Da un indagine fatta l’ anno scorso sono 30.577 gli arbitri in Italia, di cui 1834 sono donne. Ma perché si diventa arbitro? Lo abbiamo chiesto a Claudio Fidilio, presidente della sezione AIA di Verona: “Io direi che devi sentirtelo dentro e che ti deve anche piacere. Per fare l’arbitro in campo devi avere grande personalità e saper prendere delle decisioni, che spesso sono difficili, in una manciata di secondi. Questa cosa non è certo facile. L’ arbitro deve esigere rispetto dai giocatori e all’occorrenza saper piegare perché ha preso determinate decisioni. Bisogna cercare di dirigere la gara nella maniera giusta per evitare inutili polemiche, prendersi parolacce ed insulti quando arbitri non è mai bello. A volte il direttore di gara può essere vittima di aggressioni o minacce ma non deve mai perdere la testa, mantenere sangue freddo in queste situazione è importante. Per fare l’arbitro bisogna avere tanta passione ma soprattutto una forte motivazione”.
Quanto prende un arbitro per dirigere una partita? “Se da una parte si parla sempre di calcio dilettantistico, dall’ altra i compensi che vengono dati agli arbitri appaiono irrisori. Di fisso, per una partita, un direttore di gara prende 47 euro, più un rimborso chilometrico di 0,21 euro per ogni chilometro percorso. Se un arbitro risiede fuori provincia, e parte al mattino per dirigersi verso il terreno gioco, dove dovrà dirigere la partita, già 30 euro vanno via quando ti fermi a mangiare una pizza. Pensare di mettere in tasca qualcosina, per un arbitro dei nostri dilettanti, non è certo facile”. E’ qui, amici lettori, serve tanta pazienza e spirito di sacrificio. Intanto si sta concludendo il corso per diventare arbitri di calcio organizzato dalla sezione AIA di Verona e aperto a chi ha già compiuto il quattordicesimo anno di età fino ai 39 anni. “Il nostro corso è iniziato a ottobre sta andando molto bene – dice Fidilio -. Si sono iscritti 22 nuovi giovani arbitri molto motivati e tra loro c’è anche una ragazza. Siamo soddisfatti dell’applicazione e della grande dedizione fin qui dimostrata da tutti i ragazzi. A Dicembre sosterranno l’esame per conseguire l’attestato di arbitro. A loro verrà poi consegnato il kit dell’arbitro e potranno entrare gratuitamente a vedere le partite di tutte le categorie e in qualsiasi stadio d’Italia. A febbraio del nuovo anno abbiamo in mente di fare un nuovo corso. Arbitri ne servono sempre. Una palestra di vita che ti fa crescere, capire e tirar fuori tutte le tue potenzialità forgiando il tuo carattere”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it
