giovedì, 20 Febbraio 2025
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Il punto sulla Seconda categoria: 22^ giornata

Girone “A”: Incredibile, ma vera la scivolata sul proprio “Comunale” – dove il mister (anche dell’Hellas Verona), il triestino Ferruccio Valcareggi (1919-2005) in un’estate degli anni 70 stabilì il ritiro-raduno della Nazionale italiana, nei suoi 9 anni di cittì degli azzurri – parliamo di quello di Caprino Veronese, ebbene brutto ruzzolone – 0 a 3 – dei giallo-blu al comando di mister Alberto Cipriani, causato dalla forza sprigionata dal BureCorrubbio di mister Manuel Bonazzi (marcatori: doppietta di Massimo Fresolone, classe 1988, anche su rigore, ed acuto emesso dal petto del 2001 Emanuele Squarzoni). Senza nulla togliere al fatto e al risaputo detto che si vince in 11 (per noi anche in maniera più numerosa, trattandosi di un gioco di squadra e bisogna far rete, cioé unione), ossia che nessun giocatore è indispensabile né fondamentale, probabilmente, sarà una fatale coincidenza, ma l’assenza in campo dell’allettato (perché influenzato) Mohammed Rkaiba, classe 1989, ha privato il gruppo caprinese della inarrestabile “bocca di fuoco” (così è da qualche anno a questa parte, a livello di fertilità realizzativa), qual è il “Leone del Mahgreb”, Rkaiba, appunto. Valpolicellesi ora quarti, a 36 punti, Caprino ancora saldamente al vertice in forza dei suoi 47 punti, esattamente 7 in più rispetto alla prima delle sue inseguitrici, la Fumanese di mister Alberto Pizzini, “corsaro” per 0 a 1 nella tana dei “Falchi della Lessinia” del Sant’Anna d’Alfaedo di mister Alfonso Tommasi, colpiti mortalmente da una freccia biancazzurra scagliata dal “bocia del ’99”, Pietro Murari. Occhio, però! I valpolicellesi hanno da giocarsi il “bonus” dei 3 punti da conquistare nella gara da recuperare! Sul gradino di bronzo si appollaia, a 37 pioli, la Cisano Juventina Bardolino di mister “Trap” Matteo Meneghetti, ieri alla conquista – 0 a 1 – del derby a domicilio, quello aggiudicatosi nello specchio dolce di Lazise. A far colare a picco il veliero dei padroni di casa lacisiensi un siluro scagliato dal bianconero Enrico Rossi, classe 1999.

Al 4° posto, appaiati a 36, la coppia, quella formata dal già menzionato BureCorrubbio e dall’A.C. San Zeno Vr di mister Andrea Gelain. Anche qui, vittoria a domicilio per i “granata” del presidente e commercialista, il dr di origini borgo-veneziane Luigi Buchi, milanista, classe 1963 e trascorsi dilettantistici di n.10 ora della Virtus Borgo Venezia , ora del Centomo Zevio. Mattatore sanzenate? Andrea Raimondi (non invece Raimondo d’Inzeo, cavallerizzo azzurro vincitore di decine e decine di medaglie oro e olimpiche e mondiali, in sella al suo destriero), classe 2001. Segue nel programma “dica 33…” il Lazise dello skipper Matteo Zerpelloni, a 32 i “cugini” del Colà Villa dei Cedri di mister Lucio Peloso, come prima raccontato, battuti in casa – 0 a 1 – da un’incornata sanzenate sferrata dal piccolo…torero Raimondi. Parona, che si porta a 26, dopo i 3 punti conquistati al “Bertani” – 3 a 2 – a spese del Rivoli di mister Grigoli. Montebaldini ospiti addirittura in duplice vantaggio con Donatelli e Bresadola, ma situazione davvero favorevole gettata alle ortiche per la rabbiosa, determinata reazione mostrata dai padroni di casa, i “bianco-verdi all’Adige” del presidente Riccardo Portoghese. Il quale gongola per le reti felicemente fatte garrire da Bruno Pavoni, dal 2003 Michele Gargano e dal centrocampista datato 2004, Luca Signore. Altro crollo del Torri 2023 rischiarato dal “faro tecnico”, il lacisiense Raffaele Pachera, crollo subito – 2 a 1 – a Domegliara dalla Pol. La Vetta di mister Valentino “Cristicchi” Dall’Ora, ottimo anche al festival della canzone italiana, quello andato in onda al Teatro Ariston di Sanremo, fresco vincitore del premio “Giancarlo Bigazzi” con la splendida, amorevole “Quando sarai grande”. Al “Belvedere” di Calmasino, “funzia”, eccome!, “El Calma” passato nelle esperte mani di mister “Zorro” Maurizio Zanferrari: impallinato – 2 a 1 – il BNC Noi di mister Damiano Crisci, in illusorio vantaggio grazie al 1996 Luca Squaranti. La rimonta dei “bianco-verdi” del club della frazione di Bardolino è a opera di Simone Benati, classe 1999, e di Pietro Spada. A Bardolino, 2 a 2 tra i giallo-blu lacustri di mister Mauro Tacconi e il SommaCustoza di mister Lucio Marconi. Anche qui, doppio vantaggio sprecato dai padroni di casa (Alessandro Specchierla Manfroi, classe 1992, e dal duemillenario Jhonata Jacò Nesi) e risalita operata dal freddo rigorista Yan Zandonà, classe 2005, e dal classe 1999 Francesco Greco.

