sabato, 28 Dicembre 2024

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Dietrofront di mister Luca Cortellazzi: “Ho voglia di tornare a casa!”

Invidiabile il curriculum vitae di Luca Cortellazzi, trainer nelle ultime tre stagioni della Seraticense, squadra che oltre a sviluppare un bel gioco ravvivato dallo slancio energico dei suoi tanti talentuosi giovani, ha sfiorato l’anno scorso l’ingresso in Eccellenza (al neutro di Belfiore, fu il Garda di mister Paolo Corghi a vincere lo spareggio tra pari prime classificate nel girone “A” di Promozione). Classe 1978, cresciuto nelle giovanili del Chievo, Cortellazzi ha militato una dozzina di stagioni tra la serie D (Legnago Salus, Pordenone, A.C. Sambonifacese e Santa Lucia di Piave) e l’Eccellenza della nostra regione, terminando la carriera nel ruolo di difensore centrale nel Lugagnano di Eccellenza di mister Gigi Possente e degli attaccanti Andrea Sirio Manganotti e Lorenzo Meda. Il ruolo di allenatore lo vede iniziare alla guida degli Juniores Regionali del Team Santa Lucia Golosine, per passare poi nel Vicentino, al servizio della Seraticense, trasformatasi l’anno scorso in Unione La Rocca Altavilla (in cui ha visto militare l’ex ceretano difensore brasiliano Cezar Wesley Da Silveira).

 Responsabile informatico, residente a Lavagno, Cortellazzi desidera tornare a confrontarsi con la realtà della terra che l’ha visto formarsi calcisticamente, ossia il Veronese. “Non parto mai con un modulo prestabilito” dichiara l’ex compagno di squadra dell’allora bomber veronese Cristian Soave, ai tempi della loro militanza nel vittorioso Pordenone “mi adatto sempre alle caratteristiche dei giocatori che la società mi mette a disposizione cercando di adattarmi il meglio possibile a quello che richiede ogni volta la gara”. Finalmente, sono stati resi noti i verdetti della stagione attuale dalla Federazione: un tuo parere. “Alla fine, è stata scelta la soluzione migliore, cioé quella di promuovere chi era al comando, e di non condannare nessuna alla retrocessione. Quest’ultima ipotesi avrebbe comportato tanti malcontenti, mugugni a non finire, e avrebbe fatto piovere sui tavoli federali una valanga di ricorsi”.

Che calcio ti immagini sia quello che dovrebbe ripartire a settembre con la nuova stagione agonistica 2020-2021? “Le aziende fanno tutte fatica a far quadrare i loro conti e quindi prevedo un forte ridimensionamento a livello di rimborsi-spese per noi mister e per i giocatori. Non riesco ad immaginarmi un calcio senza contatti fisici, abbracci, affiatamento e naturale assembramento dentro lo spogliatoio, dove si consolida il gruppo, che è il valore aggiunto di una squadra. Si ripartirà quando la curva epidemiologica sarà azzerata dalla scoperta del vaccino, l’unico, a mio riguardo, che possa garantire la sicurezza e la salute di tutti noi addetti ai lavori”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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