Cioccolato amaro nelle uova di Pasqua per l’Isola Rizza Roverchiara di mister Claudio Berlini, incappato in due scivoloni di fila dopo ben 8 trionfi consecutivi. Ma, lo scettro del comando è – dopo 25 tappe – ancora in pugno agli “spallini del Piganzo”, retrocessi l’anno scorso dalla Promozione e desiderosi di rimettere il piede nel lido superiore della Promozione. La graduatoria attuale del girone “B” della Prima categoria, infatti, premia ancora gli isolani di capitan Andrea Cerchier, rimasti incollati alla boa numero 49, mentre il Nogara ora insegue a 48, le Alte Ceccato a 44, il Pozzo a 43 e il Tezze con 41 punti occupa l’ultima poltrona dei play off. Graziano Molinari, classe 1961, giunto al suo terzo anno consecutivo al vertice della società, ammette che, dopo un filotto così prestigioso e così lungo di successi, il gruppo avrebbe fatto i conti con un fisiologico rilassamento mentale: “A Zevio nessuno ha riportato la sufficienza, la festa dopo, in casa nostra contro il Tregnago, abbiamo giocato così così, sconfitti da un avversario che non ci ha messi sotto e con la sfortuna di aver preso nei minuti iniziali una traversa con Riccardo Gusella. Bravissimo il loro portiere, Sebastiano Fiorio, ma, abbiamo accusato anche un po’ di nervosismo in alcuni nostri elementi. E, non siamo stati in grado di mostrare la stessa bella reazione come quando eravamo andati in svantaggio – sempre in casa – contro il PGS Concordia Borgo Milano. Ma, il gruppo è unito, il mister è stato capace di trasmettere serenità e nessuno manca agli allenamenti”.
Molinari confida nel beneficio della pausa pasquale: “Speriamo di recuperare la piena forma e contiamo sul recupero di Alessandro Gnesato e della punta Alex Montagnani”. Quasi tutti a domicilio gli ultimi cinque impegni di stagione. “Tranne che contro il Locara – contro il quale all’andata abbiamo effettuato l’inversione del campo -, dobbiamo affrontare tutte trasferte: a San Bonifacio, a Montecchia di Crosara (in casa dell’SSD Valdalpone Monteforte), a Pozzo (alla 29^ giornata) e a Illasi. Per noi sono tutte finali di Champion’s League”. Chi è cresciuto quest’anno in riva al Piganzo? “Matteo Pasini è cresciuto molto: l’abbiamo preso tre stagioni fa dal Legnago e si sta dimostrando di essere davvero all’altezza della situazione. E’ un classe 2003, alla pari di Nicola Tamburini – che arriva dal Bovolone – e che gioca più indietro di Pasini, è un buon centrocampista di contenimento. Aggiungerei, poi, anche Michele Malagnini, punta della classe 2002: potente il suo tiro, deve solo avere maggior continuità”. Nogara, Alte Ceccato e Pozzo: chi temi di più di queste concorrenti al titolo? “Non solo queste giocheranno le ultime partite con il coltello tra i denti, ma anche le nostre prossime avversarie! Io dico sempre che noi dobbiamo fare il nostro senza aspettarci sconti dalle altre. Tra le papabili al titolo, ora come ora, temo più il Nogara, il quale ha trovato continuità e ha in Andrea Badalotti un bomber devastante, generoso, infallibile sotto rete e un gran trascinatore”. In caso di ritorno in Promozione? “Organizzeremo una festa in paese con riso alla veneta per tutti!”
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it