Domenica 28 aprile la partita casalinga contro la Polisportiva Virtus, la penultima del girone A di Promozione, sarà l’ultima partita da Presidente del Pescantina-Settimo per Lucio Alfuso. “E’ stato un bellissimo viaggio, lungo ed emozionante, a capo di questa gloriosa e importante Società del calcio dilettantistico veronese e veneto – dice il presidente rossoblù -. Il calcio è stata la mia infanzia, il mio gioco preferito e sicuramente il mio primo amore. Ho passato in questa Società tantissimi anni come calciatore e almeno 20 nella sua Dirigenza, quindi ho visto più di una generazione vestire la maglia rossoblù. Pescantina ha rappresentato per me: Identità, appartenenza a due colori; il rosso e il blu, messi sempre in maniera inseparabile. Appartenenza appunto ad una squadra e non solo, perché come ho sempre detto, questa maglia è per me uno stato d’animo. Mi sento di essere stato un privilegiato e spiego il perché. I ragazzini che amano questo sport, almeno una volta nella vita, giocano al fantacalcio e per un giorno, sono a capo, nella loro fantasia, della loro squadra del cuore. Ecco, io sono stato sul ponte di comando per vent’anni della mia squadra del cuore, il Pescantina! E’ stato quindi un privilegio, un onore ed una bellissima esperienza”.
Domenica sarà il mio compleanno, l’ultima partita del Pescantina che potrò vedere, a causa di impegni di lavoro, al “Pinarolli Stadium” che per me rimarrà sempre il “Monti Lessini”. Tutto si combina. C’è qualcosa di meravigliosamente simbolico in questa prossima domenica di fine aprile. Ci sono cose che il calcio sa raccontare meglio di qualsiasi altro ragionamento. Devo dire grazie a tanti e a tutti. E’ stato un viaggio bellissimo, ricco di soddisfazioni, con qualche lacrima, ma soprattutto con tanti sorrisi. Anche lì posso dire di aver avuto la fortuna di collaborare con bravi Dirigenti, con ottimi Allenatori e con fantastici giocatori. Ci saranno scene nella mia memoria che resteranno per sempre. Al di là dei Campionati e delle Coppe vinte. Questo lungo viaggio mi ha portato in stadi bellissimi, visti in Eccellenza, e campi di gioco di Seconda categoria di paesini impronunciabili, spogliatoi belli e locali forse non completamente agibili. Avversari fortissimi e altri terribilmente meno bravi. Porterò nella mia mente l’odore della canfora negli spogliatoi o del lucido da scarpe. Le ceste delle maglie, i thermos del tè, il caffè del Bar del campo o la bresaola del ristorante della domenica alle 11.30 in trasferta. Le centinaia di bambini che ogni giorno animano il Centro Sportivo di Pescantina e le loro voci piene di sogni, che ci ricordano che il calcio è un bellissimo gioco che merita di essere vissuto con la gioia di un bambino e la spensieratezza di chi è cresciuto rincorrendo un pallone. Saranno per me tutti teneri e dolci ricordi ed è la parte più importante di questo bellissimo viaggio che termina domenica”.
“Assieme a tutti questi ricordi – prosegue Alfuso -, metterò i volti, senza magari ricordarne il nome di calciatori, dirigenti, arbitri o semplici tifosi, che hanno accompagnato le mie domeniche calcistiche. A questi volti voglio dire grazie e faccio a tutti loro un grosso augurio di restare il più possibile in questo bellissimo mondo parallelo, che è quello del calcio dilettantistico. Chiaramente ringrazio tutte le persone facenti parte il Direttivo della mia Società, in primis il mio grande amico d’infanzia, il Vice Presidente Moreno Ronconi, e il Direttore Generale della Società, Enrico Pavoni, a cui auguro le migliori fortune. Poi tutti i facenti parte il Direttivo, compreso chi ne ha fatto parte ed ora è altrove. Chi gestisce meravigliosamente e con tantissimo entusiasmo l’attività di base, Cristian Lugoboni, il nostro storico Segretario, Francesco Lombardi, persona estremamente educata e ponderata. Gimmy (al Secolo Giammarco Danzi ) gestore del Bar, dirigente accompagnatore e manutentore essenziale per la vita del nostro impianto. Massimo Avesani, allenatore, ma all’occorrenza gestore dei campi, e non per ultimi Michele Berardo, Davide Ambrosi e Stefano Trevisani, genitori e tifosi sempre presenti, dirigenti e factotum della vita di questa società. Sarò sempre disponibile e riconoscente nei loro confronti, cosi come farò il tifo per il nuovo Presidente che verrà, a cui auguro di ottenere risultati migliori di quanto ha fatto il sottoscritto, perché resterò sempre tifoso del Pescantina-Settimo e sarà per me una gioia enorme vederli far bene”.
“Se dovessi fare un elenco di tutti i giocatori rossoblù, i Direttori Sportivi e gli Allenatori, rischierei sicuramente di dimenticarne tanti. Qualcuno di loro non c’è più, ma ciò non toglie che io non li dimenticherò mai. Vorrò sempre bene a questo sport, così come vorrò sempre bene al Pescantina. Il buon Dio, mi ha dato l’onore di essere per questa maglia; giocatore, capitano, allenatore, Direttore Sportivo, magazziniere, autista del pulmino e infine anche il Presidente. Nei miei limiti, sono certo di aver sempre dato tutto me stesso. Ringrazio la mia famiglia di aver accolto in casa per tanti anni il Pescantina Calcio ed il suo Presidente, supportandolo, sopportandolo e dividendo il tempo che la vita ci concede con questo fantastico mondo parallelo. Ora è tempo di nuove sfide professionali e personali. E’ tempo di nuovi sogni…Grazie a tutti!”
Lucio Alfuso, Presidente dell’A.s.d. Pescantina-Settimo
per www.pianeta-calcio.it