Il centrocampista 30enne Mattia Falchetto sa che non manca molto al grande sogno. La sua squadra, l’Unione La Rocca Altavilla, guarda tutti dall’alto della classifica. I vicentini sono in vetta nel girone “A” di Eccellenza con 56 punti dopo 25 gare giocate a +9 sui coriacei avversari dell’Arcella Padova di mister Claudio Ottoni. Nelle ultime cinque gare i “tigrotti” vicentini, che giocano nello stadio intitolato al grandissimo e compianto Paolo Rossi, dovranno mantenere un passo costante. Falchetto e compagni affronteranno domenica prossima la trasferta di Porto Viro, poi giocheranno in casa contro il Montorio, fuori col Pozzonovo, tra le mura amiche con il Chiampo e infine chiuderanno sul terreno del Mestrino. “Non guardiamo troppo alla classifica ma siamo concentrati solo su noi stessi – ci dice Mattia Falchetto -. Aspettiamo la matematica ma francamente siamo già con un piede in serie D. E’ stata finora una stagione esaltante e bellissima, giocata a gran ritmo ed esaltando le nostre caratteristiche di squadra affiatata e coesa”.
Vigasio, Oppeano, Caldiero, Villafranca e Legnago, sempre tra serie D ed Eccellenza, sono le tappe della carriera del forte centrocampista dai piedi di velluto. Giocatore bravo a cambiare con le sue giocate il ritmo della partita e di dare quel tocco di fantasia che nel calcio può far sempre la differenza. Sul pari casalingo di domenica scorsa con il Real Valpolicella, ci dice: “Lo stesso tipo di andamento di gara fatta tre settimane fa contro il Limena, dove abbiamo giocato un primo tempo sottotono ma poi nella ripresa abbiamo aumentato il ritmo attaccando per tutto il tempo ma non riuscendo quasi mai a creare occasioni da gol nitide per provare a mettere a sedere il Real. Pazienza, è andata così ma andiamo avanti verso il nostro obiettivo”. Parlando di mister Paolo Beggio, ci dice: “E’ un tecnico molto preparato che ci tiene sempre sul pezzo. Ha tantissimo carattere che trasmette alla squadra motivandoci a fare sempre meglio. Sa bene, come del resto anche noi, che manca poco ma che non siamo ancora arrivati al traguardo finale. C’è ancora tantissimo lavoro da fare con costanza ed applicazione. Siamo un bel gruppo, unito come non mai, con giocatori forti tecnicamente e che vogliono ritagliarsi i propri spazi in un girone duro e difficile come lo è quello “A” di Eccellenza. Nel calcio il gruppo fa sempre la differenza e quest’anno questo aspetto è molto presente nell’economia di squadra. L’Unione La Rocca Altavilla è una società solida con ha capo un gruppo dirigenziale di grande carisma. Una società dove si sta molto bene e che è pronta a fare il grande salto”.
Il tuo sogno calcistico qual è? “Continuare a salire sempre più in alto. Quest’anno voglio vincere e non dico altro. Lotto e gioco solo per quello. Nella vita invece manca sempre meno a costruire la mia famiglia con la ragazza con cui sto da ormai quattro anni. Sto solo aspettando che lei finisca gli studi. Il calcio mi sta dando emozioni a ripetizione. Sto vivendo un momento felice sia a livello sportivo che di vita”. Che tipo di campionato state vivendo quest’anno? “Un campionato strano, dove non devi mai abbassare la guardia. Le squadre sono tutte li, a parte un paio, racchiuse in pochi punti ed è equilibrato come non mai. Puoi perdere, vincere o pareggiare contro chiunque. Ogni gara fa storia a sé ed è imprevedibile. La squadra che mi è piaciuta di più finora è il Villafranca di mister Luca Bozzini, una squadra che gioca un calcio arioso e ficcante. Ho visto in campo una bellissima squadra, non c’è che dire. Complimenti anche all’Arcella, squadra ben strutturata in ogni reparto e all’Albignasego che non merita l’attuale classifica”. Una cosa positiva e una negativa del La Rocca e del tuo ex Vigasio? “Positivo per il Vigasio di quest’anno è che al momento sono vicini alla salvezza, io ero con loro l’anno scorso quando abbiamo vinto l’Eccellenza proprio contro la mia attuale squadra. Negativa forse la scelta di non tenere l’ossatura dell’anno scorso, a mio parere non è stata una mossa giusta. Invece, parlando dell’Altavilla, quando vinci tanto fai fatica a dire cose negative. Forse il nostro campo, per quanto riguarda il manto erboso, lascia un po’ a desiderare”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it