Ha una tempra d’acciaio e un vagone di entusiasmo e simpatia, l’allenatore classe 1972 Gregory Donadel. Tanta competenza e carica al servizio dei giovani che come lui amano il calcio a 360 gradi. Gregory è uno dei volti nuovi del PescantinaSettimo. E’ il responsabile del settore giovanile rossoblu assieme all’altro dirigente Roberto Ceradini. Ne ha fatta di strada da giocatore Donadel, non tutti sanno che Gregory nel 1990, allora in forma perfetta da provetto calciatore, ha vestito la casacca nelle giovanili gialloblu del Chievo del presidente Campedelli. Nella sua testa c’era il sogno di fare il calciatore. A Veronello, sede degli allenamenti del Chievo, era ospite la formazione dell’Uruguay in ritiro pre mondiale. Ad un tratto un giocatore dell’Uraguay si era infortunato e serviva un ragazzo per sostituirlo durante la preparazione a Veronello. Erano diventati 21 anziché i 22 previsti. “Con affetto ed emozione ricordo ancora quei momenti – dice Gregory -. Ero un buon centrocampista offensivo, tutto polmoni, sapevo masticare qualche parola di inglese, tutto qua, ma niente di che. Venni scelto da loro e con grandissima gioia mi allenai con loro. Quante emozioni, a volte mi tremavano le gambe ma feci la mia bella figura”.
All’improvviso Gregory si è ritrovato a giocare assieme a giocatori di fama mondiale come Carlos Alberto Aguilera, Daniel Fonseca e Enzo Francescoli. Gente che sapeva tenere il pallone saldamente tra i piedi e che aveva nelle gambe improvvise giocate sopraffine a tutta velocità. Il mister della Selezione dell’Uruguay di allora era Tabarez. “Nomi famosi – continua Gregory -, tutti giocatori dal talento incredibile e ragazzi simpatici dentro e fuori dal rettangolo verde. A me, che allora ero un ragazzo, mi hanno insegnato tanto. Pensate che mi venivano a prendere con l’autista alla mattina sotto casa per portarmi all’allenamento – e ride -. Quando andavano a giocare qualche gara amichevole, seduto sul loro pullman c’ero anch’io. Ricordo che quando scendevo dal pullman c’era sempre qualcuno che voleva un autografo dal sottoscritto. Mi vedevano come uno di loro”.
Uruguay che nel 1990 ai mondiali in Italia aveva come capitano Francescoli e che arrivo agli ottavi superando con fatica le ostilità di Spagna, Belgio e Corea del Sud. 0 a 0 all’esordio con la Spagna, con un rigore sbagliato da Ruben Sosa, poi una sconfitta per 3 a 1 contro il Belgio di Scifo e poi al 90° minuto, con una rete di testa di Fonseca, superò a fatica la Corea del Sud, passando il turno come seconda del girone. Agli ottavi però perse poi 2 a 0 proprio contro l’Italia di Totò Schillaci. Gli azzurri segnarono con Schillaci e con Serena e l’Uruguay tornò mestamente a casa.
Donadel ora vive a Lugagnano con la famiglia. Una volta appese le scarpette al chiodo ha conseguito il patentino da allenatore. Inizia la sua carriera in panca da vice degli allievi regionali e della Juniores della Virtus, poi allena i giovanissimi regionali del Sona Mazza, poi gli allievi regionali del San Martino-Speme (nella foto) e ancora Virtus dove guida gli Juniores nazionali. Donadel ha inoltre allenato il Sona Mazza in Promozione, l’Audace in Prima categoria e il Real San Massimo in Seconda categoria. Da valido attaccante ha vestito le maglie di Palazzolo, San Giovanni Lupatoto, Audace e Borgo San Pancrazio. Gregory in chiusura ci dice: “Ho accettato con soddisfazione ed entusiasmo l’incarico che mi ha dato il PescantinaSettimo del presidente Lucio Alfuso. Questa società sta lavorando molto bene sul settore giovanile e sulla prima squadra, portando avanti un programma serio e dettagliato. Ora ho il compito di dare il mio contributo e la mia esperienza accumulata in tanti anni di calcio”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it