Partirà a settembre, con l’inizio del campionato di Eccellenza, la nuova stagione calcistica 2022-23 dei nostri dilettanti. Abbiamo fatto il punto della situazione intervistando il presidente del Comitato Regionale Veneto Giuseppe Ruzza. Presidente che stagione si aspetta per tutto il movimento? “Dopo due anni a singhiozzo dovuti all’arrivo del Covid-19, periodo difficilissimo per tutti noi sia nello sport che nella vita sociale, cerchiamo di ripartire anche nella prossima stagione con entusiasmo e positività. Nei più giovani il virus ha lasciato varie defezioni, molti ragazzi hanno smesso con il calcio, anche se aggiungo che a livello italiano nel nostro Veneto va meglio visto che abbiamo recuperato in larga parte il numero di tesserati per le annate più giovani. Un dato per noi molto confortante. 72.000 tesserati a livello giovanile e 35.000 di lega dilettanti. Quindi quella disaffezione che il Covid ha lasciato lentamente è andata via via scemando”. Ora in che maniera si riparte? “Si riparte con la revisione del protocollo sanitario. Perchè a caduta si dovrà rivederlo partendo dall’Eccellenza, compresi i settori giovanili. La settimana scorsa abbiamo fatto a Roma un “weekend lungo” durato tre giornate per discutere proprio di questo. C’erano sia Abate che Gravina. Sono state analizzate, nel dettaglio, tutte le problematiche ci potranno essere. C’era anche il professor Tranquilli con il quale abbiamo discusso a lungo del protocollo. Tre giorni che direi sono stati produttivi e molto interessanti”.
E dal punto di vista prettamente calcistico che ci dice? “Noi notiamo che c’è una voglia incredibile di tornare alla normalità, con la nostra settimana di allenamento e le partite il sabato e la domenica. Le società hanno una fortissima passione per il gioco del calcio e ce lo dimostrano ogni giorno con i loro messaggi. Se mettiamo da parte gli effetti dovuti al Covid-19, vorrei dire certe recrudescenze disciplinari soprattutto nei giovani calciatori che non vogliamo più vedere in loro. Situazioni che non ci sono certamente piaciute ma che in qualche maniera abbiamo compreso. Vogliamo vedere certo voglia di vincere da parte di tutte le squadre ma anche lo spirito di fair-play la lealtà e il rispetto dell’avversario. Ci sono delle regole che vanno naturalmente rispettate, senza però perdere il divertimento per lo sport più amato al mondo. Aggiungo che auspico che queste autorità politiche, mediche e governative, non fermino ancora una volta il nostro calcio per un ritorno della pandemia. Sarebbe un danno gravissimo per tutto il movimento. Bisogna stare attenti ai contatti che ci possono essere negli spogliatoi, ma nessuno giocando sul campo è stato contagiato dal virus”.
Che messaggi lanciamo a tutte le società del Veneto? “Che possiamo continuare a giocare a calcio. Questo virus ci deve lasciare in fretta perché non ne possiamo più! Vogliamo respirare il profumo dell’erba dei campi di calcio e veder correre dietro ad un pallone festanti i nostri ragazzi con tanta serenità ed entusiasmo. In bocca al lupo a tutte le società venete per una nuova stagione 2022-23 che sia ricca di soddisfazioni per tutti. Ci saranno 5 retrocessioni nei campionati di Eccellenza, 4 in Promozione e Prima categoria e 3 in Seconda categoria. I Play off ci saranno in Eccellenza per determinare la griglia delle seconde che in graduatoria avranno eventualmente diritto a salire di categoria. Le prime classificate di ogni girone, dall’Eccellenza fino alla Seconda categoria, saliranno di diritto nella categoria superiore”. Saranno 38 le società partecipanti ai campionati di Eccellenza che sono state divise in 2 gironi da 19 squadre ciascuno. Le squadre partecipanti avranno l’obbligo di impiegare fin dal primo minuto tre giovani giocatori, un classe 2002, un classe 2003 e un classe 2004. Al campionato di Promozione parteciperanno 70 società divise in 5 gironi da 14 squadre. Anche qui vige l’obbligo di schierare i tre giovani delle classi 2002, 2003 e 2004. Saranno invece ben 140 le società che parteciperanno alla Prima categoria divise in 10 gironi composti da 14 squadre ciascuno. Qui dovranno schierare almeno un giovane nato dal 1° gennaio 2002. Infine per la Seconda categoria parteciperanno 252 società divise in 18 gironi da 14 squadre ciascuno e non vi è nessun obbligo”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it