Agli impianti sportivi “Le Fratte”, a Oppeano, ieri sera pubblico delle grandi occasioni – soprattutto presente era la platea calcistica del basso veronese; ma non solo, anche quella padovana e berica – per assistere a una grande partita di calcio, dove le occasioni da gol – in maggioranza quelle bianco-rosse locali – si sono elencate col contagocce. I vicentini di mister Paolo Beggio hanno schierato un Nicolò Pangrazio in posizione di mediano quasi posto davanti alla sua difesa: sempre dotato di grane tecnica l’ex enfant prodige soavese, il quale rifiutò, adolescente, di trasferirsi all’Inter, dicendo di no all’ex bandiera nerazzurra Beppe Baresi, fratello del milanista Franco. Metronomo dei vicentini l’ex CastelbaldoMasi, il padovano di Urbana Loris Giordani, classe 1995, altrettanto sul pezzo e in gran serata il suo ex compagno delle “tigri bianco-rosse” di Castelbaldo, Simone Vanzetta, classe 2000, uno dei protagonisti dell’escalation del Caldiero di mister Cristian Soave in serie D. All’arbitro, signor Andrea Malagnino della sezione AIA di Castelfranco Veneto (Tv), il quale ha diretto all’inglese – concedendo colpi bassi ed interventi bassi al limite della regolarità -, ebbene, al “fischietto” viene imputato la comminazione di un penalty, non condiviso dagli spalti dalla maggior parte degli spettatori. Penalty, che bomber Davide Tonani, classe 1992, realizzava, calciando abbastanza centralmente, uccellando “Ibra” Afyf, mai chiamato a sfoderare i suoi balzi felini trai i suoi pali.
Oppeano sicuramente dal gioco accademico, alla pari degli avversari, i quali però hanno potuto contare su buona parte dei loro effettivi, permettendosi il lusso di lasciare per molto tempo in campo l’ex Belfiore e Bassano, Mattia De Cao, classe 1990. Non disponibili, per i “bianco-rossi del Piganzo” sguinzagliati da mister Michele Cherobin (ammonito, ma è andata peggio al Responsabile della Prima squadra, il mitico “Bicio”, l’altra metà della “regina” zeviana, la team manager “Lulù” Emanuela Cantù, espulso!), Matteo Badia, mentre per il “bomber di Bevilacqua”, al secolo Stefano Coraini, classe 1995, soltanto mezz’ora. Assenti, nelle file oppeanesi i due fratelli Miron, buono nelle spizzate aeree Dame Diagne, mentre – lo ripetiamo ancora! – era la classica partita dello 0 a 0, da decidersi dal lotteria degli 11 metri. Ma, forse, l’arbitro aveva fretta di ritornare con i suoi due assistenti nella natia Castelfranco. Peccato che si sia macchiato di un episodio che, visto il suo modo di fischiare – meglio lasciar correre – alla maniera britannica, avrebbe meritato in pagella un bel 10, alla pari di tutti i nostri emergenti e validi “fischietti” del Veneto, chiamati in questa competizione. Ci sono piaciuti – tantissimo! – i due “puffi al tritolo” vicentini, ossia il 2002 (col 7 sulla schiena), Leonardo Bertini, e l’11, il duemillenario Andrea Bianco. In conclusione. gran bella partita tra due sfidanti che hanno impugnato il fioretto al posto dello spadone: del resto, i suoi atleti tecnicamente attrezzati non potevano concedersi la boxe, ma la danza del Bolscioj!
Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it