche per tutte le altre categorie nel caso i campionati dovessero ripartire nel 2021.“Sicuramente è un accordo che può aiutare a individuare velocemente i casi, ma poi bisognerebbe mettere subito la squadra in quarantena – commenta il diesse Federico Bovi del Soave SSD. A livello pratico, inoltre, visto il nostro protocollo attuale ci sarebbero comunque molte gare da rinviare. Diciamo che è un miglioramento solo dal punto di vista della velocità di isolamento dei casi”. Il diesse Stefano Conti della Nuova Cometa Santa Maria invece ci dice: “E’ un protocollo che aiuterebbe a tracciare i casi per le statistiche e per avere un quadro della curva epidemologica. Però ogni atleta ha una sua vita privata e c’è comunque il rischio di contrarre il virus altrove. Quindi ci sarebbe comunque il problema di avere alcune squadre in quarantena”
La tematica aiuti economici vista la situazione negativa di molte società, dovuto alla pandemia Covid-19, è sicuramente prioritaria e va gestita il prima possibile. Il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Sibilia aveva affrontato la questione in questi termini: “Non può passare inosservato che a tutt’oggi, nonostante gli impegni pubblici assunti dal Governo, la LND non abbia ricevuto alcun tipo di risorsa. Personalmente non mi rassegnerò mai all’idea che, prendendo coscienza dell’importanza che il nostro movimento riveste in ambito sociale, il Governo possa assicurare anche al calcio di base quei contributi a fondo perduto più volte promessi che, com’è giusto che sia, sarebbero suddivisi proporzionalmente tra tutte le squadre”.
Voi cose ne pensate? “Dovrebbero far finire questo campionato – risponde Bovi – con soluzione logica e realistica e non far pagare iscrizione per la nuova stagione 2021-2022. Siccome i tornei di questa stagione, vista la situazione Covid-19, potrebbero risultare falsati se io dovessi decidere proporrei di annullare i campionati dalla Promozione alla Terza Categoria e ripartirei da zero dall’agosto prossimo. Farei giocare solo l’Eccellenza. Infine mi concentrerei sul cercare di far ripartire i settori giovanili il prima possibile”. Stefano Conti aggiunge: “Il protocollo tra Federlab e LND porterebbe a una situazione simile a quella dei campionati professionistici che chiaramente noi dilettanti non riusciremmo a sostenere. Potrebbe diventare solo uno spreco economico. Sarebbe meglio distribuire quei soldi lì come contributo per le società da utilizzare quando tutto tornerà più normale”.
Sebastiano Perbellini per www.pianeta-calcio.it