E’ davvero un gruppo che sorprende, quello bianco-rosso allenato, quest’anno, da Stefano Paese. Al Ciresa”, in casa della matricola Olimpica Dossobuono allenata da Giordano Rossi, i valpolicellesi ottengono la terza vittoria consecutiva, si vedono neutralizzare dall’estremo difensore giallo-rosso Luca Roncaglia (2004) il penalty battuto da Giacomo Cristanelli, subiscono l’espulsione di Muzza, ma, nonostante l’inferiorità numerica, portano a casa l’intero bottino. Mattatore è uno dei tanti giovani di belle speranze: Enrico Buniotto, classe 2004. Alle spalle del Pedemonte, a 7 punti, ecco il trittico formato da Pol. Virtus B.V., Castelnuovo e San Giovanni Lupatoto. Tutte e tre, oltre che dai punti ottenuti finora in classifica, sono accomunate dal punteggio di 1 a 1 riportato ieri pomeriggio. I borgo-veneziani di mister Enrico Fracasso lasciano…il compito di firmare nella ripresa entrambe le reti ai pescantinesi di mister Alberto Facci: infatti, prima è Mattia Berardo, classe 2004, poi, è l’ex di turno Enrico Callino (1993) a scaraventare in rete – il secondo sfortunatamente nella porta sbagliata – entrambi i palloni più decisivi su cui vive la partita. Tutto scocca nella ripresa anche a Cavaion, tra il Baldo Junior Team di mister Paolo Corghi e il San Giovanni Lupatoto del collega della panca Fabrizio Sona: Luca Lollato illude i “lupi bianco-rossi” del diesse Marian Ionita, ma per i montebaldini è Ayoub Mouksid (2005) a imporre il semaforo giallo agli ospiti. Al “Giuseppe Pancera” di Castelnuovo del Garda, l’1 a 1 conquistato dall’IsolaRizza Roverchiara di mister Claudio Berlini acquista il sapore del bicchiere mezzo pieno. Sì, perché i “nero-verdi castellani” dello skipper Alessandro Vecchione sono partiti con gli scarpini giusti, mentre per gli “spallini del Piganzo” del presidente Graziano Molinari la Coppa non ha riservato gocce dolci. Un’azione ben manovrata porta in vantaggio gli isolarizzani grazie a una capocciata vincente sferrata da Michel “Platini” Visentini, odontoiatra classe 1991. In zona Renato Cesarini, i “castellani” pervengono al definitivo pareggio grazie ad Enrico Bignotti, classe 1992.
La 3^ giornata di andata del girone “A” di Promozione riserva ancora fiele alla Belfiorese di mister Simone Dal Degan: i “biancazzurri del basso Adige” capitolano anche in riva al Guà, all’altezza di Cologna Veneta. I “giallo-blu del mandorlato” addestrati dal lupatotino Matteo Girlanda e in vantaggio con Federico Fontana (2005) svuotano di contenuti ed efficacia il tentativo di rimonta opposto da Pietro Laperni, classe 2001. E’ l’ex giovanili dell’Hellas Verona, Diego Bernardinello, classe 2001, a sferrare la rasoiata vincente, contro la quale l’esperto (1990) e forte Mattia Maragna nulla può fare. Sul collo del trio a 7 punti, alita a 6 freccette l’Audace calcio del mister e cuoco di alto bordo Matteo Biroli. Al “Tiberghien” di San Michele Extra, scivola – 2 a 1 – il Bevilacqua di mister Nicola Corestini, il quale affida ad Edoardo Pasqualini (2005) una rimonta impossibile e un pochino tardiva (all’88° minuto). Agli audacini, infatti, il tè della pausa sembra ancora più dolce per via del duplice vantaggio griffato da bomber Luiz Henrique Herber (1996) e dal 2003 Alessandro Menghini. Il Team Santa Lucia Golosine di trainer Alessandro Ghirigato, sul sintetico dell’impianto in via Sant’Elisabetta, cala un urticante “Poker” (4 a 1) al Nogara dell’allenatore, ex di turno, Andrea Scardoni (per i “cosacchi del Tartaro, a bersaglio il solito “panzer” Andrea Badalotti, classe 1990: dal dischetto il capitano bianco-rosso). Volano in alto…gli “aquilotti” bianco e blu rionali Giovanni Fiero (2004), il promettente classe 2006 Sebastiano Pulbere, Andrea Varano (2002) e il “bomber di Perzacco di Zevio”, Alessio Soave, classe 1992. Primo brindisi per il Valpolicella del trainer lupatotino Gianni Canovo: 2 a 1 e a rimetterci le penne è lo Zevio di mister Andrea Annechini, già sotto di due reti durante la prima mezz’ora (realizzatori: Filippo Tuzzo, classe 2001, e il mozzecanese “panzer d’area” Maicol Bonetti, classe 1991 ex Real Valpolicella). I bianco-neri non ci stanno a perdere e nella ripresa le tentano tutte; ma, è soltanto il n.11 dal cognome principesco, ossia Salisburgo, a vedere la propria conclusione scuotere la rete avversaria.
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it