Girone “B”: C’è solamente il Casteldazzano che stecca nella 22esima sinfonia andata in onda ieri pomeriggio: ma, al “Padovani”, in casa propria, e contro l’attuale capolista Saval Maddalena del vice mister Vittorio Arragoni (ieri in panca al posto di mister Antonio Ardolino), il big match si può anche perdere. Ed è quanto successo all’undici dei bianco-rossi “castellani” alla frusta di mister Andrea Danese, capitolati da un dardo giallo-rosso scagliato, diritto al cuore e nel cuore della ripresa, da un ragazzo della “via Pal…lone”, tal Samir Zaouak, classe 1992. Il quale fa schizzare a 46 le quotazioni in Borsa dei savalesi del leccese “patron” e primo tifoso del Lecce di Pio De Marco, e, quindi, ottenere il pass per la nomina di leadership di questa cerchia. Casteldazzano, che arretra al 4° posto, a 41, mentre sulla seconda più confortevole poltrona sofà si accomoda mollemente il Caselle di mister Gianni Pierno, ieri vincitore con l’asciugamano – 1 a 0 – all'”Alberto Tosoni” a spese dei Boys Buttapedra di “Fergusson” Tiziano “Titti” Salvagno. Raggiunto da un pacco spedito dal “postino del gol” – ha lavorato per un periodo a Poste Italiane – ovvero, il classe 1993 Mario Di Cristo (nella foto grande complimentato dai compagni), il “Ciro Immobile – anzi, molto Mobile sotto rete -…del nostro calcio”. Il terzo bronzeo gradino è occupato ora a 42 carati dal Povegliano Veronese del coach mozzecanese Maicol Sambenini, classe 1990. Anche le “libellule” bianco-celesti del diggì Flavio Dal Santo hanno il loro bel daffare nell’aver ragione – 2 a 1 – all’ombra della Villa Balladoro, sulla quotata Virtus United Verona della coppia tecnica Norbert Paolini-Francesco Khaire, in momentaneo pareggio in rimonta grazie a Coronìn, Alessandro, classe 1999. Gol, chiuso come una perla all’interno del corrazzato guscio formato dal 1997 Luca Zaffani e poi dal navigato (1988) ed ex somma-custozano Stefano Sperani.

La caduta degli “uniti-virtussini” provoca, in conformità col successo interno – 2 a 1 – dell’Alpo Club ’98 di mister Stefano “Tiziano” Ferro a spese del Noi La Sorgente di mister Massimiliano Corsi, l’aggancio a quota 40 metri di altezza dei rosso-neri alpesi, ora a braccetto dei virtussini. Pesa come una vittoria (inutile, vogliamo dire) riportata da Pirro, re dell’Epiro, il gol realizzato nei minuti di recupero dall’appena entrato in campo, il giallo-blu sorgentese “Scipione” “L'”Africano; che di nome di battesimo fa Agostino. Infatti, prima di lui l’hanno cacciata dove si deve il classe 2004 Lapo …spero de far gol a Mannella, cioè a grappoli, meglio, a mani piene, come si usa dire in dialetto veronese; e il vigasiano doc, il formidabile Davide Falavigna, classe 1987, fino a dicembre scorso al servizio della Dorial. Dietro al tandem Alpo Club ’98-Virtus United Verona, la gola del Grand Canyon, con Pizzoletta – mister è Silvio Donadello – salito a 30 per aver dato nuovamente la paga (è un’espressione romagnola!) all’Avesa HSM di mister Stefano Leso, sconfitto al “Vignola” di via Casolino per 0 a 1 dai pronipoti, appunto, del Magico Pollo Miglioranza dell’allora presidente Dorino Darra, con vari mister nel suo feudo, anche Domenico Veronesi (e tra i suoi valenti, pure il difensore poveglianese, l’ex Berretti dell’Hellas Verona, classe 1964, il milanista ed opinionista Primo Dolci). E’ il giovane (2005) Thomas Gregori a scagliare la pietra vincente, quella che manda in frantumi lo scudo rosso e blu avesano, e a invitare i propri compagni a una cena a base di stracoto de musso, ben cucinata e graziosamente servita alla rinomatissima trattoria “La Carmela” nella frazione di Pizzoletta dall’angelico