Non vuole più fermarsi il Garda del presidente Vittorio Zampini, nelle ultima settimana ha raccolto ben 9 punti per aver battuto il San Martino Speme di mister Filippo Damini, il Sona di mister Giuseppe Brentegani al mercoledì nel recupero e domenica scorsa il Team Santa Lucia di mister Andrea Scardoni. Tre avversari di caratura che stanno correndo in campionato con obiettivi opposti: il Team per raggiungere la salvezza, il Sona per rimanere la capolista del girone A di Eccellenza e il San Martino per mantenersi nella zona tranquilla della classifica dopo le ultime tre pericolose sconfitte consecutive incassate. Ora il Garda di mister Paolo Corghi è da solo all’ottavo posto con 25 punti e fra i protagonisti del rilancio rossoblu c’è anche il nuovo arrivato, nel mercato di riparazione invernale, Michelangelo Bertoldi, centrocampista classe 1996 giunto dal Vigasio al quale abbiamo subito chiesto come si trova a Garda.. “Mi trovo benissimo, ho subito trovato il mio ambiente adatto, fatto a misura d’uomo e di calciatore. Qui lavora bene senza grosse pressioni e mister Corghi ha creduto subito in me, così come i miei nuovi compagni, cosa che mi da grande carica. Io cerco di farmi trovare sempre pronto cercando di offrire delle ottime prestazioni in campo. Sono pronto a difendere la causa del Garda e felice di indossare la maglia rossoblu”.
La finale della Coppa Italia regionale di Eccellenza persa a Rovigo contro il SanDonà per 1 a 0 con rete di Pulzetti, quanto ha pesato sul morale del gruppo? “Non piu di tanto. Certo non ci è piaciuto per niente lasciare la Coppa al Sandonà ma siamo sicuri di aver dato il massimo delle nostre possibilità per provare a vincere. Noi giocatori ci tenevamo moltissimo, cos’ come il presidente Zampini e tutta la società. Ma purtroppo ci è andata male. Anche le delusioni fanno parte del calcio e non sempre si può vincere”. Siete alla terza vittoria di fila in campionato e non perdete dal 2 novembre (3 a 0 a Castelbaldo) dopo aver inanellato 4 vittorie e 5 pareggi, cosa ci dici? “La squadra sta bene, questo è tutto. Sappiamo di essere una buona squadra ben messa in campo dove nessuno si risparmia. Quando siamo in forma possiamo creare problemi a qualsiasi squadra e quando cadiamo siamo pronti subito a rialzarci, senza mollare mai. Qui ho trovato, oltre ad un gruppo unito e forte, anche un gruppo di amici che vogliono un bene incredibile al Garda. Il campionato è difficile per tutti e a parte le prime quattro c’è grande equilbrio. Con tre sconfitte al posto delle ultime tre vittorie saremmo terz’ultimi in classifica. Noi lo sappiamo bene che si fa presto a salire ma anche a scendere, quindi vogliamo tenere alta l’asticella dell’attenzione. Pensiamo ad una gara alla volta senza pensieri. Per noi conta solo raggiungere in fretta la salvezza”.
Come mai hai lasciato il Vigasio e la serie D? “Niente di particolare, a Vigasio stavo bene ma volevo mettermi in evidenza e giocare di più. A dicembre mi sono arrivate varie offerte e le ho vagliate con attenzione. Alla fine ho scelto il progetto del Garda perchè è stata la squadra che mi ha cercato con più insistenza”. Dove può arrivare il Garda quest’anno? “Direi che prima di tutto deve guardare a se stesso e cercare di non sbagliare. Bisogna stare sul pezzo ogni domenica cercando di portare a casa punti importanti. Con umiltà ed impegno sono convinto che possiamo far bene. Adesso pensiamo alla prossima partita di campionato, domenica andremo a far visita all’Albignasego, che è terz’ultimo in classifica con 18 punti alla pari di Abano e Pozzonovo, e non sarà per nulla una partita facile”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it