mercoledì, 2 Aprile 2025
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Oggi

Il punto sul girone “A” di Promozione: 28^ giornata

Il Castelnuovo continua a vincere ma Isola Rizza Roverchiara e Team S.Lucia Golosine non lo perdono di vista

Non pago del pass della finalissima regionale del Trofeo Veneto, i “nero-verdi del castello” di mister Alessandro “Barbablù” Vecchione continuano a tessere le trame della sua splendida favola, dietro la regìa del giovane e già esperto diesse, il caprinese Alberto “Abba” Zanolli (il cui figlio è già una promessa del nostro Hellas Verona). Infatti, al “Giuseppe Pancera”, i “castellani” del presidente Maicol Tinelli non fanno sconti a nessuno; nemmeno al Pedemonte di mister Stefano “Bel” Paese, trivellato – 3 a 0 – dai colpi di revolver esplosi dal classe 1992 Enrico Bignotti (doppietta per lui) e dall'”enfant prodige”, il quasi futuro serie C (direzione “Mario Gavagnìn-Sinibaldo Nocini”) Luca Quintarelli, classe 2004. Castelnuovo, dunque, con un buon capitale di vantaggio, in campionato, sulle accorrenti Team S.Lucia Golosine e Isola Rizza Roverchiara (il rapporto ora è di 55 a 52), e con una mano appoggiata sul Trofeo più luccicante, il Trofeo Veneto di Promozione. Il Team dell’imperturbabile coach Alessandro Ghirigato artiglia al 91° minuto, a un soffio dalla sirena, i 3 punti della vittoria al suo “Sant’Elisabetta”, per noi “Luciano Giglio”: 2 a 1 e il Baldo Junior Team dell’ottimo skipper Paolo Corghi emette solamente zampilli schiumanti di rabbia, in quanto capace di riequilibrare le sorti della gara grazie al 2003 Federico Inturri. Ma, è l’ex Bovolone 1918, il ragazzo “dal bel sorriso benaugurante”, il classe 2005 Tommaso Ziviani (foto grande), a porre in entrambe le sfere di cuoio le proprie impronte digitali. Giocatore, ritrovatosi dopo l’infortunio, che l’aveva costretto distante dai campi di gioco, autentico asso nella manica – assieme ad Andrea Varano, classe 2002 – degli “aquilotti bianco e blu” del diesse Ivano Belligoli. Ma, se è per quello, dirà la sua fino all’ultima giornata anche il 2003 Vincenzo Candeo, sangue calabrese, difficile bloccarlo quando sale in sella al suo…Ciao Piaggio.

Sull’impianto di via Sabbionare, spettacolo di gol e di emozioni a go-gò, quello tra l’Isola Rizza Roverchiara di mister Claudio Berlini – originario di San Vito di Legnago – e il mai domo San Giovanni Lupatoto del pluridecorato trainer Fabrizio Sona, inavvicinabile al termine della gara, con quel suo “Quando perdi, ti fa male, da morire…” alla Tiziano Ferro. In tribuna, il suo collega di panca, il raldonate Simone Marocchio, prima di Sona sulla panca dei “lupi” bianco-rossi, sbranati 4 a 2 dagli “spallini del Piganzo” del presidente Graziano “Ciano” Molinari. Passati subito e inaspettatamente in vantaggio quando un retropassaggio dell’isolano Matteo Saggioro (2003) trova il portiere Andrea Negri (1991), si vede collegato mentalmente con la sua piccola, splendida Ludovica, nata un mesetto fa. Ma, i propri compagni sono stati pronti a capirlo e a riscattarlo, offrendo una gara davvero tutta “anema e core”: e, così, a partire dall’instacabile Andrea Isolani, con in tribuna due tifosi particolari (il 91enne nonno Giuseppe, detto “Gigi”, e il padre Maurizio), originari di San Pietro di Morubio, per passare a Matteo Miròn, al combattivo e sempre sul pezzo Federico Bresaola, classe 2006 (4 gettoni in D con la Clodiense), all’ottimo uomo-diga Matteo Crivellaro (autore della doppia), al veramente da serie C Nicolò Rossignoli (una domanda? Ma, come ha fatto a lasciarti andare via il club del tuo paese natìo, il Caldiero?), classe 2002, settepolmoni, raccatta-palloni e tiratore scelto. Per finire al “Duca” Michel “Platini” Visentini, classe 1991, suo il primo gol degli isolarizzani, e a bomber Giacomo Boseggia (il monaco di “Bose” è tornato a esorcizzare le difese avversarie: della serie, era ora, “panzer!). Per i lupatotini, gran combattente (anche troppo!) Matteo Bisogno, il quale, subìto il giallo, ha costretto mister Sona ad avvicendarlo. Pochi i palloni arrivati al “killer dagli occhi verdi”, ossia al 2001 Andrea Miatton, ex Castelbaldo Masi, e per poco non con la divisa del Campodarsego di serie D), ed ex pure Atletico Città di Cerea, ex atleta adisposizione del mister-notaio Claudio Berlini, capace di trasformare i centrocampisti in attaccanti, predicatore della circolazione della palla, e abile nel basarsi su una difesa impermeabile (il vice-capitano e classe 1994 Andrea “Cerchio” Cerchier, neanche un carro armato lo asfalta, tanto è fatto di muscoli e di leve di acciaio!).

