Due gare diverse per ritmo ma entrambe con grande voglia di battagliare per la compagine del presidente Silvano Caliari che ha decisamente cambiato passo, come testimonia il direttore sportivo Filippo Baltieri, arrivato questa estate a Valgatara dove ha costruito una formazione ben equipaggiata in ogni reparto per reggere gli urti del campionato di Eccellenza. “Inizio con il dire che sono molto dispiaciuto per l’esonero di mister Andrea Matteoni che è giunto due settimane fa dopo la netta sconfitta per 3 a 0 a Villafranca. Andrea ha dato tutto quello che aveva e si è dimostrato un tecnico capace che ha portato avanti il suo credo calcistico. Ma purtroppo questa è la dura legge del calcio che è legata ai risultati, il Real stava precipitando nelle zone pericolose della bassa classifica e quindi la proprietà, a malincuore, ha deciso per il cambio della guida tecnica per cercare di dare una svolta al nostro campionato. Abbiamo vagliato diversi profili di allenatore ma alla fine, per la sua esperienza e il suo curriculum calcistico, abbiamo pensato che Gianni Canovo poteva fare al caso nostro. Dopo i primi allenamenti fatti con pacatezza e serenità Gianni ha trovato il giusto feeling con la squadra, ed alla fine, lavorando più sulla testa che sulle gambe dei giocatori, e ridisegnando con i suoi accorgimenti la migliore squadra da mettere in campo, ha ridato nuove motivazioni e carica agonistica al gruppo. Con lui in panca abbiamo vinto le ultime due sfide contro il Vigasio in casa e a Montorio”.
In tanti anni di calcio, prima da giocatore e poi da diesse, Pippo Baltieri ha saputo pian piano tessere la sua tela. A lui, che conosce tanti giocatori del pianeta dilettantistico veronese e non, abbiamo chiesto quali sono le doti per essere un buon direttore sportivo? “Devi conoscere tanti giovani e giocatori più esperti che possono fare al caso tuo. Girando per i campi e scrivendo una lista di ciascun profilo di giocatore nei minimi dettagli. Bisogna essere coraggioso nelle scelte e avere le spalle grosse per portare avanti le proprie idee tenendo sempre presente anche i consigli, le dritte e le opinioni della Società con cui collabori. Saper anche prendere delle decisioni non facili, soprattutto quando devi tagliare qualche giocatore. Bisogna avere autorevolezza e saper il giusto valore d’ingaggio e di mercato di ogni singolo giocatore che vai a trattare”. Dicembre è tempo di mercato di riparazione, quali sono le mosse fatte dal Real Valpolicella? “Dopo un summit societario abbiamo deciso con il presidente Caliari di ridurre la rosa portandola ad un massimo di 22 giocatori. Ci hanno così lasciato il difensore Alessandro Cottini, libero di cercarsi una nuova squadra, e l’attaccante Matteo Rambaldo, passato a rinforzare il Pastrengo. Il giovane portiere Marco Canova (classe 2004 ex Limana Cavarzano) è stato svincolato, Lovato è passato alla Belfiorese, il difensore classe 2001 Riccardo Martini si è accasato alla Montebaldina Sona United, ci hanno lasciato anche Zancanaro, Giacopuzzi e Goluarte. In entrata stiamo cercando un attaccante esterno di peso e un giovane terzino classe 2003 o 2004, poi direi che siamo a posto”.
Il Real Valpolicella, dopo 13 gare giocate, è decimo in classifica con 16 punti e vuole concludere l’anno 2023 nel migliore dei modi raccogliendo punti nelle ultime due partite oggi contro Albignasego in casa e la prossima domenica in casa dell’Academy Plateola. “L’Eccellenza di quest’anno è molto tosta. Noi siamo abituati a preparare e a pensare partita dopo partita. Certo, conquistare altri sei punti contro un’Albignasego in ottima forma che è 6° in classifica con 20 punti e poi all’ultima giornata di andata in casa dell’Academy Plateola sarebbe perfetto. Ma restiamo con i piedi per terra e godiamoci questo buon momento sperando di proseguire la serie positiva”. Secondo te l’Unione la Rocca Altavilla, che attualmente in testa alla classifica con 28 punti, può vincere il campionato? “Non nascondo il valore della squadra vicentina di mister Beggio e le potenzialità dell’ambizioso Vigasio di mister Damini, ma se proprio devo fare un nome dico Villafranca. Il suo tecnico, Paolo Corghi, sa lavorare benissimo e tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi e la squadra è ben strutturata”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it