Abbiamo chiesto se è necessario ripartire con i campionati dei dilettanti il prossimo 30 gennaio come programmato dalla Lega Nazionale Dilettanti e con il passare dei giorni i pareri tra gli addetti ai lavori sono sempre più contrastanti. Nelle ultime settimane i contagi dalle nuova variante Omicron è stata in aumento ma ora si è un po’ stabilizzata. Una variante che, come affermano gli scienziati, e molto più contagiosa della precedente ma sicuramente meno pericolosa. Come più volte detto, essendo il campionato di Eccellenza di interesse Nazionale, la Lega Nazionale Dilettanti vuole che il campionato riparta il prossimo 30 gennaio e che sia portato a termine. Ma anche dalla Promozione fino alla Terza categoria si farà di tutto, contagi permettendo, per ripartire nella stessa data. Parte delle società venete hanno lanciato la proposta di posticipare la disputa del girone di ritorno a metà febbraio, le altre società preferiscono ripartire il 30 gennaio come da programma. Abbiamo chiesto il parere su queste due possibili proposte ad alcuni allenatori veronesi, queste le loro risposte:
Il mister del Garda Matteo Fattori dice: “Sinceramente, visto la situazione attuale dei contagi, non saprei cosa dire. Fare gli allenatori con giocatori positivi in isolamento e con gli organici sempre più contati è sempre più complicato. L’importante per me è poter scendere in campo in totale sicurezza, sperando che prima o poi usciremo da questa brutta situazione sanitaria”. Gianni Canovo, mister del Castelnuovo del Garda, ci dice: “A mio parere, vedendo l’aggressività della nuova variante Omicron, non è possibile tornare a giocare già a fine gennaio. Io opterei per domenica 13 febbraio, contando sul numero dei vaccinati in aumento. Comunque non bisogna mollare e combattere attivamente questa situazione”. Mario Marai, mister del Calmasino, dice: “Io penso che, data la situazione attuale dei contagi, riprendere il 30 gennaio sia troppo presto. Ci sono nelle squadre della nostra provincia ancora molti giocatori positivi e riprendere i campionati il 30 gennaio potrebbe agevolare qualche squadra e mettere in difficoltà altre più colpite. Io dico che riprendere il 13 febbraio ci lascerebbe un po’ più tranquilli”.
Antonio Marini, mister del Bevilacqua: “Io sono per iniziare prima possibile perchè si rischia che vada tutto allo sfascio. Logicamente con le dovute precauzioni e seguendo l’attuale protocollo sanitario, ma si deve assolutamente ripartire, visto anche la normale ripartenza delle scuole che si praticano in locali chiusi. Con un altro stop più di qualche atleta abbandonerà e non giocherà mai più. E’ d’obbligo ripartire e cercare di adattarsi a questa situazione”. Luca Righetti, mister del Peschiera: “Per me ripartire il 30 gennaio è troppo presto. In questo momento facciamo fatica ad allenarci perché fra contagiati e negativizzati da poco, facciamo fatica ad arrivare ad una dozzina di ragazzi disponibili. Quindi, è meglio ripartire a metà febbraio”.
Flavio Marai, mister dell’ Avesa: “Mi sembra troppo presto per riprendere i campionati perchè sono ancora troppi i contagi. Non sarebbe il massimo riprendere per poi bloccare partite fra squadre che hanno troppi giocatori contagiati, non avrebbe senso. Meglio aspettare qualche settimana in più visto che abbiamo da giocare solamente 13 giornate. Inoltre hanno cancellato i play off che con tanta fatica aveva introdotto il presidente Giovanni Guardini per dare vita a campionati combattuti fino alla fine. Staremo a vedere cosa si deciderà!”. Jodi Ferrari, mister del Valgatara: “Il 30 gennaio per me e la data giusta per la ripresa, l’unica cosa è che se non cambia il protocollo per il “return to play” non so quando inizieremo a giocare”. Mister Matteo Meneghetti dell’Alba Borgo Roma dice: “Quello di spostare la ripartenza dei campionati a fine gennaio è stata una decisione giusta del presidente Ruzza. ora però i campionati vanno conclusi”.
Mister Giuseppe Bozzini dell’Olimpica Dossobuono, dice: “Dobbiamo assolutamente imparare a convivere con il virus e riprendere l’attività sportiva per il bene di tutti. Ovviamente serve particolare attenzione con protocolli rigidi e il buon senso nella pratica da parte di tutti. Protocolli che obbligano al vaccino per tutti gli addetti ai lavori e con una revisione delle quarantene per i vaccinati. Buon senso nella pratica significa allenarsi limitando negli spogliatoi gli assembramenti evitandone l’utilizzo a chi è stato a contatto con positivi, riducendo così notevolmente il rischio di contagio nel gruppo squadra. Senza la ripresa certa, nelle date opportune, si rischia la debacle del calcio dilettantistico, se poi è il 30 gennaio o il 6 o 13 febbraio, poco cambia, fondamentale è avere la certezza della ripresa.” Mister Emanuele Boscaini chiude dicendo: “Noto che la nuova variante Omicron del virus e meno pericolosa della precedente. Mi sembra che la situazione sanitaria lentamente sia in fase di miglioramento. Non dimentichiamo che la maggior parte dei giocatori del pianeta dilettanti sono ragazzi giovani e quindi meno attaccabili dal virus. Nel bene o nel male ritengo che si ripartirà e che si termineranno i campionati. Magari non a fine gennaio ma con più prudenza a metà febbraio”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it