Come diceva qualcuno, ogni essere umano è diverso dall’altro, nella vita e nello sport. Non sempre però, e parliamo di figli d’arte che giocano nel ruolo dei loro padri, in questo caso in porta. I tifosi del Chievo Verona, che purtroppo non esiste più, non hanno mai dimenticato le gesta del portiere e capitano della società della Diga, Lorenzo Squizzi, classe 1974, ora allenatore dei portieri del Vicenza in serie C. Squizzi vanta 44 presenze in serie A e 153 in B. Ha indossato le divise di Juventus, Spal, Atletico Catania, Lucchese, Salernitana, Reggiana, Monza, Cesena, Catania, Perugia e Chievo. Terminata la carriera agonistica è diventato preparatore dei portieri dal 2014, partendo proprio dal Chievo del presidente Luca Campedelli. Nel 2021, da collaboratore della Clivense, ha vissuto le emozioni della nascita della società espressamente voluta da Sergio Pellisser ed Enzo Zanin, ex portiere pure lui del Chievo. Oggi Squizzi è passato nel Lane Rossi Vicenza che sta facendo di tutto per conquistare la serie B nello stesso girone A di serie C della Virtus Verona del mister più longevo d’Italia Luigi Fresco.
Suo figlio Davide, che lavora nel ramo della ristorazione, è anche lui portiere e veste quest’anno la casacca della neonata Brundisium nel girone B di Terza categoria. Davide, domenica scorsa nella partita valida per la 17^ giornata di campionato, giocata a Casaleone, quando il suo Brundisium allenato da mister Andrea Turozzi era sotto 2 a 1, nell’ultimo minuto di recupero si è messo davanti alla porta avversaria abbondando la sua, e su azione da calcio d’angolo la palla gli è arrivata sui piedi e con un tocco ha anticipato il portiere avversario segnando il 2 a 2 definitivo della partita. Una prodezza, quella di Squizzi junior, che aveva già fatto diversi anni fa a Cavaion, quando lui difendeva la porta del Parona, in una sfida del campionato Juniores. “Sono fatto così – dice il simpatico Davide -, non amo perdere, soprattutto quando vedo i miei compagni demoralizzati a causa della possibile sconfitta. A Casaleone, contro il Lions di mister Damiano Menini, stavamo perdendo e così non ci ho pensato due volte. Sono corso come un fulmine dalla mia porta fino alla porta avversaria, difesa da El Mansouri, un mio compagno ha battuto un calcio d’angolo e la sfera è stata deviata nuovamente in angolo dalla difesa di casa. Io sono rimasto li convinto sulla linea di porta, è stato battuto un’altro calcio d’angolo e come un fulmine mi sono fiondato sul pallone anticipando di piede il portiere del Casaleone segnando così il 2 a 2 che ha chiuso l’incontro. Non ho fatto nulla di incredibile, ho solo dato una mano alla mia squadra, tutto qua”.
In campionato il Brundisium del presidente Alessandro Accordino e del vice presidente e giocatore Cataldo Galluzzo, squadra guidata da mister Andrea Turozzi, dopo 17 gare giocate è il fanalino di coda a quota 13 punti ma in compagnia del Colognola ai Colli B e dello stesso Lions Casaleone. Squizzi si trova bene nella squadra che gioca sul “Campo dell’Amicizia” in via Torbido a Verona e che è nata questa estate. “Sto molto bene al Brundisium, siamo una piccola realtà calcistica di Verona, fatta di ragazzi giovani ma determinati che vogliono non sfigurare in Terza categoria. Siamo partiti da zero e la stagione attuale è di transizione, il prossimo anno, con maggiore esperienza in categoria, correremo per nuovi traguardi. L’anno scorso giocavo sempre in Terza categoria con la Clivense dove, con un gruppo di ragazzi fantastici, abbiamo festeggiato il salto di categoria in Seconda con mister Riccardo Allegretti. Poi, con l’iscrizione della prima squadra in Eccellenza, io mi sono trovato chiuso e volendo giocare ho accettato la proposta del Brundisium e sono ripartito, ancora una volta, dalla Terza con entusiasmo, pronto a mostrare tutto il mio valore”.
Ma quanto pesa l’eredità di un padre che ha fatto grande il Chievo e ha giocato tra i professionisti nel tuo medesimo ruolo .. “Se devo essere sincero – continua Davide – mi pesa un attimino. Molti mi paragonano a lui per capacità e vedute tecniche, ma io sono una persona diversa, per carità sono suo figlio, ma ho doti da portiere assolutamente non identiche a lui. Certo ascolto i suoi consigli, ci mancherebbe altro, ma quando so che mi viene a vedere ho un pò d’ansia”. Chi vince il vostro campionato? “E’ facile da dire: l’Union Scaligeri Academy di mister Salvatore Dipaola, squadra che vanta sette punti sulla seconda in graduatoria, il Cherubine. Penso che gli Scaligeri hanno più degli altri valori tecnici importanti. Hanno, a mio parere, tutte le carte in regola, per portare il salto in 2^ categoria”. Nella classifica dei portieri goleador, al primo posto c’è l’inarrivabile portiere brasiliano Rogèrio Ceni che ha segnato ben 131 gol in carriera in più di mille presenze. Ha legato il suo nome al San Paolo, squadra in cui ha vinto praticamente tutto. Inoltre il suo palmarès vanta anche un mondiale vinto con la nazionale brasiliana del 2002.
René Higuita, ex portiere colombiano, ha segnato 42 reti in una lunga carriera durata 24 anni, il portiere bulgaro Dimitar Ivankov ha segnato 41 gol militando per dieci anni nel Levski Sofia per poi giocare con il Kayseripor e Bursaspor in Turchia e Anorthosis a Cipro. Jorge Campos, messicano che però ha giocato anche come punta, ha segnato in carriera 46 reti giocando per molto tempo nel suo amato Mexico tranne due stagioni in MLS in America con la maglia del Los Angeles Galaxy e Chicago Fire. Il paraguayano Josè Luis Chilavert, considerato come uno dei migliori portieri della storia del calcio, è stato eletto per ben tre volte portiere dell’anno. Ha giocato in Suamerica e in Europa nel Real Saragozza e Strasburgo. Ottimo portiere dotato tecnicamente anche con i piedi, ha segnato su calci di punizione e su calcio di rigore ben 62 gol, scusate se è poco!
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it