trattore Graziano Magalini, dalla fida consorte Marina e dall’ex calciatore, nonchè figlio, Marcello. Al “Lorenzo Bellamoli”, il tempo variabile scaccia il nuvoloso, avveratosi ieri a Poiano, tra la Juventina Valpantena del nuovo còrso della gestione Cristian Cordioli (ex trainer Nuova Cometa) e il Cadore di mister Alessandro Saiani, confronto conclusosi sull’1 a 1. Con vantaggio degli ospiti nero-verdi cadorini a firma di Luca “Tortuga” Sambugaro e pareggio definitivo del valpantenate bianco-nero Tommaso Zanini, centrocampista lasse 2003, tornato all'”ovile”, dove era calcisticamente cresciuto. Al “Benali-Bonomo”, il San Massimo di mister Andrea Gamberoni capitola – 1 a 3 – al cospetto del BorgoPrimomaggio di mister Riccardo Adami (“draghi rossi” a segno (due volte) con l’ex Concordia Anas Drria e con Boaretto; i nero-verdi, invece, avevano temporaneamente pareggiato con il neo entrato in campo Postal. In borgo Santa Croce, l’Ares Calcio Verona di mister Egdar Fasola Genovesi è costretto dal Rosegaferro di mister Francesco Corazzoli ad indossare un bel paio di occhiali (0 a 0). “Rosso-blu della Postumia” ora terz’ultimi, con i Boys Buttapedra 2006 alla scaramantica boa dei 17 punti, bianco-nero-fuxia “aretini” più su di 10 punti giusti, cioè a quota 27.

Girone “C”: L’Altopolesine del condottiero nogarese Andrea Bertelli si aggiudica – 0 a 2- il derby, quello giocato nell’avanguardistico impianto sportivo di Cherubine di Cerea, in casa del “club del cavallo bianco-verde” guidato dal fantino polesano (di Fratta Maggiore, la “Venezia del Rodigino”), il “mago della panca”, al secolo Antonio Marini. E, i simil-colori di casacche di Castelmassa schizzano a quota 47, una freccetta in più (46) come “lepri sempre in fuga” rispetto a quella vantata dal “cacciatore” della Scaligera di mister Roberto Manfrìn, pure lui vittorioso in trasferta, 1 a 4 – esattamente al “Bertoldi” di Casaleone – la “tana” amica del Nuovo Calcio Casaleone. Tornando alla da tempo capolista polesana, i “cecchini” vincenti sono stati Riccardo “Sandrino” Mazzola, classe 1999, ed El Habib Lamkhanter, classe 2004. Per i giallo-rossi del club della patria del vialone nano, vanno a bersaglio Keita Ousmane, Jacopo Berini (2003), Mourad Bouakou e Simone Castellucci, classe 1993. Il gol-bandiera lo sventola per i “leoncini casaleonesi” l’appena entrato nell’arena, nell’agone, Danny Spimpolo, classe 2000. Vince, a domicilio, 0 a 1, anche la terza miglior forza del girone “C”, ovvero, il Real Minerbe di mister Gianluca Corso, e l’impresa riesce – di misura in casa della “maglia nera”, la basso-padovana Megliadino San Vitale di mister Sattìn. Al 4° posto, a 35 gradi centigradi, resta bloccato il Cherubine, dietro il “club del cavallo”, alle porte o fuori – scegliete voi la direzione migliore! – l’accoppiata ASD Sule di mister Manuel Cuccu e il Venera di mister Patrick Parolin. Venerati, ieri, usciti dalla pugna con le pive nel sacco (sconfitta di 1 a 0 al parrocchiale di Vigo di Legnago) non tanto per aver lasciato in terra il bottino intero, ma per aver chiuso la gara in pingue inferiorità numerica, ossia con 5 giocatori espulsi, 4 in campo e uno in panchina (un solo rosso, invece, comminato ai bianco-granata del GSP Vigo 1944, guidato da mister Beppe Schivo, classe 1962, al suo secondo successo, ed originario della bassa-patavina Ospedaletto Euganeo, tornato ad operare nel Veronese, da quando mancava dal 2015, quando fu chiamato alla guida del Bevilacqua, al posto del collega lupatotino Simone Brunelli). La palla dei 3 punti di sapore cestistico la piazza a dovere Emiliano Ridolfi, impietoso “cecchino” dagli 11 metri.

