Fra le sorprese di questo inizio stagione c’è anche il Pizzoletta del presidente Moreno Maragna che da neo promossa comanda il girone B di Seconda categoria con 4 punti. La squadra del nuovo mister Giuseppe Bozzini è al comando anche nel girone 5 del Trofeo Veneto che domani sera la vedrà impegnata in casa contro il Povegliano nella 3^ ed ultima giornata. Soddisfatto di questo buon inizio di stagione il nuovo tecnico biancazzurro al quale però non va giù quanto è successo domenica sul campo del Cadore: “Nella partita che la mia squadra ha giocato contro i nero e verdi di Borgo Trento – dice un amareggiato Bozzini -, l’arbitro designato ne ha combinate di tutti i colori. Vincevamo noi per 3 a 0 e a 10 minuti dalla fine della gara ha concesso un goal al Cadore nonostante un netto fallo subito da un nostro difensore. Mi sono detto un errore può succedere, ma poi prolunga il tempo di gioco con ben 6 minuti di recupero secondo me ingiustificati (ma pazienza). Il Cadore trova poi un bel goal a tre minuti dal termine (colpa nostra) e un minuto dopo l’arbitro concede un rigore inesistente al Cadore che quindi si porta sul 3 a 3. Come se non bastasse, all’ultimo di recupero della partita noi segniamo il 4 a 3, l’arbitro indica il centrocampo ma poi, improvvisamente, torna indietro e fischia un inesistente fallo sul portiere e il Cadore può festeggiare un 3 a 3 che fino a pochi minuti dalla fine era insperato”.
“E’ difficile fare calcio e chiedere impegno e sacrifici ai tuoi ragazzi se poi incontri situazioni così “devastanti” dal punto di vista sportivo – aggiunge mister Giuseppe Bozzini -. Ci tengo a precisare che io all’arbitro ho chiesto semplicemente lealtà sportiva senza offese né insulti. Quando ero ragazzino giocavamo a calcio nei cortili e non c’era l’arbitro. Quando nascevano delle dispute per falli o altro si discuteva ma trovavamo sempre una mediazione perché giocare era la cosa più divertente. Ora per giocare partite ufficiali di calcio, a qualsiasi livello, ci vogliono gli arbitri. Gli arbitri quindi dovrebbero agire come “facilitatori” nel decidere falli e punizioni per favorire il gioco ed evitare inutili dispute, ma sembra invece che siano diventati loro il problema. Tutti nei dilettanti dovremmo darci una “regolata” e pensare più al gioco e al divertimento piuttosto che alle regole e al risultato, ma forse servirebbero “esperti facilitatori” più che giovani direttori di gara!”.
La redazione di www.pianeta-calcio.it