Fumata nera per il Chievo Verona del patron Luca Campedelli. Il Consiglio di Stato ha ritenuto inammissibile il ricorso dei legali del club gialloblù della diga. Quindi niente iscrizione neanche in sovrannumero nel prossimo campionato 2021-22 di serie B. Di fatto il posto lasciato libero dal Chievo è stato preso dal ripescato Cosenza che si è preso anche l’ex mister gialloblù Marco Zaffaroni che proprio oggi si incontrerà col presidente Guarascio. Il mister ex Albinoleffe avrebbe dovuto esordire in Serie B alla guida del Chievo ma invece lo farà con i “Lupi rossoblù” cosentini. Per quanto riguarda il Chievo Verona ora spetterà al presidente Luca Campedelli decidere se e in che maniera vorrà ripartire, quindi aspettiamo nei prossimi giorni novità importanti. Leggendo l’articolo 52 comma 10 (meglio nota come Lodo Petrucci), nella città dove non è stata ammessa una società in serie A, B o C, la FIGC può stabilire che la Società cittadina possa partecipare in sovrannumero al prossimo campionato di serie D. Non è inoltre necessario che il Chievo riparta con una nuova proprietà ma basta che il presidente Campedelli dimostri, carte alla mano, di aver pagato tutti gli stipendi ai lavoratori dipendenti, tesserati ed ai collaboratori del settore sportivo, fatto già dimostrato ed approvato dalla Covisoc al momento di presentare la domanda per la serie B. Come risolvere ora questa situazione? Il sindaco di Verona dovrà chiedere al presidente Federale l’attivazione del procedimento previsto dal Lodo Petrucci con il suo benestare nei confronti dell’A.C. Chievo Verona srl e nella persona di Luca Campedelli. Se la cosa verrà accettata dalla FIGC il Chievo potrà versare le 300.000 euro come tassa d’iscrizione per il campionato di serie D. A parole sembrerebbe facile, ma servirà l’accordo tra le tre parti, la FIGC, il presidente Luca Campedelli e l’Agenzia delle Entrate.
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