Filippo Cicero è un giovane allenatore classe 1986 che ha iniziato la sua carriera di allenatore nel settore giovanile del Montecchio Maggiore (Vi) arrivando ad allenare la prima squadra nel campionato di Promozione e in seguito ha allenato l’Azzurra Sandrigo, il Nove, il Longare e il Valdagno. Abbiamo incontrato il giovane mister vicentino che ha scritto il suo primo libro sulle soluzioni tattiche di gioco, e in particolare sul modulo 3-4-2-1, e gli abbiamo fatto alcune domande. Allora Filippo, come è nata l’idea di scrivere questo libro? “Circa due anni fa cercavo dei libri, dispense che parlassero di moduli di gioco perchè volevo poi andare a vedere degli allenamenti di squadre di serie A, in particolare le squadre di Gian Piero Gasperini e di Simone Inzaghi. Non avendo trovato molto materiale che parlava di tattica e di moduli di gioco mi è venuta l’idea di mettermi in gioco ed affrontare la sfida di scrivere un libro sul modulo di gioco. Quali sono i temi principali trattati sul tuo libro? “Il libro è strutturato partendo dalle caratteristiche che i giocatori devono avere per interpretare al meglio il modulo di gioco, i principi della fase di costruzione del gioco, fase di possesso palla modulata, a seconda dei vari tipi di modulo adottati dalla squadra avversaria, schemi di esercitazioni per affinare al meglio il modulo e altre curiosità e spunti utili.
Perchè hai scelto di scrivere un libro sul modulo 3-4-2-1? “Ho deciso di concentrarmi su questo modulo perchè l’ho sperimentato sul finale di stagione di 2 anni fa, quando allenavo a Nove (Promozione) e ho avuto riscontri molto positivi dalle prestazioni fatte sul campo dalla mia squadra che ha messo in difficoltà avversari anche piu’ quotati sulla carta ma che non riuscivano a leggere le situazioni di gioco e quindi da lì è scattata la scintilla e “l’innamoramento” verso il modulo del 3-4-2-1. Se dovessi citare un punto di forza di questo modulo? “Il fatto di poter disporre di un giocatore in più in fase di costruzione rispetto ai moduli tradizionali è sicuramente un punto di forza che permette di costruire il gioco dal basso in maniera più ordinata ed efficace. E’ un modulo dinamico moderno, innovativo, che da pochi punti di riferimento agli avversari”. Chi è secondo te l’allenatore e la squadra che meglio interpreta il modulo descritto sul tuo libro? “Direi sicuramente l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, la Fiorentina allenata qualche anno fa Paulo Sosa e nei dilettanti mi viene in mente l’Altovicentino quando era allenato da Mauro Zironelli”. Perchè un allenatore o addetto ai lavori dovrebbe acquistare il libro? “Perchè penso che ci siano degli spunti e suggerimenti interessanti che possono essere utilizzati e interpretati poi a seconda della propria filosofia di gioco”.
Quanto conta in percentuale secondo te il modulo di gioco per vincere una partita e quanto invece la mano del mister? “A mio avviso più che di percentuali direi che è fondamentale che il modulo di gioco venga interiorizzato dai giocatori a livello “mentale” per poi essere messo in pratica sul campo per cui l’allenatore deve lavorare molto sulla “testa” dei giocatori. Per quanto riguarda la “mano” del mister si vede quando riesce a leggere la partita nel durante e riesce a cambiare l’assetto tattico della propria squadra “nel durante”. Questo è un aspetto qualitativo che fa eccellere un allenatore rispetto ad un altro”. Tre cose che un allenatore dovrebbe trasmettere ai propri giocatori per motivarli? “Una prima cosa che ritengo fondamentale che un mister dovrebbe trasmettere ai propri giocatori è quello della “passione” ; un’altra è “l’ambizione” intesa come voglia di migliorarsi per raggiungere un obiettivo e per ultimo ma non ultimo “umiltà e spirito di sacrificio”nel senso di non pensare di essere migliori degli altri ma dimostrarlo sul campo giorno per giorno, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita”.
L’importanza dell’analisi video delle proprie partite? “Ormai al giorno d’oggi, anche nel mondo dei dilettanti, è consuetudine riprendere i video delle proprie partite per analizzare e correggere i propri errori e dall’altra studiare gli avversari per trovare le contromisure. Direi quindi che è di fondamentale importanza un approccio metodico in questo senso dedicando tempo ed energie all’analisi video”. La formazione e l’aggiornamento per un allenatore, quanto è importante secondo te? “E’ molto importante perchè il calcio, soprattutto negli ultimi anni, è in continua e veloce evoluzione, per cui bisogna stare al passo con i tempi studiando, andando a vedere gli allenamenti di altre squadre, documentarsi e avere l’umiltà di mettersi in gioco e in discussione”. Dove si può acquistare il tuo libro? “Il libro si può acquistare direttamente dal sito www.allenatore.net di Massimo Lucchesi”. Un augurio che si fa Filippo Cicero per l’anno 2020? “Mi farebbe piacere tornare ad allenare dalla prossima stagione in una società che ha voglia di crescere”.
Germano Zerbetto per www.pianeta-calcio.it