giovedì, 6 Febbraio 2025
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La mostra sui 120 anni della storia dell’Hellas Verona

120 di storia e non sentirli: L’Hellas Verona soffia sulle tante candeline della sua torta di compleanno. Era l’ottobre del 1903 quando un gruppo di studenti del liceo classico “Scipione Maffei” fondò un club di calcio dal nome “Associazione Calcio Hellas” per ricordare l’antica Ellade, l’odierna Grecia. Su proposta del professor Decio Corubolo che era uno stimato insegnante di greco. Il conte Fratta Pasini ricoprì la carica di presidente. Allora il calcio professionistico si giocava a livello professionale solo in tre regioni: Liguria, Lombardia e Piemonte. Neanche a farlo a posta, il Genoa, il Milan e la Juventus furono le prime a vincere lo scudetto. Nel 1911 la squadra iniziò a partecipare al campionato regionale che fino al 1921 era la fase di qualificazione per le fasi nazionali. Ottenne diversi secondi posti nel girone veneto-emiliano, ma non trovò mai la sferzata giusta per giungere alla finalissima. Nel 1919 l’Hellas dopo la prima guerra mondiale, cambiò la denominazione di Football Club Hellas fondendosi con la società minore che si chiamava Verona. Nel 1928 incorporò pure altre due sodalizi: Scaligera e Bentegodi. Chiamandosi così “A.C. Verona”. Dopo tante stagioni tra serie cadetta e serie C, nel 1957 l’Hellas di mister Angelo Piccioli, secondo allenatore più presente sulla panchina scaligera con 225 partite, dietro solo a Bagnoli, pareggiando in casa per 1 a 1 contro i lariani del Como nel torneo di serie B, i gialloblu finalmente staccarono il pass per guadagnare la tanta agognata promozione in serie A. Nella stagione 1957-58 in massima serie l’Hellas Verona disputò un buon campionato, conquistando con tranquillità la salvezza terminando nella classifica finale al decimo posto e battendo gli storici rivali del Lanerossi Vicenza e la Juventus.

Nella stagione 1972-73 conquistò nell’ultima giornata la storica vittoria al Bentegodi per 5 a 3 contro il Milan che costò la perdita della conquista dello scudetto ai rossoneri. Milan che perderà nuovamente il campionato anche nel 1990 sempre sul terreno di Verona, quando alla penultima giornata verrà sconfitto per 2 a 1 finendo la partita con soli otto giocatori. Arrivando agli ottanta, arrivò la stagione 1984-85, quello dello scudetto gialloblu. I ragazzi di Osvaldo Bagnoli alzarono il tricolore grazie a 15 vittorie, 13 pareggi e 2 sconfitte per un totale di 43 punti in classifica (allora si assegnavano ancora 2 punti per ogni vittoria) staccando di 4 lunghezze il Torino secondo classificato. E con Inter e Sampdoria al terzo e quarto posto. In quella magica stagione il campionato nazionale viveva delle imprese calcistiche di campioni come Maradona, Zico, Platini, Socrates, Falcao e Rummenigge. “Il fatto che in quella stagione tutto abbia funzionato a meraviglia – dichiarò mister Osvaldo Bagnoli ai media – , con mai un ingranaggio fuori posto, è stato merito anche di chi aveva il più semplice degli incarichi e che tassello dopo tassello ha contribuito a rendere reale ciò che tutti consideravano solo un grande sogno”.

Mai dimenticate le mitiche radiocronache del cronista e attore teatrale Roberto Puliero che ora tifa dal cielo il suo amato Verona. Oggi il Verona sta lottando per rimanere in serie A ed è terz’ultimo a quota 23 punti dopo 30 gare giocate con 17 sconfitte, 8 pareggi e 5 vittorie. E’ reduce dallo splendido pareggio per 0 a 0 ottenuto ieri in casa del Napoli che è vicinissimo alla conquista dello scudetto. Ora dovrà giocarsi la permanenza in serie A nelle restanti 8 partite. In casa contro Bologna, Inter, Torino e Empoli e fuori casa contro Cremonese, Lecce, Atalanta e Milan. I miracoli a volte possono avverarsi e il Verona ci crede.

Tra i vari eventi organizzati per i 120 anni, bella ed interessante la mostra delle maglie indossate dalla prima squadra nei suoi tanti campionati disputati. Mostra ospitata allo Stadio “Marcantonio Bentegodi” organizzata dalla preziosa collaborazione dell’Associazione Culturale Verona Hellas. I visitatori accorsi tra corridoi, spogliatoi e locali dell’impianto sportivo veronese, hanno potuto ammirare anche la prima maglia indossata dai colori bianconeri, squadra capitanata dal portiere-presidente Carlo Fratta Pasini. Per poi passare alle prime divise gialloblu dei primi del Novecento fino a toccare con mano quelle degli anni cinquanta e sessanta. Ma anche quelle degli indimenticabili campioni degli anni settanta come Clerici, Luppi, Zigoni e Mascetti. Nonchè la tenuta dello scudetto dei gialloblù guidati da mister Osvaldo Bagnoli, durato un decennio con tre partecipazioni alle coppe europee, poi gli anni novanta e quelli del 2000. Particolarmente graditi altri cimeli storici in bella mostra. Oltre alla maglia celebrativa dell’Hellas Verona F.C. e in collaborazione con poste italiane la realizzazione del primo francobollo della storia italiana, interamente dedicata alla squadra di Verona. Francobollo dalla tiratura limitata di 315.000 esemplari è dominata dal logo creato dal club per l’Hellas 120 e arricchito dal logo societario e dallo scudetto datato 1984-85.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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