Il più titolato dei mister del nostro calcio, Fabrizio Sona, classe 1957 – ma ricordiamo anche che come “palma res” di trionfi abbondano anche quelli del dr Claudio Sganzerla, del compianto Roberto “Pissinoto” Pizzini, Patrizio Minozzi e Paolo Marchi; senza contare il ricco medagliere del più longevo al mondo dei trainer sulla stessa panca, ossia il mitico Gigi Fresco – due volte “seminatore d’oro” della nostra testata, la quale il prossimo 22 agosto 2025 taglierà il traguardo dei suoi 20 anni di vita! -, ebbene, Fabrizio Sona, commentando le 17 tappe già percorse del Torneo di Promozione veneto, sostiene che si possa benissimo paragonarlo a un campionato di Eccellenza “B”. “Si è alzata notevolmente” spiega il trainer lupatotino Sona “l’asticella della qualità, superiore a quella vista l’anno scorso. Non è un caso se almeno otto squadre sono in corsa per il primo posto e per una poltrona riservata ai play off: Team S.Lucia Golosine, Belfiorese e Baldo Junior Team – vi ricordate? – si erano classificate nelle prime posizioni anche lo scorso anno. Senza contare che quest’anno, gareggiano il neo-retrocesso Castelnuovo, in rampa di lancio con l’Isola Rizza Roverchiara degli azzeccati giovani. Partiti con obiettivi diversi, lo Zevio e l’Audace – ma c’è ancora tutto il tempo per risalire! -, il Bevilacqua, invece, si è acclimatato alla Promozione, ha preso, voglio dire, il passo della categoria, idem il Cologna Veneta. Buona la circolazione di palla dell’Olimpica Dossobuono, mentre, a dirti la sincera verità, qualcosina di più mi sarei aspettato da Pol. Virtus, Nogara e Pescantina!”
E, il tuo San Giovanni Lupatoto? “Noi stiamo, per ora, andando oltre le aspettative: merito del nostro bravo diesse Marian Ionita, dei ragazzi e della società. Però, il girone di ritorno è tutta un’altra storia: chiaro che noi vorremmo arrivare il più in alto possibile. Ma, sarà il campo a emettere i verdetti”. Come mai, mister, in Eccellenza e in Promozione, tengono banco bomber tanto bravi quanto longevi? “Una volta si riponeva molta fiducia sui giovani di 15-17 anni, che mostravano talento e voglia di vincere, oggi esiste l’obbligo dei due fuori-quota, per cui sei costretto a impiegare uno sull’ala, l’altro rindietreggiarlo a terzino di questa o quella fascia. Ma, la fretta di ottenere i risultati, non aiuta il mister – per salvaguardare il suo posto in panca – a rischiare il giovane del vivaio della società presso la quale opera”. I giovani bomber di cui sentiremo parlare a lungo? “In primis, Luca Quintarelli, del Castelnuovo: è un’ottima prima punta. Luca Marastoni? Un’altra bella speranza, ma nel ruolo di seconda punta, di punta esterna. In alcuni casi, le società hanno voluto far crescere troppo in fretta, lanciandoli in Prima squadra, ragazzi, ai quali serverebbero più gare per svelare le proprie qualità”. E, in Medicina, si usa dire: “Natura non fecit saltus”: ovvero “lasciate alla natura il tempo di operare, di fare il suo corso!”, pari al tradotto: “La natura non ha mai fatto il salto, prima del naturale corso!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it