giovedì, 28 Novembre 2024

Oggi

Mister Claudio Berlini racconta la sua favola con i biancazzurri roverchiaresi

Da Isola Rizza a Isola Ibiza il passo è breve!

A dare sale alla lotta per il salto di categoria c’è anche L’A.C. Isolarizza Roverchiara del presidente Graziano Molinari, del suo vice Loris Tavella e di mister Claudio Berlini. Un tecnico, che in riva al Piganzo, sponda biancazzurra (l’altra, quella bianco-rossa è rappresentata dai “cugini” dell’A.C. Oppeano), sta costruendo una favola a suon di risultati (7 di fila, conditi da 5 successi), che l’hanno catapultata al terzo gradino più invidiato del podio – a quota 22 punti, rispetto ai 23 dei lupatotini di mister Fabrizio Sona e ai 24 della capolista Castelnuovo di mister Alessandro Vecchione -, e che hanno allungato l’euforia, alimentando l’afflusso e rinfocolando la passione per la pelota dei suoi supporters. Domenica scorsa, poi, gli isolarizzani – nell’impianto di via Sabbionare, contro la Pol. Virtus B.Venezia – hanno rovesciato come un guanto un verdetto che al termine del primo round – 0 a 2 – pareva arridere ai borgo-veneziani, trascinati dalla doppia (anche su rigore) della loro punta più rappresentativa, ovvero il “Soldatino moldavo” Grygore Plamadeala, classe 1995. Ma, a far da detonatore alla rabbiosa, veemente rimonta dei ragazzi del diesse Roberto Visentini, papà dell’euclideo attaccante classe 1991 Michel “Platini”, non solo il carattere, l’ottima circolazione di palla e la trasformazione dei giovani virgulti innestati da mister Berlini, dopo la pausa del tè. Da cineteca il pareggio del momentaneo 2 a 2 a firma di Emanuele Chiriac, un classe 2004, il quale – emulando il “re dei tulipani milanisti” Van Basten – ha girato all’incrocio più lontano dalla portata dell’estremo difensore, il coetaneo Giacomo Mazzei – la sfera di cuoio, con spalle alla porta, confezionando la “perla” dal vertice dell’area piccola del portiere. Insomma, un lampo, che ci ha fatto ricordare che “el fubal” non è solo fatto di maratoneti o di atleti ossessionati dalle soffocanti (a volte) “gabbie” della tattica, ma che sa anche di poesia e di gradevole romanticismo.

Il dottor Claudio Berlini, con tanto di diploma conseguito in Conservatorio (clarinetto e sassofono le specialità conseguite) e ogni giorno sommerso da carte, contratti, codici, pandette e rogiti, sta vivendo il suo magic moment, dopo essere riuscito l’anno scorso a riportare l’Isola Rizza in Paradiso, trasformandola in una gioiosa Ibiza (così cantavano i suoi giocatori domenica scorsa al termine della gara). Un mister-notaio, discepolo della scuola diplomatica tenuta, nel Seicento parigino, dal cardinal Richelieu, amante della sempre amica prudenza, con quel suo “Per il momento non abbiamo fatto ancora niente!”. Riconoscendo i meriti a quanti stanno lavorando intorno a questa favola: “Dietro c’è una bella società, guidata dal più alto scranno da Graziano Molinari, e un gruppo messo assieme dal competente diesse Roberto Visentini, il quale mi ha accontentato nell’avermi messo a disposizione prima degli uomini che atleti, un gruppo che ha voglia di lavorare e che è disponibile al sacrificio. Mi riferisco ai 4 ragazzi ex Cerea, agli altrettanti ex Oppeano, pedine versatili a ogni schema, ad ogni modulo, e che poggiano sulla solida ossatura dell’anno scorso”. Un solo punto vi separa dall’avversaria – il San Giovanni Lupatoto – prossimo avversario che affronterete proprio domenica in trasferta sul sintetico del “Giobatta Battistoni”.. “Speriamo di continuare il buon trend, in modo da accontentare la società, la quale alla vigilia del Torneo mi ha chiesto di conquistare, in primis, la permanenza in categoria, e di non vestire il ruolo di squadra-ascensore dalla Prima alla Promozione e viceversa”.

Un primo turno a gironi del Trofeo veneto di Promozione che si era trasformato per l’IsolaRizza Roverchiara in un calice dalle gocce molto amare… “Sì, ed accompagnate dal pareggio senza reti nel debutto casalingo contro il Valpolicella calcio. La trasferta in quel di San Giovanni Lupatoto costituirà un importante banco di prova per sapere se abbiamo la forza per poter sgomitare con le prime, con le papabili al titolo, che sono secondo me il riconfermatosi Castelnuovo del Garda, il Team S.Lucia Golosine e appunti i biancorossi lupatotini. Ma, si sta riprendendo alla grande anche la Belfiorese sotto la cura di mister Flavio Carnovelli, mentre ho apprezzato la consistenza sia del Baldo Junior Team che quella dello Zevio”. Superato il momentaccio che pareva presentarsi all’indomani della squalifica di due giornate comminata al portiere Andrea Negri, la retroguardia ha tenuto botta! “Ho 20 ragazzi a disposizione e nessuno di loro si porta a casa la maglia da titolare. Chi ha sostituito Negri – il classe 2004 Leonardo Bonadiman – e chi – a fianco dell’infortunato Giacomo Boseggia – sta vivendo, chiamiamola così, una sua rinascita è Matteo Badia, attaccante nato il dicembre del 1999. E’ stato lui a chiedere in estate di ripartire da quella società – l’IsolaRizza Roverchiara – da cui era decollato, e dove ora sogna di rilanciarsi”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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