Il calcio, nella microbica (700 anime circa!) frazione di Isola della Scala, Tarmassia, non è sparito: ricorda le braci, dopo una notte di camino acceso, che emanano calore e sprizzano scintille di vitale e beneaugurante futuro per il destino della “pelota” in quel lembo di terra. Famoso per la Sagra dell’anara pitanara, del Carnevale di Tarmassia, la frazione risente ancor di più dei riflessi della Sagra del Riso (a proposito, abbiamo appreso che una piccola parte dell’incasso della Fiera viene devoluto al G.S. Tarmassia). Ma, è anche conosciuta per aver dato i natali alla punta Riccardo Meggiorini, classe 1985, ex Bovolone di Eccellenza, Toro, Chievo, Bari, L.R. Vicenza ed oggi in forza al San Giovanni Lupatoto. “Siamo nati 4 anni fa” spiega Antonio Petralia, diesse di origini messinesi, “in piena pandemia, esattamente nel novembre del 2019. Siamo decollati con tutte le immaginabili difficoltà del caso, ma sorretti da un indicibile entusiasmo trasmessoci da una quarantina di marmocchi innamorati del gioco del pallone. Ad oggi, siamo in 49, e siamo presenti in 3 categorie (Primi Calci, Pulcini ed Esordienti). Ma, annoveriamo anche un gruppetto di leve ancora più piccole, che spaziano dai 4 anni in su”.
Forte la collaborazione stretta con il Bovolone 1918 del presidente Marco Gonzato: “Ogni mese sono previsti incontri tra i loro e i nostri allenatori, al fine di dare un prezioso, arricchente scambio di stage infarciti di relazioni e conditi da punti di vista tecnico-tattici, e non solo. Abbiamo due allenatori per ogni gruppo, un preparatore dei portieri e un preparatore atletico, siamo molto attivi nel sociale, visto che comprendiamo anche la disciplina del karatè (circa 80 gli atleti)”. Tarmassia è una borgata piccolissima, in cui tutti conoscono tutti: “Il calcio, lo sport in particolare” aggiunge il diesse Petralia “deve essere garantito a tutti, ed ogni bambino ha il sacrosanto diritto di divertirsi. Non amiamo le selezioni, tanto meno il risultato da raggiungere a ogni costo, sbarrando così la strada a chi non è il fenomeno di turno, ma che si accosta al calcio per fare socialità e per vivere ore di sana aggregazione”. Potenziato il campo a 11, famoso negli anni 70 per ospitare dei Tornei notturni estivi che hanno visto la partecipazione di calciatori all’epoca professionisti, si pensa a un futuro spazio per il calcio a 5.
“Viviamo” precisa Petralia “grazie all’aiuto di piccole realtà produttive della nostra zona. Da noi, regna, assoluto, il volontariato. Siamo una sorta di piccola Pro Loco”. Ancora vivente, che sfreccia a bordo della sua utilitaria il Presidentissimo e fondatore nel lontano 1967 del G.S. Tarmassia, il 94enne Benedetto Mantovani: “Per un periodo è stato presente in società anche Federico Carturani, altro personaggio significativo del club delle vespette giallo-nere di Tarmassia. Oggi, il Presidente è Emiliano Leardini, ex giocatore del Chievo, il Segretario è invece Luigi Meggiorini, sì, proprio lo zio di Riccardo. Nel nostro Consiglio Direttivo c’è anche Andrea Chiavegato”. Che hanno già aperto le loro ali per spiccare un volo, chissà quanto lungo sarà. Auguriamoci, davvero, il più lontano possibile, perché dove c’è calcio c’è vita, paese, incontri, confronti, relazioni e soprattutto grande socialità.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it