lunedì, 13 Gennaio 2025
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Il punto sul girone “A” di Promozione: 17^ giornata

E' ancora l'IsolaRizza la "Bella Ibiza", nonostante l'1 a 1 in rimonta con la Belfiorese. Valpolicella, Pedemonte, Bevilacqua e Cologna Veneta viaggiano a 3 nodi!

Bicchiere mezzo pieno, non mezzo vuoto, per la capolista (35 a 33 rispetto al Castelnuovo) IsolaRizza Roverchiara di mister Claudio Berlini (ieri influenzato e sostituito dal suo vice Stefano Castaldo), ieri messa a dura prova – 1 a 1 – nell’impianto di via Sabbionare da una ben schierata in campo ed arcigna Belfiorese di mister Flavio “Ray Ban” Carnovelli “Sacchi”, classe 1961. Ci prova subito la “Belfio” con il nuovo arrivato Michele Vesentini, ma l’estremo isolarizzano Andrea Negri (1988) si salva alla grande, sfoderando, alla pari dell’altro collega – il navigato Mattia Maragna (1990), incolpevole sul gol subito al 93° minuto; anche perché beffato da una deviazione dello statuario n.5 serbo Milos Nikolic (classe 1990, ex Montecchio Maggiore, Chiampo, Bassano e Seraticense) su grande conclusione – sugli sviluppi di una mischia nata dal tiro dal calcio d’angolo – dal sempre più “Capitano”, “Il Duca Bianco” Michel “Le roi” Visentini (il padre e diesse Roberto ha sfiorato l’infarto; la mamma Grazia, la quale non ha perduto una partita una del suoi figlio bomber ed odontoiatra, ha annuito con un bel sorriso all’impresa compiuta dal suo rampollo). Insomma, l’avete capito: una “Belfio” in gran spolvero – rivitalizzata, riorganizzata a puntino grazie alla cura-Carnovelli -, la quale esce – ingiustamente – sconsolata perché, forse, i 3 punti aveva in cuor suo meditato di averli messi già in saccoccia. Soprattutto, in seguito alla superiorità numerica di cui ha goduto nel finale, a causa del doppio giallo comminato al suo n.5 Matteo Ghisi, in linea difensiva con il “ben tornato” (da infortunio) Matteo Miron. “Biancazzurri del Basso Adige” subito vogliosi di allungare la scia di risultati consecutivi, guidati in attacco dall’ing. Michelone Vesentini, voglioso di riscattare un girone di andata opaco, vissuta sempre qui vicino, in riva al Piganzo, all’altezza di Oppeano. Conquistano il 7 in pagella – come la sua maglia – Mattia “Paolo Ciavarro” Rodeghiero (2004), poi, l’elegante n.10, il ceretano e “sciupa femmine” (beato lui!) l’universitario on line Alberto Berardo (2005, è lui l’autore del tocco vincente avvenuto verso il 20mo del primo round, colui che ha sferrato la propria spada nel cuore roccioso…dei capolisti!). Non male il figlio di Alessandro Mazzola (dirigente dell’Hellas Verona), Jacopo, classe 2005. Sorriso alla Durban’s, sia alla lettura delle formazioni, sia – con maggior ragione alla fine della contesa – da parte di un altro n.7 di particolare valore, ossia Nicolò Rossignoli da Caldierino, classe 2002. Ma, a fare breccia nel fortino ultra-muscoloso, da veri corazzieri, o atleti da body building, della Belfiorese – Invalicabili il n.2 sambonifacese Luigi Filippo Mettifogo (2004), il duemillenario Pietro Turrini, il 2002 Luca Brighente, il già citato Milos Nikolic, con a centrocampo il capitano, l’esperto basso-padovano Loris Giordani (1993, ex Pozzonovo ed ex CastelbaldoMasi), ci ha pensato una corale azione isolarizzana-roverchiarese, conclusa a rete da Michel “El Duca” Visentini.

Tutti giocatori che avranno un ottimo futuro, così come gli altri 2007 Francesco Peronato (2° portiere), Francesco Montolli, Cristian Moschin; oltre al 2005 Giorgio Castegini. In attesa, eh!, del grande ritorno in campo dell’ing. Magistrale “Simpatia” Nicolò Centomo, classe 1994, ex AlbaredoRonco. Ci si era lamentati, sulla sponda degli “spallini del Piganzo” dell’avvicendamento di bomber Giacomo Boseggia, “vescovo del gol e della Comunità di Bose…”: ma, alla fine, la mossa tattica è stata premiata, in quanto si è creato, portando avanti i vari Matteo Crivellaro, Filippo Morandi, Alessio Pellizzari, il baricentro della squadra, maggior spazio e cogliendo di sorpresa l’avversario in vantaggio realizzativo. E, domenica prossima, sempre in via Sabbionare, scenderà il vice-ré, sua maestà il Castelnuovo del Garda di mister Alessandro Vecchione, vittorioso ieri sul proprio “Giuseppe Pancera” per 2 a 0 a spese dell’Audace calcio del mister e chef di alto bordo, Matteo Biroli. Con il 10, la maglia dei campioni, sulla schiena, prezioso come un ricostituente si è rivelato “Vivi” Luca Viviani, fino a dicembre in forza all’A.C. Oppeano. Ma, a scuotere le reti audacine non è stato lui, bensì l'”enfant prodige” Luca Quintarelli (2004) – freddo anche sul tiro degli 11 metri – e lo “squisito” Enrico Bignotti, classe 1992. Terzo gradino più prestigioso del podio, a 32 punti metallici, riluce il San Giovanni Lupatoto del supermedagliato Fabrizio Sona, ieri capitolato – 1 a 0 – al “Sant’Elisabetta” del rione Santa Lucia, per mano del Team S.Lucia Golosine di mister Alessandro Ghirigato, il mister in “giacca a quadretti pepe e sale”. Solo che il sale lo mettono non i lupatotini, bensì gli “aquilotti bianco-blu” rionali del presidente, il sempre più “Elettrico” Beppe Bettini (suo il 5° posto a 27 punti, a ridosso del Pedemonte; che sale a 28), quando, a una manciata di spiccioli al termine è il classe 2004 Giovanni Fiero (“nomen numen”: della serie è bello essere Fieri di se stessi!) a trovare il varco giusto tra una selva di gambe dei difensori biancorossi avversari.

