domenica, 24 Novembre 2024

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Per il diesse della Correggese Gabriel Maule alcuni club di Serie D sono a rischio chiusura

Quando il Coronavirus ha dettato la sua impietosa dittatura, la sua Correggese (scuderia in provincia di Reggio nell’Emilia) navigava al 3° posto nel girone “D” di serie D: i “tigrotti bianco-rossi” emiliani si ritagliavano il ruolo di “bella sorpresa” in un raggruppamento egemonizzato dal Mantova. Ora, anche per la categoria più alta dei dilettanti, o se preferisci, quella più bassa – la prima – dei professionisti, questo stop rischia di mandare a monte tutto, di vanificare tutti i grandi sforzi profusi dalla compagine emiliana dall’età media più giovane in assoluto: “Eh, sì, quest’anno siamo, eravamo, la squadra caratterizzata dall’età media più bassa, 20,5 anni, figurando al terzo posto in uno dei due gironi più tosti d’Italia (l’altro, l'”H”, contemplava Foggia, Fidelis Andria, Casarano, Taranto e Nocerina). Stiamo anche noi, alla pari dei dilettanti, attendendo notizie per vedere se potremo riprendere o se la stagione è definitivamente archiviata”.

Sarà una serie D, edizione 2020-21, diversa, non più la stessa, immaginiamo… “In serie D, sicuramente, il livello di badget medio a disposizione delle società subirà un sensibile adeguamento: poi, ci sarà sempre la realtà che farà l’eccezione. Il lock down imposto dal Coronavirus sta mettendo in seria difficoltà il posto di lavoro di operai e mettendo all’angolo aziende. Le quali devono prima recuperare la loro dignità e poi pensare di investire nello Sport, inteso come sociale, in quanto sappiamo la valenza educativa, formativa, associativa, aggregativa che esso ricopre in tutto il mondo. La serie D difficilmente porterà a termine la stagione corrente, ci piacerebbe sapere al più presto – alla pari di altre discipline su cui è fatto calare ufficialmente il sipario, vedi volley e basket – se è arrivata, per quest’anno, al “game over” la stagione agonistica. Difficile trovare le sicurezze sanitarie minime per evitare il contagio in uno sport come il calcio che è fatto di contatto. I protocolli medici devono essere rigidi, se vogliamo prima di tutto salvaguardare la nostra salute, il bene più prezioso che ci è stato dato. E’ una decisione, però, quella definitiva, che ci saremmo francamente già aspettati da tempo”.

Spariranno alcuni club di serie D? “Ci saranno club che non si iscriveranno a certi campionati, quali la D e l’Eccellenza, perché non ce la faranno, ed altri che continueranno ad esistere, sempre a patto che i tagli, a livello di risorse economiche, non siano troppo profondi, drastici. Ma, credo che nessuno parta rassegnato a imbarcare sconfitte a iosa, quando non hai la capacità di investire bene sul mercato”. Ed ancora, il diesse della Correggese: “Assisteremo a giocatori che daranno importanza al gruppo, all’attaccamento alla maglia, all’importanza di giocare in una categoria tutto sommato ancora importante per chi vuole esprimere o sognare ancora qualcosa nel calcio. E, noi addetti ai lavori, scopriremo il piacere del vero calcio, che va oltre al valore del dio denaro: i giocatori, voglio dire, dovranno dimostrare di essere seri, intelligenti, e non semplici mercenari. Il tornare a giocare sarà come l’uscita del sole dopo settimane e settimane di cielo oscurato dalla tempesta”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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