martedì, 26 Novembre 2024

Oggi

La Clivense ha posato un altro mattoncino per la salvezza

Ha fatto bene la sosta di campionato alla Clivense del presidente Sergio Pellissier che domenica scorsa, dopo una buona prestazione, ha battuto 1 a 0 allo stadio “Voltini” la penultima della classe, il Crema di mister Danesi che a fine gara è stato poi esonerato dalla società. Decisivo il gol del centrocampista Simone Bragagnolo realizzato al 19° del primo tempo. Con questa importante vittoria la Clivense si allontana dalla zona play out e si porta a quota 32 punti al 14° posto del girone B di serie D. Dietro ai veronesi, nella volata salvezza, ci sono la Castellanzese a 28, Real Calepina e Tritum a 27, Legnano a 26, il Crema a 20 e il Ponte San Pietro che chiude la graduatoria con 17 punti. Lavorando duramente mister Riccardo Allegretti sembra aver trovato la quadratura del cerchio. Ma da uomo di calcio, con alle spalle una lunga carriera da centrocampista, e da calciatore professionista, sa bene che il cammino per tagliare il traguardo della permanenza in serie D è ancora molto lungo. Ci sono ancora da affrontare compagini molto agguierrite, rispettivamente fuori casa Legnano, Caldiero Terme, Ponte San Pietro, Piacenza e Arconatese, sul manto erboso di San Martino Buon Albergo Casatese, Folgore Caratese, Tritum, Caravaggio, Brusaporto e Castellanzese. I momenti difficili, quando la squadra non ingranava, sembrano essere passati. Piace la Clivense operaia, a volte grezza e ancora da forgiare, con ragazzi giovani guidati dall’esperta punta arrivata a dicembre dal Desenzano, sua maestà Andrea Brighenti.

“Dopo le soste di campionato non è mai facile ripartire – afferma Riccardo Allegretti -. Esaminando la sfida valida di Crema devo dire che abbiamo fatto la nostra partita subendo quasi niente dall’attacco cremasco. I miei ragazzi sono stati davvero bravi, hanno corso tanto e speso molto. Festeggiamo questi tre punti e ragioniamo ragioniamo ora step by step, pensando gara dopo gara, senza fare i conti in chiave di classifica, che io guarderei con più attenzione più avanti”. Gli fa eco il regista ex Virtus Verona Nicola Danieli, autore dell’assist a Bragagnolo, che sottolinea l’atteggiamento della squadra: “Abbiamo giocato la partita che volevamo, solidi e determinati stroncando sul nascere l’iniziativa avversaria. Vincere fa benissimo, ora sotto con il prossimo avversario di domani, i brianzoli della Casatese, squadra tosta è molto temibile che è attualmente al 9° posto della classifica con 38 punti e reduce da due vittorie consecutive”.

Il presidente Sergio Pellissier vuole portare in salvo la sua squadra e rimanere in serie D, questo traguardo, al primo anno, sarebbe fondamentale per progettare il futuro. In tempi non sospetti aveva detto che nello spazio di una manciata di anni avrebbe voluto vedere la Clivense tra i professionisti. “Siamo tornati a respirare la passione e il divertimento per il gioco del calcio. Molte persone hanno creduto con entusiasmo al nostro progetto ed in particolare hanno creduto alle persone che ci stavano dietro. Persone sane che non hanno doppi fini e che hanno in testa l’unico obiettivo di fare crescere questo progetto in maniera sostenibile”.

Si dice che la Clivense sia sorta dalle ceneri del Chievo Verona, club cancellato per motivi fiscali da chi governa il calcio, dimenticando che l’idea di Sergio Pellissier (che è stata la bandiera e bomber proprio dei “Mussi volanti”) e dell’ amico e vice presidente Enzo Zanin (portiere del Chievo ai tempi della serie C), è nata per dare spazio ad una nuova entità calcistica vera e propria e per dare lustro alla città di Verona. Quindi non sostituendo la favola del Chievo Verona, club che era invidiato e amato da tutta l’Italia. Pellissier, da valdostano di sostanza, è abituato a non mollare mai. La sua Clivense deve correre più degli altri e il sogno potrebbe essere ora a portata di mano ma serve autorevolezza, capitali freschi e una seria programmazione. Pellissier è soci sono sulla buona strada, ma serve tempo. I grandi “mecenati” italiani, vedi gli Agnelli e Berlusconi, non ci sono più, spesso sono stati sostituiti da fondi esteri, dove gli effettivi proprietari non sono resi noti.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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