martedì, 4 Febbraio 2025
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Mario Di Cristo, il bomber che terrorizza le difese, è ancora libero!

E’ uno dei bomber più forti e più temuti del nostro calcio, forte dei suoi oltre 150 gol firmati negli ultimi dieci anni. Nato il giorno di primavera del 1993, Mario Di Cristo esordisce in Coppa Italia ancora 16enne in Promozione, con la maglia dell’A.C. Lugagnano, lanciato dal mister ed avvocato Massimo Gasparato: “In giallo e blu ho militato 3 stagioni. Ricordo l’ultima, quella in cui ho contribuito grazie a una mia doppietta alla vittoria per 2 a 1 contro il Raldon, al balzo in Eccellenza del “Luga””. Ma, la vera consacrazione, “el puntero”, la vive al “Manuel Fiorito”, in borgo Milano, a due passi da casa sua e dal ristorante di pesce, in cui collabora nella gestione assieme a papà Peppe e a mamma Cira, ossia nel PGS Concordia, anche qui Promozione: “E’ stato un anno prolifico di gol, durante il quale mi sono scatenato in triplette (3 o 4 quell’anno), e in cui ho cacciato oltre la linea bianca una ventina di palloni. Da lì, mi sono trasferito, l’anno successivo, al Montebello Vicentino, in Prima categoria, firmando una dozzina di reti”. Meno fortunata la parentesi nell’Alba Borgo Roma dell’allora diesse Mauro Annechini, suo grande stimatore, al punto che lo stesso Annechini lo ha indicato un anno e mezzo fa alla Pol. Virtus compatibilmente con il suo incarico virtussino di diesse. E il dirigente ora polivirtussino lo vorrebbe ancora in rosso e blu: “A borgo Roma” ricorda Mario “ho disputato un campionato e mezzo, colpa della rottura del crociato, la quale non mi ha permesso di esprimermi ai miei livelli”.

Infatti, l’anno dopo è ancora nei bianco-rossi del Montebello, ma stavolta in Prima categoria, dove si scatena nel far garrire le reti poste alle spalle dei portieri avversari con i suoi 23 gol in campionato: “Davvero una stagione di grande riscatto per me” annota Di Cristo, “poi, ho voluto, per esigenze di lavoro, non allontanarmi troppo dal mio lavoro. Ho ricevuto richieste da club mantovani di Eccellenza, ma ho preferito calarmi nel cosiddetto “mondo-Virtus” per una stagione e mezza, costellata, tra Coppa e campionato, da 25 bersagli polverizzati”. Quindi – ed è storia recentissima – il Montebello Vicentino (Promozione, 2019-20), sodalizio che non si è dimenticato della sua buona tecnica, del suo piede mancino, delle sue punizioni micidiali, dei suoi penalty battuti ad arte: “In bianco-rosso sono arrivato a dicembre del 2019, giocando poche gare a causa dello stop imposto dal Covid-19. Ma, ora sono pronto a tornare ad atterrire le retroguardie avversarie, ripartendo da un club di Promozione. Offerte ne ho fino ad ora ricevute, ma nessuna mi ha davvero convinto, nessuna è riuscita a conciliare le mie esigenze. So che un bomber può attendere per il suo ruolo di finalizzatore della manovra, ho fiducia nelle mie qualità, sono certo che più prima che dopo il mio cellulare continuerà a squillare, ma nel modo giusto!”

Il Napoli è nelle sue vene, Maradona nel suo cuore: Mario ha l’aria un po’ da guascone, da compagnone con la battuta ironica pronta a colpire come il suo arto mancino, riesce dove va a fare gruppo. Infatti, alla Pol. Virtus B.Venezia molti dei suoi ex compagni lo rimpiangono, ma, non solo per le sue battute, per la compagnia, ovviamente. E, con un cognome così – Di Cristo – non puoi altro che esorcizzare le più irriducibili retroguardie avversarie! Con lui in prima linea, i sogni non sono proibiti, ma assicurati: come il buon pesce cucinato nel suo ristorante, a due passi dal centro, e dove viene…servito anche un buon calcio parlato (il fratello Raffaele, commercialista, classe 1991, è portiere del Borgo Trento ed ex Saval Maddalena).

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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