venerdì, 29 Novembre 2024

Oggi

Mister Matteo Fattori è pronto per nuove sfide

Si era preso un anno sabbatico mister Matteo Fattori ma ora è pronto a nuove sfide. Gazzolo, dove ha vinto il campionato di Prima categoria portando la squadra gialloblù in Promozione, Caldiero, Provese, Venera, Garda, Bardolino, San Giovanni Lupatoto, ancora Garda e Belfiorese, sono le tappe della sua carriera da stimato tecnico. Quest’anno, passato in continuo aggiornamento, è andato a vedere tante partite. A lui abbiamo posto alcune domande. Mister, la tua passione per il calcio continua con entusiasmo.. “Allenare mi piace parecchio. Le nuove scommesse sportive, davanti ad un progetto chiaro e serio, mi affascinano sempre. Ho voglia di rimettermi le scarpette bullonate e la tuta per tornare a guidare una nuova squadra. Sono alla finestra pronto a gettarmi di nuovamente nella mischia”. Mister, come giudichi il livello del girone A di Eccellenza di quest’anno? “Il livello di Eccellenza, , secondo me, è ancora molto alto, parlo analizzando le ultime due stagioni. Ci sono squadroni con giocatori che sono scesi dalla serie D e società che hanno investito tanti soldi in fase di campagna acquisti. Spesso però quello che succede sul campo è diverso da quello che costruisci sulla carta. penso che l’Eccellenza di quest’anno sarà divertente e molto equilibrata”. Unione La Rocca Altavilla, Villafranca, Schio, Montorio e Albignasego, solo per fare alcuni nomi, hanno tutte le credenziali giuste per provare a salire di categoria, che ne pensi Matteo? “Sono squadre titolate con giocatori di sicuro talento e allenate da allenatori capaci. Ma non mancheranno, nel corso della stagione, delle sorprese. L’Altavilla, come rosa, forse è un gradino sopra alle altre ma può avere momenti meno positivi e di difficoltà. Il campionato si deciderà alle ultime giornate, ne sono certo”.

Un allenatore oggi deve essere più psicologo o lavorare prettamente sull’aspetto tecnico-tattico? “Non è facile, a mio giudizio, rispondere a questa domanda. Forse entrambe le cose. Dopo il Covid-19 i nostri ragazzi e calciatori sono diventati più fragili e hanno bisogno di essere maggiormente incitati dal punto di vista mentale, tuttavia non devono mai mancare i fondamentali tecnici. Carattere, grinta e voglia di arrivare, sono doti indispensabili per sfondare nel mondo del calcio. Direi che ci vuole sia il bastone ma anche molto carota. Io prediligo giocare molto palla a terra con trame e schemi. Aggredendo sul nascere le velleità della squadra avversaria. Bisogna lavorare di più di qualche anno fa”. Mister, si dice che tu sei un “sergente di ferro”? “Grazie per la domanda perché mi date l’occasione di smentire questa cosa. Non è assolutamente vero, quando alleno lo faccio con molta serietà e dedizione, impegnandomi al massimo per conquistare sul campo gli obiettivi che mi chiede la società. Sono una persona umile che mette a disposizione dei ragazzi tutto quello che ho imparato sul campo in tanti anni di calcio. Senza duro lavoro e sacrificio non si arriva da nessuna parte, sia nella vita che nel calcio. Bisogna divertirsi, ma serve anche dare tutto per la maglia che si indossa con orgoglio. Sono una persona umile e sincera e spiego subito quello che voglio dai miei giocatori. Nel calcio è bello partecipare ma a me piace soprattutto vincere!”

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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