I “pirati nero-verdi” dell’ASD Sule della famiglia Pellizzari vanno a fare la voce grossa – 0 a 2 – in casa del Gips Salizzole di mister Stefano “El Cina” Rossignoli: un colpaccio che matura tutto nel primo tempo, grazie ai piattelli polverizzati da Mohamed El Hasnaoui (1993) e dal 1999 Osama Lamdardi. Al “Cavallaro” di Bovolone, altro risultato consecutivo utile per i “mobilieri” di mister Christian Campagnari, nuovo vice-presidente Aiac di Verona: 0 a 0, ottenuto contro gli Amatori Bonferraro di mister Edoardo Mattioli. Giallo-amaranto “pronipoti dell’asso del volante dell’Alfa Romeo, Antonio Ascari”, ora a quota 31, alle spalle di Sule e del Venera (a 32), e a braccetto dell’Union Casale di Scodosia di mister Gianluca Scordari, ieri “fucilato” tra le proprie mura – 1 a 2 – da un risvegliatosi Union Best di mister Mattia Pasotto e dei fratelli Zuccotto (presidente Claudio Bellon, ma non è ora di festeggiare con una cena dopo allenamento a base del vostro fantastico risotto? Gli erbetani-sorgaresi-trevenzuolesi usufruiscono da parte dei basso-padovani di Casale di Scodosia del “bonus autogol”, raddoppiano grazie a quel giocatore omonimo del laziale del penultimo scudetto vinto da mister Tommaso Magistrelli, Eugenio, mediano della classe 1964, originario della padovana Cittadella, ed ex Lazio ed anche della Spal. Della serie: “nomen, numen” (il nome, cioè, è esso stesso presagio di un destino, di un qualcosa che gli assomiglia!). Poi, l’inutile – ai fini del risultato – gol messo a segno dal casal-scodosiense Nassim Bastau, classe 1990. Frana nuovamente il Porto Legnago del mister ed imprenditore nel ramo degli autotrasporti, Edoardo “Maserati” Canoso: 1 a 2 e i bianco-rossi portuensi sono costretti, loro malgrado, a lasciare la posta nelle mani dei molto tenaci e spavaldi Boys di Gazzo. Aizzati dalla panca da “Fergusson” Matteo Gobbetti, molto reattivi a ribaltare – come si dice in gergo un pò culinario – la frittata in teglia, dopo essere andati sotto per il gol messo a segno dal 1998 Nika (vittoria) Avetisian. La remuntada è a firma del nato nel 1995 Matteo Andreoli e del difensore duemillenario Anthony Bianchi.

Girone “D”: Il derby, quello perduto (4 a 3) in casa dei “cugini” berici del Real San Zeno Arzignano di trainer Marco Gianesello (grazie per i suoi complimenti rivolti alla redazione via whatsapp, mister!) dà un pò di sapore alla lotta-scudetto di questo raggruppamento. Coincide il colpaccio messo a segno – 0 a 1 – dall’Illasi di mister Gianmarco Cucchetto al “Comunale” di Zimella, dove in casa altrui i nerazzurri colligiani usufruiscono del “bonus autorete”, maledettamente griffato dall’estremo difensore Paolo Salmaso, classe 1999), in casa dell’Union Academy Scaligeri allenati da mister Matteo Benìn. Ora, la cima – imbiancate, avete visto, da giorni quelle del per fortuna vulcano spento Baldo – della rocca di questa cerchia “D” misura 49 metri di altezza vantati dai vicentini del Brendola di “Luis ‘O Lione” Vinicio Corato e 45 dai nerazzurri illasiani. Tornando al derby tra club vicentini molto saporito, molto picaresco, molto condito (7 i gol), il mexicano trionfo dei ragazzi del mister-domatore dei “leoni bianco-rossi” realsanzenati-arzignanesi, Marco Gianesello, ruggiscono grazie alle fauci schiumeggianti, messe in moto come taglienti pulegge fabbricate a Toledo, quelle di bomber Matteo Vallarsa (1997), Leonardo Neri (ma, non dalla rabbia, né per caso, classe 1993), Abdoulaziz Bance (2004). Costoro, però, preceduti da un gol all’incontrario griffato dal navigato (1989) centrocampista Matteo Camerra. Per i biancazzurri capolisti hanno levato le braccia al cielo: due volte (una su azione ed una su rigore) il “bomber educato”, al secolo Stiven Sinaj, classe 1993, ed al 95° minuto Rubens De Filippi, classe 1989. Ma, appartiene ancora al dantesco “cerchio dei golosi…del gelato chiamato Vittoria”, il Lonigo del mister e si augura lui stesso futuro “profeta in patria”, Beppe Allocca. Infatti, ai biancazzurri leoniceni spetta il terzo soglio, a 44 (non gatti, come la famosa e fortunata canzone de “Lo Zecchino d’oro”, inventato nel 1959, e poi guidato fino al 1972 dal Mago Zurlì, al secolo Ciro Tortorella, e considerato autentico patrimonio culturale nazionale ed assieme facente parte dell’Unesco) gradini, in virtù anche della vittoria a domicilio sottoscritta – 0 a 3 – a Montorio, in casa dell’Atletico Squarà di trainer Pippo Piasentìn. Per i felini… leoniceni graffiano mortalmente Davide Soldà (2002), il 1997 Nicola Ometto e “Goffredo” Alessandro Parise, classe 1998.

