La squadra gialloblù sta vivendo il suo magic moment, e grazie a un filotto di risultati utili consecutivi il team del diesse Luca Falavigna sembra aver dato un calcio al periodo nero vissuto per buona parte del girone di andata. L’arrivo di Fabrizio Gilioli, ex diesse di F.C. Valgatara e di Castelnuovo del Garda, oltre a una buona carriera di mister, ha fino ad ora rovesciato come un guanto l’andamento dei montebaldini. “Sono arrivato a Sona” racconta il mister, chiamato al posto di Emanuele Bertoncelli “il 13 dicembre ed eravamo penultimi. Ho trovato una situazione non rosea, sicuramente non delle più favorevoli, ricordo che al primo allenamento erano presenti 9 giocatori – vista l’infermeria affollata – ma il mio collega non ha alcuna colpa”. Ti mancava la panchina, da quando per alcuni anni ti sei accomodato dietro la scrivania del diesse, vero? “Sì, mi mancava molto. La scorsa estate ero stato corteggiato da alcuni club, ma la Montebaldina Sona United è riuscita a convincermi, facendomi affiancare un preparatore atletico che prima non c’era, ed accontentandomi: sul mercato sono arrivati nuovi rinforzi, tra cui Thomas Valbusa e Cesar Pereira. Quindi, nessun confronto con il trainer che mi ha preceduto e che ritengo essere una persona preparata per aver collaborato con un grande mister, che è Paolo Corghi”.
Grazie a cinque vittorie e a un pareggio, la Montebaldina si è portata al centro della classifica del girone A di Prima categoria – esattamente all’8° posto – a quota 27 punti. “E’ un momento che condivido con la società, la quale mi ha dato una grossa mano a superare le difficoltà che avevo inizialmente incontrato. Ho trasmesso alcune mie idee e i ragazzi mi stanno ascoltando – considerata la buona parentesi che stiamo vivendo – e il campo ci sta dando ragione. La ricetta? Non esiste: chi subentra alla conduzione tecnica non deve mai stravolgere il lavoro fatto da chi era stato scelto la scorsa estate!” Come lo vedi il vostro girone “A” di Prima categoria? “Bello tosto. Il Valpolicella dispone di giocatori di categoria superiore, di qualità. L’Olimpica Dossobuono vive della sua costruzione avvenuta in questi ultimi anni, idem il Quaderni e il Bussolengo. Noi restiamo con gli scarpini ben saldi a terra e continuiamo a guardare in giù la classifica, sperando di raggiungere la salvezza il prima possibile!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it