Daniele Begnoni, classe 1983, continua a scendere in campo con costanza e determinazione per cercare di portare alla salvezza il suo amato Parona. Sono 275 i gol finora realizzati in carriera, di cui 200 proprio con la divisa del Parona del presidente Enrico Guardini. La 40 enne punta di razza non si vuole certamente fermare: “L’amore per il calcio e le emozioni che mi regala questo sport – dice Daniele Begnoni – sono sempre tante. Poter dare una mano in campo ai miei compagni e amici della prima squadra dell’A.S Parona è per me una gioia immensa”. La sua famiglia è il suo rifugio. L’amore per mamma Nicoletta, sua sorella e il fratello Mirko, anche anche lui giocatore del Parona (è un difensore centrale) sono la sua forza. Si emoziona sempre quando ricorda suo padre, salito al cielo troppo presto. Dal cielo lui fa sicuramente il tifo per Daniele e Mirko. Una carriera, la sua, iniziata da piccolo negli esordienti del Chievo Verona, già allora si intravedeva il suo talento cristallino.
Poi, per una serie di ragioni, ha deciso di cambiare di rotta diventando protagonista nel mondo dei dilettanti veronesi con le sue grandi prestazioni sul campo e le sue numerose reti. Arbizzano, Montebaldina Consolini, Gargagnago e Parona, sono le tappe della sua carriera tra Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria. Qual è la soddisfazione più grande da giocatore? “Quando si vincono i campionati, è sempre bello trionfare – dice Daniele -, ma i 14 anni vissuti a Parona sono incredibili e indimenticabili. Ricordo con particolare piacere le stagioni 2010-11 e 2014-15 dove abbiamo trionfato due volte nel campionato di Seconda categoria conquistando la promozione in Prima categoria. Nel bene e nel male tutte le scelte che ho fatto, dal punto di vista calcistico, mi hanno fatto crescere come persona e come uomo”. Il tuo sogno nel cassetto? “Portare quest’anno in salvo il mio Parona mantenendo la categoria. E’ tornato questa estate a guidarci Flavio Marai, un’allenatore che mi stima e che mi vuole un bene dell’anima. Lui è il mister che ci ha portato per due volte in Prima categoria, un mister fantastico che sa bene cosa vuole”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it
