giovedì, 6 Febbraio 2025
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Beppe Bettini: “Questo Team S.Lucia che mi sta divertendo, mai visto così unito!

“Non ha un minuto da dedicarti – dice sempre così – ogni volta che cerchiamo di parlare del suo Team S.Lucia Golosine, in grande rilancio dopo la sconfitta – 0 a 1 – subita in casa, per giunta su rigore, al “Sant’Elisabetta” per mano dell’IsolaRizza Roverchiara di mister Claudio Berlini, quella con cui gli “aquilotti” bianco e blu santoluciani del diggì Ivano Belligoli hanno salutato l’anno vecchio (recupero della 7^ giornata giocato sabato 21 dicembre). Ma, come dice il proverbio, “anno nuovo, vita nuova”: girone nuovo, Team nuovo e vincente: 4 vittorie su 4 gare, un solo gol subito dall’undici di mister Alessandro Ghirigato, il quale è atteso ora a un dittico infuocato: il big match casalingo contro il Castelnuovo di mister Alessandro Vecchione, e poi, la domenica successiva, la trasferta in riva al Piganzo, quella in casa dell’altrettanto quotato IsolaRizza Roverchiara, reduce dalla seconda delle tre gare interne consecutive, quella che sosterrà con il Pescantina di mister Alberto Facci. Lotta molto serrata al vertice della graduatoria del girone “A” di Promozione veneta, guidata nella sua cuspide dal Castelnuovo del Garda a 37 punti, sul cui colo alitano ben 3 concorrenti: il Team, gli isolarizzani e i lupatotini, sguinzagliati dal decano dei nostri trainer, il pluri vincitore Fabrizio Sona, classe 1957. Poi, a 31 punti, l’A.C. Cologna Veneta – 0 a 0 a Isola Rizza – quindi, a 30 freccette, il rialzatosi Baldo Junior Team di trainer Paolo Corghi e il sorprendente, davvero, Pedemonte di mister Stefano Paese.

Non ha un minuto di pace, tanto è indaffarato, il massimo dirigente dei bianco-blu rionali, allora, meglio tentare un blitz nell’azienda da qualche anno passata nelle mani di americani, in cui opera, a titolo di commerciale di punta, e in cui tratta materiali e servizi elettrici. “La squadra è divertente” esordisce, un pò tra lo scocciato – perché in trattative al cellulare con un cliente del Padovano – e il sorpreso dalla nostra insistenza. “Ho ragazzi che tutti adoro e che alla domenica – visto che non ho altro tempo, mannaggia, da dedicare – seguo volentieri. Lo staff tecnico della mia Prima squadra – quello composto da mister Alessandro Ghirigato, dal secondo Luca Angelico, Franco Zamberlan, Stefano Longafield, il medico sportivo e pediatra, il dr. Franco Raimo, il team manager Walter Olivieri, il diesse Andrea Corsini e il diggì Ivano Belligoli, ha saputo creare un ambiente idilliaco, in cui basta un nonnulla per incrinare sottili, fragili meccanismi, inconsistenti equilibri. I nuovi arrivati hanno trovato così terreno fertile, mettendo a disposizione la loro passione e buona volontà, e la galassia-serenità è stata subito realizzata”.

Bene, fino ad ora, in fase realizzativa Andrea Varano, l’elegante numero 10: “E’ stato mister Ghirigato a trasformarlo, facendolo arretrare di qualche passo rispetto alla prima linea di fuoco, ed ora “El Vara”, non solo sembra giocare più a sua meraviglia, ma è anche capace di andare a segno giocando dietro alle punte. Ricordo, ma tutti sono importanti, le gravi assenze che abbiamo subito dall’inizio del Torneo, in ispecie quella di Zanetti. Ma, ripeto, la nostra particolarità è che da noi non esistono né prime stelle né gregari. Federico Nardi si sta rendendo duttile non solo in fase di conclusione; la quale ricorda tanto l’asso di casa nostra, il papà e bomber Roberto Nardi; sa danzare e spaziare da centrocampo in su con furbizia tattica”. Chi alla fine potrebbe spuntarla? “Noi, a dire la verità, non siamo partiti per vincere, anche se abbiamo salutato, affrontato il 2025 di gran carriera: meglio di così – mi tocco! – non potevamo ripartire, dopo il meritato – anche se di rigore – scivolone di pre Natale. Al primo posto, metto l’IsolaRizza Roverchiara, complesso robusto, ben organizzato in tutti i suoi reparti. Una fase calante, bé, quella la incontrano tutte le compagini, è fisiologico, umano (il calcio, parodia anche dell’Economia, della Psicologia, imita la Curva di Gauss, va incontro a una variabile, accusa un leggero su e giù). Poi, indico il Castelnuovo, un undici che sa giocare la palla e se è lì, in alto, significa che i meriti li ha. Noi? Ce la giocheremo tutta, sperando di continuare a divertirci il più a lungo possibile, magari fino alla fine!”

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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