Un acquisto di personalità e spessore, quello di Simone Bentivoglio, per il Vigasio di Eccellenza. Simone è un giocatore capace di cambiare con le sue invenzioni il corso di una partita. sa tenere alti i ritmi del centrocampo e lanciare con lucidità i suoi compagni in attacco. Bentivoglio ha salutato la Virtus per passare in forza ai biancocelesti del Vigasio dove ritrova ora compagno di squadra, ma avversario in tante battaglie nei professionisti, Dario Biasi. “Sono contento di ritrovare Dario – dice Bentivoglio -, un giocatore di sicuro affidamento e di provata quantità e qualità. Non vedo l’ora di giocare con lui assieme nel prossimo campionato di Eccellenza, che sarà a 14 squadre, con la speranza che questo Covid-19, che ha cambiato la vita di tutti noi, ci dia una tregua”. Classe 1985, nato a Pinerolo in Piemonte, Simone si era svincolato dopo aver concluso la stagione scorsa in forza alla Virtus Verona di Gigi Fresco nel campionato di serie C. “Semplicemente avevamo tutti e due voglia di dividere le nostre strade – spiega Bentivoglio – ma io e Gigi ci siamo lasciati in pieno accordo e con un bel abbraccio.”
Non nasconde che dopo l’addio alla Virtus Verona gli siano piovute offerte da diversi club professionistici di serie C e anche di serie D, ma per Simone hanno sempre contato i progetti e soprattutto le persone e i loro valori umani. “Arrivato a 36 anni, con un nutrito e formoso bagaglio alle spalle da calciatore professionista, per me ora non contano molto le categorie di appartenenza ma condividere i medesimi obiettivi con una semplice stretta di mano. Mi ha cercato il Vigasio e il mio amico Caio Ferrarese che è il nuovo direttore sportivo dei biancazzurri del presidente Cristian Zaffani. Mi ha proposto un progetto interessante ed intrigante di un club ambizioso che vuole costruire qualcosa di veramente importante. Ed eccomi qui, pronto ad insegnare professionalità ed esperienza ai più giovani ed ai miei compagni di squadra. Non vedo l’ora di vestire la casacca del Vigasio e di scendere in campo”.
Nella sua carriera ha vestito le maglie delle giovanili della Juventus, poi Mantova, Chievo, Bari, Sampdoria, Padova, Brescia, Modena, Venezia, Siena ed appunto quella della Virtus Verona. Simone ricorda con piacere la vittoria del campionato di serie B con il Chievo di mister Luigi Delneri: “E’ stata un’annata fantastica quella con il Chievo. Con un gruppo di giocatori eccezionali siamo approdati, come nella più bella favola, per la prima volta nella nostra storia in serie A. Qualcosa di unico ed indimenticabile che mi porterò nel cuore tutta la vita. Ma non rimpiango nulla della carriera che ho fatto, tutte le piazze dove sono andato a giocare mi hanno insegnato qualcosa”. Ha avuto tanti allenatori in vita sua, ma vuole fare i complimenti al nuovo mister della Fiorentina, l’ex Spezia Vincenzo Italiano: “E’ un predestinato, un grande amico che sento spesso ed un immenso compagno di squadra ai tempi del Chievo. Ha tutte le caratteristiche per fare un ottima carriera da allenatore in serie A. Gli voglio bene e lo stimo molto”. Infine Simone spende due parole sul Chievo che è sul precipizio, per debiti economici, ed è in forse anche la sua iscrizione alla prossima serie D dopo che non è stato ammesso in serie B: “Sono amareggiato per il brutto momento del Chievo. Davvero non ci voleva e gli auguro di risollevarsi al più presto. E’ un Chievo con un assetto societario diverso da quello dove giocavo io ma oggi tutto il calcio è cambiato. E’ davvero complicato e con tante nuove norme che a volte sono inutili”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it