Il gioco del calcio è un linguaggio universale, capace di unire, non di dividere. Pronto a eliminare i confini, ad abbattere quei campanili che hanno fieramente svettato, garrito come colorate bandiere, gonfaloni nei cieli della nostra provincia come matite, come dita puntate verso il cielo. Basta recarsi nell’Estremo Oriente, Sud Est Veronese, per accorgersi che il pallone è ancora vivo, pulsa come il cuore di un giovane cavallo, puledro di razza. Nel raggio di 5-7 km, ecco che tra il nobile decaduto A.C. Cologna Veneta (oggi in Promozione, a distanza di un glorioso decennio vissuto in serie D da parte dei “giallo-blu del mandorlato pilotati dal più alto scranno dai vari Francesco Scevaroli, Maurizio Faccioli, Flavio Rigon ed altri) e con la più nutrita, colorita, appassionata cornice di tifosi – guidati dalla bollente, ribollente Curva degli Schiavoni -, ecco che, di sera, i fari dei riflettori illuminano il parrocchiale di Bonaldo, minuscola frazione di Zimella, dove si sta allenando la compagine Amatori categoria Elite CSI dell’Union Bo.Ca. Junior, e, a un tiro di schioppo, cioé un pò più avanti dell’Union quelli del nutrito sodalizio dell’Union Scaligera Academy.
Sostando a Bonaldo, dove la dirigenza rappresentata dall’inesauribile factotum Marco Ceresato, per tutti “El Ceres”, ricordando così volentieri la marca della gustosa birra, ci accoglie nel tinello, il quale sprigiona un invitante profumo di anatra arrosto, con il quale si condiranno prima anche le tagliatelle all’uovo, ebbene, interessante è stato scoprire che l’auto-definirsi ogni fine estate, alla vigilia del Torneo, “matricola terribile” – una sorta di karma-talismano – porta ai giallo-blu pluristellati bonaldesi più fortuna che un gobbo incrociato a piedi o in automobile o, meglio ancora, un frate con la veste lisa, prima della domenica (che per gli Amatori si chiama venerdì sera). Al bando i gatti neri e le religiose: qui la superstizione è l’ultimo dei riti liturgici a scomparire (ma, consolatevi, anche in molte altre scuderie!).
Riconfermato, a fronte del titolo conquistato la scorsa stagione, mister Nicola Faustini, mai così impaziente per via del tempo – o del sole – che da queste parti si dice mangi le ore, corre cioé in fretta. “Siamo partiti in sordina” esordisce il coach, con a fianco “El Romel”, al secolo Simone Romellini, “Il Cabrini dell’Est”, imprenditore, assieme al papà Graziano, nel ramo della rottamazione e felicissimo padre della piccola Benedetta, l’ex difensore inamovibile dell’Aurora Cavalponica (per anni in Promozione), aggiungendo: “cattivo esordio nella trasferta del debutto a Lazise, nostra “bestia nera” in quanto ci ha dato la paga tutte e due le volte. Poi, finalmente abbiamo ingranato, arrivando, ora come ora, al primo posto, a +2 sulla prima delle inseguitrici, il Lazise, ed accusando soltanto una terza sconfitta, in casa del Cerea Sud”. Un calendario, il quale con cinque tappe ancora da effettuare, presenta al club, presieduto dal più alto scranno da Alessandro Giusti, avversarie tutte combattive e che non concedono nulla perché quando sfidi la capolista l’adrenalina, le motivazioni moltiplicano nel sangue e nella testa: “Ci attendono trasferte a Bovolone e a Castelnuovo, in casa dei Jacklas, e tre gare a Bonaldo (l’Indipendiente, il quale gioca sul sintetico di via Sogare, a Verona, il Colognola City e i Veterani Soave”.
“Siamo un gruppo numeroso ed affiatato, capace di rigenerarsi e di non far rimpiangere alcuni gravi infortuni. E, questo, grazie anche all’arrivo sulla slitta di Babbo Natale di tre …”Re Magi”, i quali hanno trovato posto, durante il loro viaggio, sulla carrozza natalizia. E, una volta smontati, ci hanno dato subito una gran bella mano, in quanto sono elementi che ci consentono di disporre di una panchina lunga e di qualità!”, come chiosa “El Ceres”. A fare da chioccia, i navigati Simone Romellini, Nicolò Sartori, Manuel Campana, Davide Longo, l’ex lupatotino Federico Bressan, Edoardo Colognese, Baldisserotto, l’arcinoto bomber Antony Gambìn e il forte portiere Simone Peretti. Tutti atleti, che ancora oggi potrebbero calcare il palcoscenico della Promozione veneta. Ma, oltre ai gradevoli, invitanti profumi che si sprigionano, fuoriescono dal marmittone posto sul fuoco, qui si avverte, si tocca con mano un’atmosfera carica di – e, tocchiamoci i “gioielli di famiglia”! – buonissimi propositi. L’anatra pluristellata giallo e blu è già in volo: per amor di Dio, prosegua il suo volo! Qui di cotti, di bolliti non c’è proprio nessuno! Sono tutti cuochi stellari, anzi, pluristellati…
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it