martedì, 26 Novembre 2024

Oggi

E’ passato un anno dalla scomparsa di Tony Perlato. Il ricordo di Andrea Defazio

Giovedì 10 marzo era l’anniversario della scomparsa dello storico presidente del Tregnago Antonio Perlato e il capitano dei gialloblù della val d’Illasi della storica promozione in serie D, Andrea Defazio, per gli amici il “Re”, ricorda il grande Tony: “È passato già un anno ma sembra ieri che il grande presidentissimo Antonio Perlato ci ha lasciato – ricorda “Re” Defazio, il suo figlioccio che è stato prima giocatore, poi allenatore e in seguito dirigente di quel Tregnago che ha sempre avuto nel cuore -. Nel lontano 1980 decisi, causa il servizio militare, di venire a giocare a Tregnago e mi trasferii qui dall’U.S. Casatese, squadra che militava in serie D. Quell’anno, grazie al Tony, feci la scelta che cambiò la mia vita. Rimasi a Tregnago e nella val d’Illasi, una vallata stupenda che mi fece subito innamorare. Decisi di rinunciare alla possibilità di giocare tra i professionisti per rimanere tra la gente di questa terra dove vivo tutt’ora. Ci fu subito un innamoramento reciproco. Perlato mi prese subito a cuore e da allora diventai il suo figlioccio. Il Tony per me è stato il mio secondo papà. Mi ha insegnato tutto quello che c’era da imparare, dal calcio alla vita di tutti i giorni”.

“Grazie a lui – aggiunge Defazio – ho preso la benemerenza sportiva a Roma nel 2015, premio che Perlato ha ricevuto molti anni prima di me da Artemio Franchi, la stella d’oro, premio del quale lui andava molto fiero. Ancora oggi sento settimanalmente la Moretta (la Maria, la moglie di Perlato che lui chiamava così) e il mio affetto per questa famiglia è rimasto tale e lo porterò per sempre nel cuore. Perlato è stato per me un grande maestro di vita e non solo calcistica, come per tanti altri ragazzi della zona che si sono avvicinati al calcio. Perlato è stata l’unica persona vivente ad avere intitolato un campo da calcio mentre era ancora vivo. Chi amava il calcio amava anche Antonio Perlato. Devo dire che distanza di un anno il Tony mi manca davvero tantissimo…è morto il mio secondo papà!” Perlato ha lasciato un segno indelebile ha tutti i ragazzi che hanno avuto la fortuna di giocare per lui e di conoscerlo, era una persona buona e di grande lealtà e umanità.

Perlato ha rappresentato il caro, vecchio Tregnago nelle poche ombre e nelle sue tante luci (l’apoteosi arrivò quel maggio del 1988, al “Renzo Tizian”, quando nella gara spareggio tra prime classificate davanti a 5.000 tifosi il Tregnago di mister Fausto Nosè batté 1 a 0 la potente Officine Brà di Villafranca di mister Adelchi Malaman con un gol di Nicola Guglielmoni assistito da un tacco volante di bomber Paolini, rete che catapultò i giallo e blu dalla Promozione nell’Interregionale), la cui storia si divide tra quella inscenata nel vecchio campo, quello che costeggiava con l’ospedale, il “Comunale” dai pali quadrati fatti di legno, e l’A.C. Tregnago più recente e dei nostri giorni, più raffinato nell’impiantistica, campo che è stato a lui intitolato all’inizio circa del nuovo millennio. Antonio Perlato diventò presidente gialloblù dal dopo guerra (1953) fino al 1986, quando gli succedette l’imprenditore della Mustang Carrera, Sandro Cona, ex calciatore del Cardi Chievo, l’uomo a cui è legato il massimo traguardo della storia dell’A.C. Tregnago: appunto la conquista dell’Interregionale, l’odierna serie D. In seguito il Tony ricoprì fino alla sua morte il ruolo di presidente Onorario del Tregnago.

La redazione di www.pianeta-calcio.it

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