Al 4° posto, a 39, ululano, rumoreggiano, sibilano come venti impetuosi, minacciosi i rossoneri dell’U.S. Provese di mister Simone Lazzari e la Nuova Cometa del mister, nonché attuale maschera che raffigura, incarna, personifica “Re Teodorico” e “Re della Carega”, il dottore in Osteopatia Piergiorgio Troccoli, maschera anche sanzenate di questo Carnevale 2025 che sta impazzando (speriamo non impazzendo) in tutto il nostro Belpaese. I rosso-neri strapazzano, quasi violentano… – 4 a 0 – i “nipoti della Seraticense”, ossia il Sarego Liona Academy, e questo grazie alla fantastica levata di scudi e calata di un poker caraibico da segnare sul proprio calendario, memorabile domenica vissuta da Debi “Wind3” Mbaye, il “leone senegalese”, classe 1993, che continua a citofonare… i suoi gol…alle difese avversarie (avvisata quella di domenica prossima al “Venturi”, e cioé la vice-regina Illasi). Gli fa da eclissi lunare o solare, sempre sul meridiano-parallelo n.39, il Marzana Lessinia della coppia tecnica Gianluca Bortolato-Gentjan Cani, ieri, costretto a cedere le armi – 3 a 2 – al “Novilio Bianchi” di Santa Maria di Zevio, abbacinato, fulminato dalla Nuova Cometa del già menzionato trainer Troccoli, lanciato alla vittoria dal triplice vantaggio realizzato dal 1998 Enrico Ottocento, dal bomber datato 1996 Matteo Langella e dal 2002 Pietro Pàttaro. Il Marzana Lessinia ce la mette proprio tutta almeno per arrivare al rocambolesco pareggio, ma deve accontentarsi della doppietta – fumante anche dalla rabbia – esplosa, fatta crepitare dall’infermabile panzer “Skizzo” Stefano Rognini, classe 1989, l’anno della caduta del cosidetto “Muro della Vergogna”, quello di Berlino. Nell’impianto in via Adamello, Intrepida 1938 e Raldon condividono il pane e il companatico: 1 a 1. Per i rosso-neri “madonari” di mister Andrea Ferrari, classe 1973, ex speranza del vecchio, grande Chievo, è costretto a far balenare, volteggiare nell’aria e nel cielo il laccio da cowboy, Mattia Salà, classe 2004, al fine di accalappiare il bomber raldonate – mister dei ramarri nero-verdi del presidente Antenore Perbellini (perché, grande campione e speranza interista, non ci rispondi al cellulare? Cordialità e tanti in bocca al lupo!), Carlo Alberto “di Savoia” Provolo, classe 1992. Sul sintetico del parrocchiale “San Giovanni Bosco” di San Giovanni Ilarione, cade ancora, si mortificano i “giallo-blu dell’asparago” del Gazzolo 2014 guidato dal biroccino, dal calesse in cui reggono le funi il duo Tiziano Barbieri-Filippo Prestisimone. Per i rinati “leoni della Lessinia orientale” addomesticati, ammaestrati da Andrea Grigoli, reti timbrate – come i cartellini da lavoro in azienda – dal difensore 2001 Enrico Lovato e dal coetaneo Alberto Mainente. Il Sossano Villaga Orgiano del coach sambonifacese Fiorenzo Bognìn scarabocchia grazie all’alunno Hamza Zerrad – 1 a 0 – la Scaligera Lavagno di mister Ivan Benìn.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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