Il Calmasino di mister Luca Bozzini, prima dell’interruzione a metà febbraio di tutti i campionati dilettantistici per il sopraggiungere del CoronaVirus, era in nona posizione, alla pari della Dorial, a +6 dalla zona salvezza. I biancoverdi del lago, sotto la guida del presidente Orlando Orlandi, figura carismatica e molto ambiziosa, alla fine degli anni 90 è approdata al campionato di Prima categoria. Dopo l’era Orlandi è iniziata quella della famiglia Quarti, con alla presidenza l’indimenticato Arnaldo Quarti, grandissimo ed appassionato dirigente scomparso nel 2012. Ancora oggi la famiglia Quarti regge le fila del Calcio Calmasino che qualche anno fa era riuscito a ritornare in Prima categoria sotto la guida del presidente Corrado Benati, il vice presidente Gianfranco Zanoni e il qualificato direttore sportivo Mauro Truschelli. Vittoria del campionato di Seconda categoria arrivata nel 2016-17 con in panchina il bravo ed esperto mister Mario Marai, quest’anno all’Ausonia Sona United del presidente Tacconi, capolista del girone A di Terza categoria.
Abbiamo fatto il punto sul campionato del Calmasino, in attesa di sviluppi, con l’esperto difensore classe 1984 ex Montebaldina Consolini Luca Pizzini, al quale abbiamo chiesto se è soddisfatto del cammino della sua squadra di quest’anno? “Con il senno di poi, direi che potevamo sicuramente fare di più. La squadra è buona, è stata formata con criterio dal diesse Truschelli, con il giusto mix fra giovani e veterani e con un buon allenatore. Abbiamo gettato alle ortiche, con prestazioni sottotono, diversi punti. Dopo un’andata da dimenticare e piena di difficoltà, nel ritorno ci eravamo messi in carreggiata, con 4 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, dimostrando di essere una squadra molto valida. Troppo forti Pastrengo e Peschiera, ma sono certo che con questa ossatura ci rifaremo l’anno prossimo!”
Sei un 36 enne che è ancora sulla breccia, bravo e autoritario nel guidare i meccanismi della difesa, ma non ti sei stancato ancora di giocare? “Ma state scherzando, il calcio è la mia vita e la mia grande passione. Mi prende troppo bene rincorrere il pallone in campo e la vita dello spogliatoio. Calmasino è diventata la mia casa, qui ho conosciuto Francesca Quarti (foto grande) che oltre ad essere un’appassionata dirigente e diventata anche la mia compagna di vita. Finchè starò bene fisicamente a Calmasino mi vedranno sempre in campo, parola di Luca Pizzini!”
Bella l’iniziativa di coinvolgere i vostri bambini sui social…”Davvero meravigliosa, sulla nostra pagina facebook vengono pubblicati i disegni dei bambini dei nostri dirigenti, tifosi, giocatori e di chi vuole bene al Calmasino, i quali combattono alla loro maniera il CoronaVirus che fa ancora molta paura. Siamo tutti o casa, chi può farlo, per impedire il propagarsi della pandemia. Leggendo i giornali sto notando che il contagio sta calando, specialmente in Lombardia che è la regione più colpita. Speriamo che la strada percorsa dagli scienziati ed esperti in materia sia quella giusta, staremo a vedere. Spero che a maggio ne usciremo e che con attenzione si possa tornare a vivere normalmente”. Sei d’accordo che non si possa giocare? “Ha fatto bene chi comanda il calcio dilettantistico e non di fermare tutti campionati. Non c’erano più le condizioni sanitarie per proseguire. Vorrei anche aggiungere che forse il virus è stato inizialmente un attimino sottovalutato, ecco perchè siamo arrivati a questo punto. Ma ormai è andata così! Certo non ti nascondo che mi piacerebbe giocare, ma è l’occasione per tutti noi di poter stare un po’ di più con la famiglia. Di tutti questi anni passati, tra allenamenti e partite domenicali, questa cosa l’avevo persa. A mio parere sarà difficile per tutti chiudere regolarmente l’attuale stagione calcistica, ci sono troppe gare da recuperare. Attendiamo impazienti le decisioni della Lega dilettanti”.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it