Dodici settimane di crescita continua, i contagi della nuova variante Omicron avanzano in maniera incessante. Diverse regioni d’Italia diventano gialle, grave la situazione in Sicilia dove ci sono davvero tanti positivi. Ora rischiano anche i giovani non vaccinati mentre con l’obbligo del vaccino agli over 50 le prime dosi triplicate possono fare la differenza. Ma che fine farà il calcio dei nostri dilettanti? Se in serie A, per motivi di natura prettamente economica si continua ad andare avanti (nei prossimi due turni di campionato ci sarà un’affluenza di pubblico ridotta a soli 5000 spettatori a partita), il pianeta dei dilettanti si interroga. Con il rientro degli studenti nelle scuole, dopo le vacanze natalizie, i contagi potrebbero ulteriormente aumentare ma si spera di scongiurare le lezioni in dad. C’è il concreto rischio che le terapie intensive degli Ospedali si riempiano di pazienti contagiati e il sistema sanitario vada nuovamente in tilt. Ci sono a rischio i posti di lavoro di circa 175.000 lavoratori di piccole e medie imprese, compreso quelli del settore dei trasporti.
Nei nostri dilettanti dovrebbero riprendere a fine gennaio i campionati dall’ Eccellenza fino alla Terza categoria che si è vista temporaneamente sospendere la Coppa Verona “Trofeo Gianni Segalla”. Molti vorrebbero riprendere a metà febbraio monitorando con attenzione l’evolversi dei contagi. Finire i campionati a giugno non sarebbe un dramma ed è chiaro che la salute viene prima di tutto. Questo però dimezzerebbe ancora una volta le risorse economiche di molte società dilettantistiche, già costrette questa estate a raschiare il barile già povero di soldi a causa della crisi delle aziende e di conseguenza degli sponsor. C’è, nel cuore di tutti noi addetti ai lavori, presidenti, allenatori, giocatori e coloro che gravitano attorno al pianeta dei dilettanti, tanta voglia di tornare in qualche maniera e al più presto alla normalità. Purtroppo da due anni viviamo, o meglio conviviamo, con questo maledetto virus. La luce in fondo al tunnel però si sta intravedendo grazie alle vaccinazioni che rendono meno pericolosa la nuova variante Omicron.
Ma quando ci lascerà questo “maledetto” virus? Nessuno lo sa e i medici non azzardano previsioni. Ormai siamo in piena terza ondata e tra poco probabilmente arriverà anche la quarta. Ma che fare? Di sicuro bisogna non mollare e combattere a testa alta contro il virus. Se i campionati dilettanti ripartiranno a febbraio non facciamone un dramma, meglio tornare a giocare in piena sicurezza e senza il rischio di ammalarsi. L’importante, ora come ora, è finire i campionati, magari con la prima classificata di ogni girone che sale di categoria e le ultime che retrocedono senza disputare play off e play out. Noi sportivi ci atteniamo alle decisioni della Lega dilettanti la quale però deve salvaguardare il patrimonio umano, i valori e la grande passione che solo lo sport genera continuamente. E’ proprio vero, il calcio è di tutti e i nostri dilettanti vogliono continuare ad essere protagonisti, anche in questo 2022 appena partito e già paralizzato.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it