Continua a volare alto il Castelnuovo del Garda del presidente Maicol Tinelli. Domenica scorsa la squadra neroverde ha vinto 1 a 0 sul proprio campo contro il Nogara di mister Andrea Scardoni, decisiva la rete realizzata di testa da Sadif al 24° del primo tempo di Sadif. Tre punti d’oro che confermano che quest’anno i ragazzi del diesse Alberto Zanolli possono giocare una stagione da protagonisti. Il Castelnuovo di mister Alessandro Vecchione è ora al 2° posto del girone “A” di Promozione con 27 punti raccolti in 13 gare disputate, con 8 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Lacustri a -1 dall’IsolaRizza Roverchiara che domenica ha vinto per 2 a 1 in casa contro i rossoneri dell’Audace calcio di mister Matteo Biroli. Tre punti e settima vittoria consecutiva che confermano la squadra biancazzurra allenata da Claudio Berlini capolista a sole due gare dal giro di boa. Assoluto protagonista, nella sfida tra il Castelnuovo e il Nogara, è stato il portiere brasileiro 21 enne Luiz Carneiro Dal Bosco (ex Sona di serie D) che ha parato tre rigori. Il primo al 23° minuto del secondo tempo, quando il Nogara era già sotto di un gol. Il tiro di Andrea Badalotti dagli undici metri è parato da Luiz ma l’arbitro decide di farlo ribattere. La seconda conclusione del centravanti biancorosso è ancora parata da campione dal portierone neroverde. Passano solo due minuti e per un fallo di mano in area di un difensore del Castelnuovo e il signor Nicolò Fianco di Verona, ben appostato a pochi passi, vede tutto e fischia il secondo rigore per il Nogara. Si ripete per la terza volta il duello fra Badalotti e Dal Bosco che ancora una volta intuisce la traiettoria e para.
Andando indietro nel tempo nel 2015 Jean Francois Gillet (portiere ex Bari), scrisse la storia nella Jupiler Pro League belga con la maglia del Mechelen, quando, nello scontro con il più titolato Anderlecht, parò tre rigori e la partita si chiuse sullo 0 a 0. Prodezza che era accaduta più di un secolo prima in Inghilterra. Evento clamoroso e molto raro nel mondo del calcio. “L’importante per noi era vincere la gara – dice soddisfatto Dal Bosco -. Il Nogara ci ha impegnato, non lo nego, ma il gioco di tutta la squadra e l’attenzione nei particolari è stata fondamentale. Io ero in giornata di grazia e ho parato tre rigori uno dopo l’altro – e ride divertito -. Alla fine io ed i miei compagni, assieme al mister Alessandro Vecchione, abbiamo festeggiato con una birretta fresca, che non guasta mai”. E’ giustamente ambizioso il Castelnuovo del Garda, secondo in campionato e approdato alla semifinale del Trofeo Veneto dove incontrerà l’Alpago, squadra bellunese di Puos D’Alpago. “Non ci nascondiamo – continua Dal Bosco -, stiamo facendo un grande campionato e abbiamo nel mirino anche la finale di Coppa. Il nostro campionato è combattuto ed abbiamo voglia di lottare fino alla fine, fianco a fianco con l’IsolaRizza Roverchiara, il San Giovanni Lupatoto e le altre nostre avversarie. Dobbiamo essere umili e stare con i piedi per terra, il cammino da percorrere è ancora molto lungo ed articolato. Pensiamo partita dopo partita e solo alla fine faremo i conti”.
Ma portieri para-rigori si nasce o si diventa? “Giocare fra i pali devi sentirtelo dentro, bisogna lavorare duramente in allenamento per provare a negare la gioia del gol al giocatore avversario quando tira un calcio di rigore. A Volte ti va bene, altre volte no. Questo è il gioco del calcio!”. Vogliamo andare più a fondo, esiste un particolare segreto per parare il penalty? “Semplicemente cerco di togliere concentrazione al rigorista con qualche commento o con una risata ironica, poi per il resto bisogna affidarsi all’istinto”. Luiz vive qui in Italia ed è molto lontano dalla sua famiglia che è rimasta in Brasile. Con gli occhi lucidi, ci dice: “Sono tantissimi i chilometri che dividono Castelnuovo del Garda dal Brasile, e si sentono tutti, devo dire la verità. Questo è il quarto anno che vivo stabilmente in Italia e ci sto facendo il callo. Qui mi sono fatto tanti amici che mi fanno sentire meno solo”. Negli ultimi anni il ruolo del portiere sta cambiando. Bisogna essere bravo tra i pali ma anche abile e veloce nei disimpegni con i piedi. “Il calcio si evolve e anche il giocatore lo deve fare. Nel nostro caso il portiere. Ora spesso si parte con azioni manovrate iniziate dal basso e quindi deve iniziarla proprio il portiere dalla sua porta giocando con i piedi. Io sto provando ad adattarmi e seguo sempre l’abilità con i piedi di Mike Maignan, che gioca nel Milan, e di Ederson, portiere brasiliano come me che veste la maglia del Manchester City. I miei due idoli e portieri molto bravi anche a giocare con i piedi”. E del Castelnuovo che ci dici: “E’ una società con un’attenta dirigenza, guidata dal Presidente Maicol Tinelli, che sa bene quello che vuole. Una società che vuole continuare a crescere sia a livello prima squadra che nel settore giovanile. Mister Alessandro Vecchione sa molto di calcio e sta lavorando molto bene. Sono orgoglioso di vestire la casacca del Castelnuovo del Garda”. Ora per chiudere l’andata il Castelnuovo deve affrontare due trasferte, domenica in casa della Pol. Virtus e il 22 dicembre a Bevilacqua.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it