Tre colpacci della stessa intensità e dimensione (2 a 3), quelli effettuati, al “Pinarolli Stadium” di Pescantina, dal Pedemonte di mister Stefano “Bel” Paese, e quello vissuto a proprio favore dal Valpolicella di mister Mattia Paiola, al “Ciresa” di Dossobuono. Nel calendario calcistico pedemontano si festeggia l'”Enrico Rizzi Day, classe 1999″: tripletta per il bomber bianco-rosso, anche su rigore, a fronte della doppietta, ahilui!, non decisiva griffata dal bianco-rosso-blu pescantinese Luca Bonfigli, classe 1991. Prova la remuntada l’Olimpica Dossobuono, davanti al suo pubblico, ma i giallo-rossi di mister Giordano Rossi si spremono nel tentativo – ahimé finito a vuoto! – di accalappiare l’avversario con il classe 2002 Lorenzo Giardino e con Filippo Caldana (2001); ovvero, quando i puledri valpolicellesi di proprietà del presidente ed assicuratore Fosco Frapporti sono già in fuga, hanno già lasciato la scuderia rosso e blu. E, sono: Hyseni, Filippo Tuzzo (2001) e Giuseppe Ambrosi. Saluta i quartieri Bronx della classifica il Bevilacqua di mister Nicola Corestini, dando valore profetico a quanto detto dai fratelli Fabio e Matteo Coraini: “Un ritorno di netto miglioramento per il Bevilacqua!” Sull’impianto di via PontePitocco, 3 a 1 della “Cremonese della Bassa” ai danni della Pol. Virtus B.Venezia di mister Enrico Fracasso (in rete, troppo tardi!, soltanto con il “Guerriero moldavo”, Grigore Plamadeala, classe 1995). Non fallisce il bersaglio la “P2” grigio-rossa, quella composta da Edoardo Pavan (doppietta per lui) e dal classe 2005 Edoardo Pasqualini.

Impresa-Zevio sul sintetico di Cavaion, in casa del Baldo Junior Team di mister Paolo Corghi. I bianco-neri di mister Andrea Annechini – 1 a 2 – scacciano così via un momentaccio nella migliore delle maniere: la vittoria. In rimonta (dopo il gol montebaldino firmato dal “bocia del ’99”, Andrea Biasi). La quale passa dagli scarpini del solo Jacopo Salisburgo, classe 2005, autore della doppietta! Tutti i 3 gol sono scaturiti nella ripresa: il colpaccio zeviano al 92° minuto. C’è chi, invece, il 3 a 2 se lo confeziona non in trasferta come abbiamo visto sopra, ma in casa propria: una peculiarità come il mandorlato che il compianto Gianni Fabris – a cui dovrebbero intitolare il “Comunale” – ci omaggiava (sperando di vincere la gara!) quando eravamo inviati del quotidiano “L’Arena” per conto dell’U.S. Virtus Borgo Venezia dell’allora presidente e papà Sinibaldo Nocini. Stiamo parlando dell’A.C. Cologna Veneta del diggì il dr Roberto Martinelli e del timoniere, il lupatotino Matteo Girlanda: 3 a 2 e vittima che scricchiola, si frantuma come le mandorle sotto i denti del delizioso dolce è il Nogara Calcio di mister Andrea Scardoni. Gli spadoni fatti volteggiare a bersaglio pieno dagli “ussari del Tartaro” Matteo Cortese (2002) e da Andrea “Il Talebano” Badalotti, classe 1990, vengono – come invoca, cita, narra il Santo Vangelo – trasformati in aratri dai colpi dei “fabbri ferrai” colognesi, Alessandro Dal Lago (doppia per il duemillenario avanti giallo e blu), e dal classe 2003 Elia Dal Bosco. Sesta posizione, a 26 punti, per i “giallo-blu del mandorlato” di un mister, il lupatotino e grintoso, volitivo Matteo Girlanda, che riscatta il suo periodo isolarizzano non del tutto allegro!

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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