Ma chi l’ha detto che in porta si può giocare fino a 40 anni? Anzi, che si può vestire la maglietta numero uno tranquillamente anche di più. E’ quello che è successo, anche se per certi versi si è dovuto fare di necessità virtù, nella gara della 24^ giornata del campionato di Promozione piemontese, giocata tra PSG (non il Paris Saint Germain!) e l’ASD Felizzano 1920, quando, dopo 20 minuti del primo tempo, il portiere ospite Baralis ha subito un grave infortunio ed è stato costretto ad abbandonare il campo. Essendo già lui il secondo portiere, la squadra ha dovuto fare una scelta improvvisata, far entrare il 58 enne portiere Marco Merlone che al Felizzano ricopre l’incarico di preparatore dei portieri. Merlone, una volta sceso in campo, fa il suo dovere e la partita finisce in parità, 1 a 1. Marco compie degli interventi degne di un atleta 20enne difendendo benissimo la propria porta.
Ma quindi nel calcio l’età conta? Si e no. In media la carriera di un giocatore professionista è solitamente breve perché il fisico è sottoposto ad un forte stress mentale e fisico. Solo pochi continuano a giocare oltre i 35 anni e gli over 40 rappresentano casi davvero rari nella storia dello sport, nonostante siano in crescita rispetto al passato. Certo che il logorio fisico per un portiere è minore, giocando a difesa della porta deve correre molto meno dei compagni di squadra che ricoprono un ruolo diverso. Se sfogliamo l’almanacco del calcio mondiale, possiamo citare diversi portieri che hanno giocato oltre i quarant’anni come Gigi Buffon, Dino Zoff, Marco Ballotta, tra gli italiani e Leo Yashin (russo), Pat Jennings, David Seaman e Peter Shilton (inglesi), Rogerio Ceni (brasiliano), Shay Given (irlandese) e Gabor Kiraly (ungherese).
Ma anche il calcio dello stivale ha la sua leggenda: udite, udite amici lettori. Il portiere Lamberto Boranga, nato a Foligno il 30 ottobre 1942, che ha militato a livello professionistico nelle file di Perugia, Fiorentina, Reggiana, Brescia, Cesena, Varese e Parma, si è ritirato dal calcio che conta per poi giocare nei dilettanti. Con la maglietta numero uno della Marottese, neonata società marchigiana di Terza categoria, ha chiuso la carriera all’età di 77 anni e 7 mesi. Dopo i 40 anni ha praticato anche l’atletica leggera nelle categoria master dove è stato primatista italiano di salto in alto con la misura di un metro e 61 nelle categorie over 45, over 55 e pre 65, e con 11 metri e 26 cm nel salto triplo over 65. Nel 2008 agli Europei di atletica ha fatto il record mondiale di salto in lungo over 60 con 5 metri e 47 centimetri. Nel 2014 si laureò campione del mondo di salto in alto nella categoria over 70.
Si danno da fare con ottimi risultati anche quest’anno, nel pianeta dei dilettanti veronesi, due vecchie conoscenze e portieri di grande carisma ed esperienza. Ma di chi parliamo? In questa stagione è tornato a difendere la porta del San Zeno Verona, nel girone B di Seconda categoria, il portiere classe 1979 Francesco Gobbetti, che conta già più di 500 presenze nei nostri dilettanti dopo aver chiuso la sua esperienza a Casteldazzano. Nei granata ultra centenari (anno di fondazione 1919), aveva vinto nella stagione 2014-15 il campionato di Prima categoria disputando l’anno dopo quello di Promozione. “La mia è una scelta di cuore – sottolinea il 45enne Francesco Gobbetti -, non potevo dire di no questa estate a Gianfranco Casale, anima dei sanzenati da una vita. Il San Zeno per me è sempre tanta roba. La Società cercava un sostituito del portiere Damiano Vaccaro, vittima di un bruttissimo incidente stradale che gli è costata l’amputazione di un’arto, ed io ho accettato ed ogni mia parata è dedicata proprio a lui. Il mio obiettivo ora è quello di portare alla salvezza il San Zeno Verona “.
Classe 1975, con un fisico integrato e statuario come quello di Gobbetti, sta facendo la sua parte con prestazioni positive Mauro Faettini, portiere 49enne del Valpolicella calcio del presidente Fosco Frapporti che milita nel girone A di Prima categoria. In questo girone di ritorno la sua squadra sta cercando di guadagnarsi una poltrona ai play off, unica possibilità di salire in Promozione visto che oramai l’Olimpica Dossobuono di mister Giordano Rossi ha oramai già messo una seria ipoteca per il salto di categoria. I giallorossi del presidente Lucio Feder comandano con 59 punti ed hanno un vantaggio considerevole sulla loro prima inseguitrice, il Quaderni, seconda con 47 punti. Al terzo posto il Consolini a 46, poi Cadidavid e Bussolengo a 41 punti. Il Valpolicella del nuovo mister Stefano Paese, subentrato in corso d’opera al tecnico Matteo Meneghetti, è ad un solo punto dalla zona play off e può ancora contare sulla gara da recuperare mercoledì 3 aprile in casa contro l’Alpo Lepanto. “Finché il fisico regge e la passione per il calcio non tramonta, vado avanti con entusiasmo e il massimo impegno – dice il portierone rossoblù Mauro Faettini -. Bisogna cercare di finire benissimo questa stagione con il Valpolicella, società dove sto benissimo e dove vogliamo conquistarci un posto ai play off”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it