lunedì, 27 Gennaio 2025
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Il Villafranca, dopo due sconfitte consecutive, vuole tornare alla vittoria

Il motore diesel del Villafranca di mister Paolo Corghi, che sembrava indistruttibile, si è inceppato. La squadra blaugrana domenica scorsa, in casa del Mozzecane di mister Mario Colantoni, ha incassato la seconda sconfitta consecutiva dopo quella casalinga contro il Longare Castegnero. Abbiamo parlato del momento di flessione dei castellani facendo due chiacchere con il portiere classe 2000 Tommaso Anderloni, che è tornato quest’anno a difendere i pali dei blaugrana del presidente Roberto Cobelli, dopo l’amara retrocessione in Promozione patita l’anno scorso con la maglia del Castelnuovo del Garda. Ma cosa è successo alla squadra invincibile che prima di queste due battute d’arresto aveva portato a casa ben undici risultati utili consecutivi? “Non sempre si può fare risultato, questa è la dura legge del calcio – dice Tommaso -. Nelle ultime due partite non siamo riusciti a concretizzare la grande mole di gioco che avevamo prodotto in campo. Longare e Mozzecane sono due signore squadre che sono riuscite a metterci in difficoltà. Ora mi aspetto una pronto riscatto domenica, nell’ultimo appuntamento del 2023 prima della sosta invernale, in casa nostra contro il Mestrino Rubano, squadra che ha gli stessi punti nostri in classifica “.

Quali sono le tue favorite per la vittoria del campionato? “A oggi i risultati dicono Unione La Rocca Altavilla e Vigasio, due corazzate ben strutturate per il salto in serie D. Tuttavia anche noi, il MestrinoRubano e l’Ambrosiana siamo in corsa per il titolo, senza nulla togliere a tutte le altre squadre. È un campionato veramente tosto e non ci sono squadre “materasso” o partite facili. Il campionato sarà combattuto ed incerto fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata”. Che cosa ti piace del mondo dei nostri dilettanti? “Che nonostante si parli di calcio dilettante c’è comunque una grande competizione e grande voglia di fare, oltre che un buon livello di gioco. Ogni società si mette in gioco ogni anno con serietà per cercare di essere il più competitiva possibile”. La settimana scorsa eliminando la Godigese in semifinale siete arrivati alla finale della Coppa Italia Regionale di Eccellenza, un traguardo storico per il tuo Villafranca.. “E’ un risultato che ci ha dato tantissime emozioni, ora possiamo regalarci la gioia di avere la possibilità di alzare al cielo questo prestigioso trofeo e la cosa mi riempie di gioia. Sono orgoglioso, come tutti i miei compagni, di vestire la casacca del Villafranca. Manca poco a scalare la montagna. Sono certo che nella finalissima di Coppa Italia contro il Conegliano faremo la partita della vita per fare felice i nostri dirigenti e i nostri tifosi che ci seguono sempre con affetto”.

Quali sono secondo te le doti per poter essere un buon portiere? “Idealmente un buon portiere deve essere bravo a parare tra i pali, essere bravo nelle uscite e attento nella lettura delle traiettorie e delle situazioni di gioco. Un buon portiere deve avere degli ottimi riflessi e anche una grande personalità, vista la responsabilità del suo ruolo. Al giorno d’oggi il ruolo del portiere si è molto evoluto e deve essere abile anche con i piedi, deve essere in grado di impostare l’azione e creare la superiorità numerica diventando quasi come un giocatore di movimento, aspetto sul quale stiamo lavorando molto con il nostro staff tecnico. Ma a livello pratico il portiere più forte rimane sempre quello che para e che prende pochi gol”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

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