Comunque vada sarà un tripudio di colori e bandiere. Il Lecco di mister Luciano Foschi (che ha vestito la maglia blu-celeste) affronta domani alle ore 17.30, sul campo amico dello stadio “Rigamonti-Ceppi”, il Foggia di mister Delio Rossi nella finale di ritorno dei play off nazionali di serie C, gara che vale la serie B. L’andata era terminata 2 a 1 per il Lecco che aveva espugnato, nella bolgia rossonera, lo stadio foggiano. A disposizione per i lariani ci sono due risultati su tre, mentre per i pugliesi servirà vincere con almeno due reti di scarto. L’ultima volta che il Lecco disputò il campionato di serie B era il lontano 1972, oltre cinquanta anni fa, con allenatore “Ciccio” Longoni. Una città celebre per il romanzo di Alessandro Manzoni “I promessi sposi”, ambientato appunto nei pressi di Lecco. Una società calcistica radicalmente attaccata alla propria squadra fin dai tempi della serie A. Il Foggia, che con mister Zeman ha toccato con mano la serie A, era stata protagonista nelle stagioni nella massima serie di un calcio prettamente offensivo invidiato in tutta Italia. Ma quali sono i segreti delle due squadre? Partiamo dai padroni di casa del Lecco guidato da mister Foschi e di proprietà della famiglia Di Nunno. Il patron è Paolo Leonardo Di Nunno, per essere esatti, pugliese dalla parlata colorita e spesso sopra le righe. Un tipo sanguigno che non le manda certo a dire. Come due settimane fa, quando per un rigore concesso agli avversari del Pordenone invase il campo, nonostante fosse a bordo della sua carrozzina elettrica per problemi di deambulazione. Un gesto che fece clamore con il risultato che Di Nunno venne espulso dall’arbitro e inibito fino a fine agosto dalla Lega Pro. Imprenditore nel campo dei videogiochi, amatissimo dalla tifoseria locale, ma meno dalle istituzioni di Lecco per alcune prese di posizione che ribadivano la mancanza di collaborazione tra lui e l’amministrazione comunale. Ma non va mai dimenticato che Di Nunno acquistò il sodalizio di via don Pozzi nel 2017, quando militava in serie D ed era avviato verso il fallimento.
Domani il “Rigamonti-Ceppi” si vestirà con l’abito più elegante del proprio guardaroba. Da tutto esaurito con i biglietti andati a ruba nei giorni scorsi. Stadio che con i suoi 4.997 posti si è rivelato troppo piccolo per il ritorno dei play off nazionali di serie C tra Lecco e Foggia. Scontenti i tifosi rossoneri con soli 800 tagliandi a loro riservati. Gara quella di domani in riva al lago, ad alto rischio. Si teme un’invasione di tifosi foggiani privi di biglietto. Rai 2 seguirà in diretta la partita. Nella partita di andata il mister bluceleste Luciano Foschi ha detto: “A Foggia il risultato del pareggio sarebbe stato più giusto. Poi però un invenzione a fine del secondo tempo di Lepore su punizione ci ha regalato la vittoria. Ora ci aspetta una gara durissima dove in palio per entrambe le squadre c’è il sogno di andare in serie B”. Il presidente del Foggia Nicola Canonico al termine della partita di andata aveva duramente contestato l’arbitro della partita, il signor Bonacina della sezione di Bergamo. “Tanti troppi dubbi sul gol annullato a Ogunseye – tuona Canonico – e sul rigore non concesso a Frigerio. Nulla comunque è compromesso e tutto è ancora possibile. Ci auguriamo di uscire dallo stadio di Lecco senza ulteriori episodi da rivedere. I miei ragazzi non dovranno mollare mai!”. Il Foggia, subito dopo la partita, ha formalizzato protesta contro l’Aia e alla Lega Pro, per la direzione di gara fortemente discutibile e della decisione a monte di designare un arbitro, Kevin Bonacina, della stessa regione, la Lombardia, e residente ad appena 40 chilometri da Lecco.
Altra curiosità è che in questa stagione il Foggia ha cambiato ben cinque allenatori e ben tre direttori sportivi. Prima cinque panchine a Roberto Boscaglia alla guida dei rossoneri nel girone “C” di serie C, con risoluzione contrattuale già a settembre dell’anno scorso. Poi una gara ad interim al collaboratore di Boscaglia, Antonio Gentile, poi l’arrivo sulla panchina del Foggia, di mister Fabio Gallo, in carica dalla settima fino alla 28^ giornata. Poi, dopo le sue dimissioni, la scelta di Mario Somma e infine l’arrivo il 31 marzo scorso di mister Delio Rossi che ha riabbracciato ancora una volta la città foggiana a 27 anni dalla sua prima esperienza in Puglia.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it