Sembrano lontanissimi i primi anni trenta, quando il paese di Lugagnano era un concentrato di case, “immerse” nel verde della campagna. Un gruppo di giovani amici, con tanta sete e fame di praticare l’attività sportiva, decisero un giorno di riunirsi al bar per fondare una società calcistica. Nei momenti liberi dopo il lavoro, si trovano tutti insieme rigorosamente in braghette corte e con una maglietta lisa, a rincorrere un pallone, a volte non fatto di cuoio ma di stracci, sul campo polveroso della “Là alla Rampa” vicino alla locale stazione ferroviaria. Il terreno di gioco era spelacchiato e privo di ciuffi di erba, mancavano pure le linee e a volte le porte. Ma l’entusiasmo di divertirsi era incredibile. Giocare a pallone poteva far dimenticare per un paio di ore, problemi di sostentamento stressanti e consistenti. Tanto che questi baldi giovani un giorno andarono a trovare don Garonzi, il parroco di Lugagnano. Cercando così, con il suo aiuto, di poter realizzare “Là a Mancalacqua” il loro campo di calcio su un terreno, di proprietà della parrocchia, liberandolo da grossi gelsi che erano lì da tempo e che lo occupavano. Don Garonzi non disse di no e diede il suo benestare e in poche settimane il campo fu sistemato con nuove porte e rullato. Nasceva così il campo ufficiale del Lugagnano ma mancavano le divise, poi regalate da Silvio Ruberti, ex difensore dell’Hellas Verona. Per questo all’atto della nascita societaria il nome della squadra era diventato Ruberti Lugagnano. Colori sociali? Non come si può pensare gialloblu, ma maglietta rossa con croce bianca sul petto, ad evocare lo scudo sabaudo. Su quel campo si giocò fino al 1975. Per conoscere la prima vittoria ufficiale del Lugagnano, bisogna attendere il 6 maggio 1934 nel torneo di Castel D’Azzano. La Ruberti battè per 5 a 2 proprio il Casteldazzano e vince il torneo, con tripletta di Bruno Guglielmi e doppietta di Irmo Mazzi.
La prima partita del campionato si gioca il 2 dicembre 1934, con la Ruberti in gran spolvero che al termine di una partita molto combattuta vince per 3 a 2 con reti di Mazzi, Bozzi su (rigore) e Albertini. Al termine del campionato il Lugagnano si classificherà in quarta posizione, dietro Chievo, Pescantina e San Martino Buon Albergo. Alle spalle dei biancorossi invece Baldo, Vigasio e Castelnuovo. Nel dopoguerra la denominazione diventa solo Lugagnano. Alla fine degli anni settanta la squadra conquista la Prima categoria. Gli anni ottanta consacrano il Lugagnano che approda nella nascita del campionato di Eccellenza, nel 1991 come squadra di valore e da battere. Lugagnano che milita in questa categoria: udite udite! per 18 delle 19 edizioni successive, fino al 2009, con un ‘ulteriore partecipazione in data 2013-14. Fino ad arrivare ai giorni nostri. Il Lugagnano è stata fucina di ragazzi talentuosi grazie ad un settore giovanile rinomato in tutto il Veneto. Tanti i presidenti che hanno guidato con passione la società. Partendo da Albino Mazzi, Assuero Barlottini, Giovanni Chiesa, Gianni Pedoni, Rocco Residori, Angelo e Andrea Dalla Rosa (padre e figlio), Sergio Coati e l’attuale pres Giovanni Forlin. Data storica il primo luglio 2019 quando i due sodalizi di Lugagnano e Real Lugagnano uniscono le forze. Nasce così l’Unione Calcio Lugagnano. Con l’arrivo a dicembre dell’anno scorso, in corso d’opera del nuovo mister Fabrizio Gilioli al posto di Vasco Guerra, il Lugagnano ha cambiato marcia. Dopo 17 giornate è all’8° posto del girone A di Prima categoria a quota 25 punti con 7 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. Domenica scorsa nella 18esima giornata di campionato ha vinto 4 a 2 a Malcesine. In testa con 31 punti c’è il Real GrezzanaLugo davanti alla Consolini a 30, Peschiera a 29, Concordia e Bussolengo sono a 28 punti.
Oggi il Lugagnano scenderà in campo a Gargagnago contro la squadra di mister Ivo Castellani che è penultima e impegnata nella lotta per evitare la retrocessione diretta, tricolori che hanno raccolto 9 punti conquistati con 6 pareggi ed una sola vittoria incassando ben 10 sconfitte. Ha fatto peggio solo il fanalino di coda Malcesine che chiude con 5 punti la classifica. Della gara di oggi il direttore sportivo del Lugagnano Roberto Spada ci dice: “E’ una partita da non prendere sottogamba, il Gargagnago farà di tutto per vincere giocando una partita di carattere. Noi dobbiamo stare solidi in difesa per poi colpire di rimessa in attacco”. Intanto è fissato per domani lunedì 27 gennaio alle ore 20.30, presso la sede della società in via Barlottini a Lugagnano di Sona, l’interessante incontro con ingresso gratuito dal titolo “Adolescenti, Genitori e Mass Media” relatore il Dr. Aldo Monaco Psicologo. “E’ il primo di una serie di incontri dedicati al movimento dei dilettanti veronesi fatto in collaborazione la Polisportiva Vivosport di Lugagnano, a cui noi teniamo molto. Uno scambio di idee per fare il punto su tre pianeti distinti: Adolescenti, Genitori e Mass Media che a volte fanno fatica ad unire i punti. L’educazione nello sport è fondamentale ed importante sempre. I valori umani sono alla base di tutto. Insieme si può percorrere una strada assai interessante”. Soddisfatto del cammino del Lugagnano? “Siamo in crescita, il nuovo mister Fabrizio Gilioli ha ridisegnato la squadra migliorando prestazioni e motivazioni. Siamo fiduciosi. Siamo reduci da due ottime vittorie contro Quaderni e Malcesine, formazioni che ci hanno impensierito. Ritengo che questa è la giusta strada, pochi fronzoli e tanta sostanza per puntare all’obiettivo play off che adesso dista soli tre punti”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it