Regina d’Inverno del girone B di Seconda categoria con 32 punti è l’Olimpia Ponte Crencano del presidente Roberto Donà che preceduto di soli due punti il Pizzoletta e di quattro la lanciatissima Juventina Valpantena che non vuole mollare la presa. Insomma un trio terribile che non scherza, come conferma il nuovo tecnico dell’Avesa che occupa il 4° posto (alla pari di Borgoprimomaggio e Alpo club 98) distanziato dal Ponte Crencano di 7 punti: “Il bello del nostro girone – dice l’esperto tecnico ex Parona, Flavio Marai – è che nessuna squadra vuol mollare. In un fazzoletto di una decina di punti ci sono ben dieci squadre, compreso la mia ex squadra, il Parona, che sono tutte lì a giocarsi un posto ai play-off o a cercare di dare la zampata finale per artigliare il primo posto”. Una squadra, quella rosso-azzurra, con il giusto mix tra giovani giocatori ed atleti più esperti sta cercando di aprire un nuovo ciclo. Il Presidente Maurizio Gambadoro ed il diesse Walter Bucci, in accordo con mister Marai, hanno forgiato un buon gruppo con tre nuovi innesti di grande esperienza.
Sono il difensore Davide Cacciatori, ex Alpo Club 98, e le due punte, Matteo Beltrame, arrivato questa estate dall’Olimpia Ponte Crencano, e il gradito ritorno dal Valpolicella della punta per tutte le stagione Mario D’Aleo. Il centrocampo è animato dall’estro del trequartista Marco Bucci (figlio di Walter) che è sempre in grado di fornire palloni invitanti per il reparto offensivo rossoblu ma anche di andare a rete direttamente. “Nella serenità e la quieta delle nostre famiglie abbiamo trascorso al meglio le festività natalizie. Adesso però – dice Marai – riparte il campionato con il girone di ritorno, e come dico sempre ai miei ragazzi ci aspettano molte battaglie. A partire già da domenica nella gara casalinga contro l’Intrepida di mister Signoretto. Non sono più ammesse sbavature e dobbiamo essere ancora più squadra, rocciosa in ogni reparto. Mi aspetto prove di temperamento per scalfire il predominio dell’Olimpia Ponte Crencano. Siamo una buona squadra e possiamo tranquillamente arrivare tra le prime cinque. Dobbiamo però lavorare duro e senza pause”.
Dieci anni al Parona non si dimenticano, Marai ha una fetta di cuore biancoverde: “A Parona ho trascorso annate bellissime ed a volte infuocate, ma i ragazzi hanno sempre dato il massimo. Poi quest’estate è finita come forse non mi aspettavo, ma ho rispettato la decisione della nuova dirigenza del Parona ed ho accettato con entusiasmo la chiamata dell’Avesa, pronto a nuove opportunità, cercando di alzare sempre l’asticella. Ho tanto fiducia in questo nuovo ambiente e sono molto carico. Adesso per il sottoscritto conta il mio Avesa, sono sintonizzato sulla sua musica, pronto a respirare un grande girone di ritorno in campionato”. Una cosa è certa con la sua forte personalità, Mario Marai ha già contagiato la sua nuova truppa.
Roberto Pintore per www.pianeta-calcio.it