lunedì, 28 Aprile 2025
La Tua Pubblicità
GreenHouse
Le4CamereLe4Camere

Oggi

Capitan Gianpaolo Brentegani vuole portare il suo Pastrengo alla salvezza diretta

Esistono ancora le bandiere nel calcio dei dilettanti. Giocatori che hanno deciso di continuare a vestire gli stessi colori per lungo tempo ed essere faro ed esempio per tutta la squadra? Gianpaolo Brentegani, difensore classe 1989 e capitano del Pastrengo, è uno di questi. Come lo è anche il padre nonché allenatore dei gialloverdi Paolo Brentegani, il sir Fergusson del calcio dilettantistico veronese, che da oltre 15 anni è in pianta stabile il condottiero della squadra neo promossa nel campionato di Promozione. In questo girone di ritorno il Pastrengo del presidente Umberto Segattini, con solidità, compattezza e cinismo sotto rete, cerca di incamerare più punti possibili in chiave salvezza. Domenica scorsa sul proprio campo i gialloverdi hanno messo sotto per 3 a 0 il San Giovanni Lupatoto di mister Simone Marocchio. Già nel primo tempo il Pastrengo aveva messo la gara in discesa grazie alla doppietta realizzata da bomber Davide De Carli. Poi, nella ripresa, aveva chiuso definitivamente la contesa la rete di Matteo Rambaldo, attaccante giunto nel mercato di riparazione dal Real Valpolicella di Eccellenza. Una vittoria preziosa che vale doppio perché ottenuta contro una diretta concorrente. Tre punti d’oro per animare la classifica della formazione di mister Brentegani che dopo 18 partite disputate è al 12° posto con 19 punti alla pari del Bevilacqua, con 5 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte subite. Il Pastrengo, che è in zona play out, tiene sotto di sé il Merlara a 16 punti, l’Atletico Cerea a 15 e il fanalino di coda San Giovanni Lupatoto che chiude la classifica con 11 punti.

Ma cosa serve al Pastrengo per conquistare in fretta la salvezza? “Forte spirito di sacrificio e saper soffrire nei momenti difficili delle gare – dice capitan Gianpaolo Brentegani -. Ho notato che il livello del campionato di Promozione è molto alto e che tutte le nostre rivali son ben preparate e non mollano mai fino alla fine, sia a livello tattico che fisico. Bisogna essere bravi a portare a casa punti ogni domenica, la salvezza diretta è possibile ma serve sempre tanta determinazione”. Domenica prossima difficile trasferta in casa del Pedemonte di mister Luca Righetti, reduce dalla vittoria a Bevilacqua, ed ora sesto in classifica a quota 26 punti alla pari del Castelnuovo. Capitan Brentegani tiene alta la concentrazione sul match: “E’ una gara tosta e molto difficile dove noi dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo. La vittoria di domenica scorsa contro il San Giovanni Lupatoto ci ha riempito di energia positiva. Poche sbavature e forte speso in avanti per cercare di affondare, con precise bordate, il veliero biancorosso del Pedemonte”. Cos’è per te il Pastrengo? “Una piccola famiglia fatta di tanta amicizia e spirito di corpo, un gruppo coeso che vuole giocare un grande girone di ritorno. Questo è il mio Pastrengo, squadra guidata da Paolo Brentegani, un tecnico che sa tirare fuori da noi il meglio possibile. Ha plasmato una squadra, che se ci crede, può girare molto bene. Il gruppo, in pratica, è quello che ha ottenuto lo scorso anno la promozione dalla Prima categoria”.

Ma non è scomodo giocare in una squadra dove tuo padre è l’allenatore? “Per me e mio fratello Alberto non è assolutamente facile. Mio papà non fa nessuna distinzione di parentela in campo. Gioca chi merita e chi dimostra di aver dato qualcosa in più, in settimana, durante gli allenamenti. Tutta la famiglia Brentegani è orgogliosa di difendere i colori gialloverdi”. Chi vincerà secondo te il campionato? “Senza dubbio l’Oppeano. Squadra volitiva, che gioca un calcio pratico e che in campo sa bene cosa vuole. E’ sicuramente la più forte di tutti e in pratica corre da sola per il titolo. Troppo grande il divario tecnico e di punti dalla Belfiorese che ora insegue a 12 punti di distanza”. Il tuo sogno nel cassetto? “Ho cominciato a giocare a Pastrengo quindici anni fa con mio padre seduto in panca e partendo dalla Terza categoria siamo arrivati fino in Promozione. Obiettivo raggiunto con grinta e sacrificio e meglio di questo non potevo chiedere. Ora il sogno è di conquistare quest’anno la salvezza diretta, senza passare dai play out “.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it

© Riproduzione Riservata
GreenHouse

Prima Pagina