Ha sempre allenato con passione e competenza, mister Marzio Menegotti. Quest’anno, prima dell’arrivo del CoronaVirus, stava facendo bene al suo primo anno alla guida del Parona del presidente Enrico Guardini. Tra lui è il nuovo Presidente biancoverde, che ha sostituito Riccardo Portoghese, ora suo vice nella nuova era societaria, si è creato il giusto feeling. Competenza e voglia di combattere con le più agguerrite formazioni rivali. Troppo forte però la capolista Olimpia Ponte Crencano del presidente Roberto Donà e di mister Giordano Rossi, capolista del girone B di Seconda categoria con ben 51 punti raccolti nelle 22 gare finora giocate. Ad inseguire i gialloblu della zona stadio ci sono l ‘Alpo Club 98 di mister Stefano Ferro con 44 punti ed appunto il Parona di mister Menegotti con 40 punti, frutto di 12 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. “Prima dello stop forzato per il Covid-19 eravamo nella scia giusta e stavamo provando a guadagnarci un posto nei play-off. Sono dispiaciuto perché stavamo producendo un ottimo gioco ed eravamo in crescita, grazie anche al recupero dall’infortunio del nostro capitano Daniele Begnoni, che per me e per i suoi compagni è davvero l’anima di questa squadra. Ormai il Ponte Crencano ha preso il largo a velocità supersonica, è una squadra forte e ben attrezzata per il salto di categoria. Noi stavamo aumentando le nostre energie e ci stavamo togliendo delle belle soddisfazioni visto che abbiamo vinto le ultime 5 gare prima dello stop”.

Il CoronaVirus ha modificato il nostro percorso di vita? Il nostro modo di vivere non è più come prima? “Direi proprio di si! Adesso il calcio è passato in secondo piano e prima conta la salute e non contagiarsi. Questo virus sembra diminuire, almeno in Italia, la sua forza. Tuttavia è ancora presto per cantar vittoria. Sono stato d’accordo, quando a fine febbraio, la Figc ha deciso in via cautelativa di sospendere i campionati. Allora non conoscevamo il Covid-19, ma poi, con il passare dei mesi e viste le tante morti che ha causato, abbiamo capito la gravità della situazione”. La ripresa a breve per Menegotti è davvero improbabile: “Al momento non ci sono le condizioni di sicurezza per poter riprendere. Mi sembra tutto molto complicato. Giocare con la mascherina, in uno sport di contatto, mi sembra proprio impossibile”. Non si ritiene un mister scaramantico Marzio Menegotti: “Prima di scendere in campo non faccio e non osservo nessun rituale. Prima della partita entro nello spogliatoio carico e determinato cercando di inculcare forti energie mentali ai giocatori della mia squadra. Il sabato sera, a casa, penso molto alla partita di campionato che mi attende la domenica seguente. Ripasso nella testa la tattica e cosa voglio dai miei ragazzi sul campo”.

Ora, a campionato sospeso, Menegotti sta pensando al suo futuro: “La mia idea sarebbe quella di poter continuare il mio rapporto di collaborazione con il Parona. In questa società ho trovato un gruppo di dirigenti ambiziosi ed appassionati, ed un gruppo di ragazzi davvero meravigliosi. In base alla ripartenza, se ci sarà a settembre, ed ai programmi per la nuova stagione, deciderò con calma il da farsi. La voglia di allenare è tanta ed il morale, malgrado questo periodo difficile che stiamo vivendo, è alto. Staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro!”

E’ giunto al Parona questa estate dal Valdadige, con il quale l’anno scorso ha conquistato un’indimenticabile salvezza in Seconda categoria. Ma ha guidato anche l’Audace e si è costruito un forte bagaglio di esperienza in Prima categoria nei “storici” 3 anni passati al Concordia con a promozione dalla Prima categoria fino in Promozione. Senza dimenticare l’unico anno al San Giovanni Lupatoto ed i tre anni importanti alla guida della gloriosa società del San Zeno. Tutte esperienze che lo hanno fatto crescere come allenatore. Marzio Menegotti ha saputo regalare scoppiettanti emozioni e belle soddisfazioni alle società dove ha militato. “Ogni stagione mi ha insegnato qualcosa facendomi crescere come mister e come persona. In questo ambiente conosci tanti giocatori e nuovi dirigenti che nel bene e nel male ti arricchiscono. Dalle situazioni negative riesco sempre a tirar fuori qualcosa di positivo, soprattutto dal punto di vista umano. Porto ancora nel cuore la stagione nella quale ho vinto il campionato con i colori del Concordia. Tutto è filato alla perfezione, con ragazzi incredibili, dirigenti carismatici e la tanta voglia di tutti di voler ritagliarsi un posto al sole”.

Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it