Tiene duro, anche in questo momento difficile per la sua attività di ristoratore, il presidente del Pastrengo, Umberto Segattini. Il suo ristorante è chiuso, su disposizione del Governo guidato dal premier Giuseppe Conte, dal primo decreto Italia. Il Covid-19 ha colpito come una bordata che ha colpito il bersaglio pieno. Segattini, come tutti gli italiani, è visibilmente preoccupato: “Come imprenditore, tutti noi siamo nei guai, il virus è arrivato ad una velocità micidiale senza darci tempo per pensare. Spero che arrivi il Governo presto e realmente in nostro aiuto. L’Italia è veramente in ginocchio ed è necessario ripartire ma in piena sicurezza, osservando le misure di distanza tra le persone. Davanti alla salute c’è poco da dire, lo stare bene dell’individuo e la cosa più preziosa. Spero che questo tremendo incubo passi al più presto ma io la vedo durissima. Gli effetti si vedranno ancora per molti mesi”.
Il presidente gialloverde, comunque, col suo carattere genuino e generoso, non si è fatto certamente da parte. In questi tempi di CoronaVirus ha regalato, durante le festività pasquali, un uovo di cioccolato ai ragazzi che compongono il settore giovanile del Pastrengo 2006. “Un piccolo pensiero che tutti hanno gradito e quindi mi hanno ringraziato. Andava fatto in questo periodo di completa emergenza. Il calcio per ora è andato giustamente nel dimenticatoio, come è doveroso che sia. Ma io, a nome anche della nostra società, sono stato molto contento di questo nostro omaggio”. 59 i punti raccolti in 22 gare giocate, 7 in più dell’inseguitrice Peschiera di mister Luca Righetti, per il Pastrengo di mister Paolo Brentegani che è la regina incontrastata del girone A di Seconda categoria. Umberto Segattini è soddisfatto del campionato dei suoi ragazzi: “La prima squadra stava giocando alla grande. Un primo posto che dopo i 22 incontri giocati, a mio parere era meritato. La squadra stava offrendo un ottimo calcio invidiato da tanti. Fatto di concretezza e risultati positivi. Non potevo chiedere di meglio e mi stavo godendo il primo posto in solitario con grande soddisfazione”.
L’amicizia con mister Paolo Brentegani continua alla grande: “Io e Paolo ci conosciamo da molti anni, e in tempi di CoronaVirus ci sentiamo ancor più di frequente. Ci teniamo su di morale in questi mesi difficili da affrontare. Brentegani è prima di tutto un grande amico ed è un allenatore che sa il fatto suo e molto legato alla causa del Pastrengo. Sa tenere sulla corda, e nella maniera giusta, i ragazzi che compongono la rosa della prima squadra. Peccato che quest’anno ci siamo fermati all’improvviso, credo che quest’anno potevamo vincere il campionato”. Per il presidente gialloverde non si riprenderà più, il campionato si può dire concluso: “Davanti ad una pandemia che non è ancora per nulla sfumata, credo non si giocherà più. Vedo che in serie A si fa fatica a riprendere, ma aspettiamo con fiducia cosa dirà la Lega dilettanti in merito ai verdetti. Io spero che l’anno prossimo giocheremo in Prima categoria, altrimenti pazienza. Intanto stiamo mettendo giù le prime idee per la prossima stagione targata 2020-21. Chi ben comincia è già a meta dell’opera!”
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it