Un lotto di cinque squadre stanno concorrendo per il titolo nel combattuto girone “B” di Prima categoria. Tra queste, l’A.C. Tregnago del presidente Gabriele Rizzìn e di mister Antonio Sorgente, professore di Educazione Fisica, originario della Campania, classe 1967, ma oramai sanmichelato di adozione. “Non ho mia visto” commenta “un Torneo così bello ed avvincente come quello di quest’anno. Erano anni che non si avvertiva tanto equilibrio e non infuriava tanta battaglia nel raggruppamento “B” di Prima categoria. C’è molto equilibrio, specialmente nella parte più alta della classifica, tant’è che tutti possono perdere contro tutti. Nessuna avversaria è facile da battere, ogni partita è una guerra perché i valori sono molto livellati a causa del ringiovanimento delle “rose” di molte compagini. Bella lotta, quanto a carta d’identità, tra quella dell’Olimpica Dossobuono e la nostra, gruppi imbottiti di tanti ragazzi 1999 e 2000, e ricchi di atleticità”. Chi interesserà la corsa-scudetto? “Fino all’ultima giornata sarà bagarre la davanti: vincerà chi riuscirà a essere più costante nei risultati e nel rendimento. Adesso sta sgomitando anche il Pozzo. Il calendario ci assegna tanti scontri diretti e, da qui alla fine, non c’è la squadra che le vincerà tutte e sei le partite che mancano”.
Un aggettivo per le papabili al titolo? “L’aggressività del Tregnago, gruppo che per tutti i 90 e più minuti non t’aspetta mai, ma che fa sempre il passettino avanti. Il Bevilacqua ha nomi altisonanti, il Real GrezzaLugo un po’ ci assomiglia e in casa sa ben sfruttare il fattore campo sintetico di Lugo. La grande combattività del Nogara, il quale ci ha battuto in casa al 93° minuto. Anche il PGS Concordia è un po’ come noi: è coriaceo, è una bella corazzata, dura da affrontare. Il Pozzo, invece, che è fuori dai giochi, possiede l’esperienza: ho due amici in bomber Antonio Corbo – giocatore che non ho mai avuto l’opportunità di allenare – e in Stefano Rognini, che invece ho guidato ai tempi della mia panchina a Zevio”. Qualche giovane di bella speranza tregnaghese? “Noi abbiamo due 2003 titolari: appartengono ad una “rosa” di una ventina di giocatori, tutti titolari, e che alla domenica vanno in campo in base al loro rendimento settimanale. Cito anche il 1994 Massimo Veronese, il 2003 Christian Pace, mezz’ala impiegato anche come difensore. Poi, abbiamo la bella conferma dei due Tagliapietra, l’avanti 1999 David, e il centrocampista Nicholas (1996), il grande ritorno (dall’Illasi) di Daniel Rizzin, classe 1993, i vari Dal Forno e Perlati. Uomini che trasmettono sicurezza, così come tra i pali lo sa fare il classe 1995 Sebastiano Fiorio, ex Valtramigna Cazzano”.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it