Mister Paolo Beggio, classe 1966, anche ex Belfiorese, è il trainer riconfermato sulla panchina dell’Unione La Rocca Altavilla, fino ad ora inquilina dei quartieri più nobili del girone “A” di Eccellenza veneta. “E’ un campionato” lo descrive “difficile, un girone A equilibrato: lo dimostrano le attrezzate “rose” delle concorrenti, mentre nell’altro raggruppamento veneto di Eccellenza Spinea ed EurocalcioCassola sono in pesante difficoltà”. Voi siete tra le favorite nella corsa verso la conquista della Serie D.”E’ facile dare, adesso, dopo 7 giornate di andata, della favorita a noi, però, esistono tante squadre di ottima qualità, le quali potrebbero essere lì davanti, oltre al Villafranca, vedi Albignasego, Mozzecane ed anche Montorio. Sono compagini, queste, che hanno qualcosa più delle altre e il Mozzecane ha la capacità di riprendersi benissimo! Quest’anno” aggiunge Beggio “ogni volta è una gara a sé: prendi noi, domenica 27 ottobre, al “De Rigo” di Schio: ebbene, non siamo andati oltre l’1 a 1 in casa degli scledensi, inoltre abbiamo incontrato grosse difficoltà a portare a casa il punto!”
Quale giocatore avversario veronese l’ha più impressionato? “Io rivolgo sempre un occhio particolare ai giovani. Dei veronesi, mi hanno impressionato Mattia Antolini (2005) e Davide Malagnini (2004), entrambi in forza all’A.C. Oppeano, anche se il secondo è arrivato quest’anno dopo la bella stagione vissuta con il Vigasio. Noi, possiamo contare su Alessandro Garbìn e su Michael Trevisàn, entrambi del 2005. Tra i già conosciuti, il capitano del Mozzecane Davide Marini, Edoardo Stanghellini del Villafranca ed Antonio Lukanovic, sempre del Mozzecane”. Continuano a tener banco, anche in Eccellenza, bomber datati. “Questo sottolinea la difficoltà del ricambio generazionale. Luca Marastoni (A.C. Oppeano, classe 2002) e il nostro Nicolò Righetti (2000) sono attaccanti, atleti in prospettiva, ma che già stanno facendo parlare di sé. Secondo me, bisogna avere il coraggio di scommettere maggiormente sui giovani, ma per ottenere subito il risultato devi affidarti a gente di mestiere. E, quindi, non vuoi rischiare la panca! Noi abbiamo l’ottimo Rachid Arma (1985), mentre, tra gli avversari, si fanno ancora ottimamente valere i vari Franco Ballarini (giocatore speciale, persona meravigliosa), Federico Marchetti, Emilio Brunazzi, persone che hanno a cuore la loro performance e, quindi, capaci di mantenersi sempre a certi livelli”.
Quando si capirà di più di questo Torneo? “Personalmente, non ricordo, in questi ultimi anni, una squadra che dopo 7 partite si poteva considerare già promossa, o già retrocessa, o già piazzata nei play off. Ci vogliono ancora più domeniche perché – ripeto – l’equilibrio in questo girone è notevole. Noi, lo scorso anno, abbiamo disputato un buon girone di andata, poi, alcuni paletti ci hanno fatto perdere posizioni. Quest’anno, il nuovo regolamento ha permesso all’Albignasego di prendersi la punta classe 1999 Alberto Salata, ex Mestrino che quest’anno aveva cominciato con il Vigasio in serie D; il quale verrà affiancato a Daniele Torregrossa e a Daniele Michelotto. I padovani possono far leva su un collettivo che già si conosce perché ha cambiato poco, ha solamente aggiunto ciò che gli serviva”. E’ oggi alle ore 14.30 l’Unione La Rocca Altavilla ospiterà proprio l’Albignasego di mister Edoardo Bonetto secondo in classifica (alla pari del Villafranca che oggi ospita il Pozzonovo) a -1 dalla capolista vicentina di mister Paolo Beggio.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it