San Giovanni Lupatoto, il quale, al netto di questo suo nono scivolone, si vede superato (il rapporto è di 43 a 40) dall’A.C. Cologna Veneta del trainer lupatotino Matteo Girlanda. I “giallo-blu del mandorlato” del diggì, il dr commercialista Renato Martinelli (attendiamo sempre il prezioso dolce, peculiarità del vostro territorio, grazie anticipatamente!), vincono quel che basta – alla pari di una spruzzatina di prezzemolo tritato – e cioé 1 a 0 a spese dell’A.C. Zevio (quint’ultimo a 34 freccette) di mister Andrea Annechini e presieduto dal più alto scranno dal diplomatico massimo dirigente, il classe 1962 Giorgio Scandola. Il gol del sorpasso lo confeziona al 92° minuto “Ludovico” “Il Moro”, ossia Nicolò, classe 1999. Alle spalle dei lupatotini, cospira (si fa per dire) a 39 il Baldo Junior Team, 2 tacche sotto respira il Bevilacqua di mister Nicola Corestini, del presidente Davide Furlani e del sempre ottimo Luca Faccioli, “sorvegliato speciale” della sua amata ragazza Anita, di papà Luciano e del fratello e preparatore atletico di Donati, il dr Andrea. Ebbene: sull’impianto di via PontePitocco – ma, perché non cambiate con un essere umano meritevole questo buffo nome?! – “El Bevi” si fa prosciugare – 1 a 2 – dalla più assetata di punti Olimpica Dossobuono; ora assestatasi alle spalle della “Cremonese della Bassa”, in inutile rimonta con il “leone del Senegal”, il 1988 Mamadou Fall Bara. Duplice il vantaggio con cui scappano i giallo-rossi del club della frazione di Villafranca catechizzata da Giordano Rossi, a firma del 2005 Tiberiu Mihnea Ciontos e poi del classe 2003 Filippo Ferrari. In riva del basso Adige, risorge la Belfiorese del trainer sambonifacese Flavio “Ray Ban” Carnovelli: battuta, 2 a 1, quella che fino all’altra sera poteva rappresentare una papabile concorrente alla salvezza, la Pol. Virtus B.V. di mister Enrico Fracasso (all’illusorio 1 a 1 grazie al 2002 Filippo Dusi). Per i biancocelesti del diesse, il dr Mirko Cucchetto la cacciano in fondo al sacco Michele Vesentini e Cristian Moschìn.

Al “Tiberghien” di San Michele Extra, l’Audace calcio del mister-chef Matteo Biroli “cucina” a dovere – 2 a 0 – quel Nogara di mister Andrea Scardoni, che continua a credere (e fa bene! Finché c’è vita, c’é speranza!) alla retrocessione non immediata, diretta. Un ruggito emesso dal classe 2002 Marco Leoni e un colpo di clacson emesso dal “furioso”… classe 2004 Matteo Orlandi, sbaragliano, destituiscono, disarmano i “cosacchi bianco-rossi” del Tartaro del presidente Gianni Frignani e del suo vice, il mitico Bruno Comìn, originario di Tombazosana di Ronco all’Adige. Dal basso verso l’alto, questa la classifica a -270 minuti dal termine del campionato (3 gare): 19 Nogara, 22 Valpolicella, Virtus Borgo Venezia ed Audace a 27 punti, Zevio 34, Belfiorese, Pedemonte e Pescantina a 35 e Olimpica Dossobuono tranquilla a 36 punti. Al “Pinarolli Stadium”, il PescantinaSettimo di mister Alberto Facci inacidisce – 1 a 0 – il Valpolicella di mister Mattia Paiola e del presidente Fosco Frapporti. Alessandro Pisani, l’ex forte difensore del Caldiero di mister Cristian Soave, spolvera la parte superiore della traversa con una sua conclusione mancata per poco, mentre al 99° minuto, direttamente dalla lunetta gessata degli 11 metri non fa cilecca, scintilla il classe 2003 Pierpaolo “Virdis” Rubino, Rubinho.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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