venerdì, 25 Aprile 2025
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E’ di nuovo Seconda categoria per il Lessinia 2018!

Altra squadra promossa in Seconda categoria è il Lessinia 2018 del presidente Matteo Guglielmini, imprenditore agricolo ed agente immobiliare classe 1977. Per il “club della stella alpina”, trattasi del suo 4° campionato nella sua giovane storia (è nato nel 2009) e ha come capitale calcistica Velo veronese. Ma, il massimo dirigente non sembra più di tanto eccitato dalla notizia: “Siamo ovviamente contenti” dice “ma bisogna molto stare attenti a fare proclami vari perché altrimenti rischi di essere accusato di pensare al calcio – visto il delicato momento che stiamo attraversando nel mondo – e non invece ad altre cose più importanti”. Un balzo che, a detta sempre di Guglielmini, sarebbe stato più giusto conquistarlo sul campo a suon di vittorie: “Ci consola il fatto che, numeri alla mano, siamo risultati il miglior club tra le seconde classificate della provincia di Verona. Siamo convinti che se si fosse potuto procedere fino al termine regolare della stagione, avevamo dalla nostra moltissime chances di spuntarla. Prova ne sono i tre successi consecutivi, compreso lo storico derby vinto contro i “cugini” del Corbiolo, al “Francesco Pernigo”, campo dell’Atlas . Quindi, sotto questo aspetto, ci consideriamo promossi per meriti sportivi, come poi è successo e non per grazia ricevuta”.

La “rosa” dovrà ora essere rivista, o no? “Sì, e si è già messo all’opera il nostro diesse Gino Crema. Ripartiremo dagli inamovibili difensori centrali e dalla spina dorsale della squadra che l’anno scorso ha fatto bene. Riconfermati saranno 7-8 elementi”. Problema dell’impiantistica: a che punto siamo? “Aspettiamo la fumata bianca per poter utilizzare il campo della Polisportiva San Michele, che però è richiesto anche da altri club. Oramai fare calcio in Lessinia è sempre più difficile, quasi impossibile: non esistono più i presupposti, non ho mai avvertito la sensibilità dei nostri amministratori. Manca la mentalità che possa favorire l’attività del calcio da queste parti: ti alleni da luglio a Velo veronese, poi, a settembre devi mettere i lucchetti ai cancelli dell’impianto sportivo ed andare via. Sono anni che ci ho provato e che ci ho rimesso di tasca mia!”

Allora, perché, presidente, si ostina a lottare come un Lancillotto tra questi mulini a vento? “Perché sono uno che amo il calcio, ho una passione irrefrenabile; poi, il solo pensiero di abbandonarlo significa per me una grande sconfitta, una ferita al mio orgoglio. Io sono della frazione di San Rocco e nel Comune di Roverè non esiste un impianto sportivo per il calcio”. L’obiettivo primario, immaginiamo, sarà la conquista della permanenza nella nuova categoria… “Sì, cercando di crescere, anche se sarà molto dura dal punto di vista delle risorse economiche, oltre che dell’impiantistica. Siamo alla ricerca di una maggiore continuità, non di un continuo saliscendi dalla Terza alla Seconda e viceversa”. A livello giovanili? “Niente: è il nostro grande cruccio, causato alla mancanza di un impianto sportivo. Siamo ogni volta costretti a interrompere il già costruito nei mesi estivi vissuti a Velo veronese e poi, da fine settembre in avanti, siamo pronti con le valigie in mano, per trasferirci causa neve o ghiaccio giù in periferia, a San Michele”.

Andrea Nocini per www.pianeta-calcio.it

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